Il cinema de laMeneghello
Delude “Dalíland”, il film della regista canadese Mary Harron sugli ultimi anni di vita di Salvador Dalí. Sceneggiatura piatta, riprese prevedibili; si salva solo Ben Kingsley trasformato nel sosia dell'artista...
Lo confesso, dopo un poker di film bellissimi ma emotivamente impegnativi – As bestas, Plan 75, L’amore secondo Dalva e Rapito – avevo bisogno di una pellicola all’insegna della leggerezza. Sono stata accontentata, perché indubbiamente leggero è Dalíland, il biopic sugli ultimi anni di Salvador Dalí della regista canadese Mary Harron (firmò American Psycho cui […]
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I deliri del bibliofilo
“Il Porto Sepolto” di Giuseppe Ungaretti è tra i titoli novecenteschi più difficili da reperire sul mercato antiquario. «A dire il vero – ha annotato il poeta – quei foglietti... non erano destinati a nessun pubblico»
Dopo aver pubblicato alcune poesie sulle riviste «Lacerba», «La Voce» e «Diana», Ungaretti licenzia la raccolta Il Porto Sepolto, presso lo Stabilimento Tipografico Friulano di Udine, come si evince da questa sua nota: «Il Porto Sepolto fu stampato a Udine nel 1916, in edizione di 80 esemplari a cura di Ettore Serra. La colpa fu tutta sua. […]
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A proposito di “Story Frame”
Attilio Del Giudice e il figlio Massimiliano hanno fatto un curioso esperimento: raccogliere in volume il loro dialogo social. Un gioco riuscito. Anche perché dimostra come la forma-libro è ancora necessaria. Anche ai tempi di Instagram
Ci sono dei libri che nascono fin da subito come esperimenti, però poi più ti ci inoltri e più hai le prove che possiedono una loro classicità e sono persino la prova recente dell’esistenza di un genere, rigorosamente ibrido, in cui è possibile osservare e interpretare il nostro tempo in ogni sua varietà. Si tratta […]
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Cronache infedeli
Gli scontri di Zvecan al confine tra Serbia e Kosovo non si spiegano con i conflitti secolari, ma con la nuova strategia di Putin. In questo senso vanno letti i "miti" esposti: da Ratko Mladic, il massacratore di Srebrenica, e di Slobodan Milosevic, il duce serbo delle guerre balcaniche
Guardate ai simboli. Nelle vetrine dei bar e sulle facciate delle case di Zvecan campeggiano trionfanti i profili di Ratko Mladic, il massacratore di Srebrenica, e di Slobodan Milosevic, il duce serbo delle guerre balcaniche. Non manca nemmeno la firma del campione di tennis e no vax Novak Diokovic. Ma il vero mito dei graffitari, […]
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Al Maxxi di Roma
Roma rende omaggio a Enzo Cucchi con una grande mostra aperta dalla biblioteca dell'artista: un modo inedito per cercare le chiavi di lettura delle opere esposte. Che dimostra come questo pittore sia andato ben oltre i confini della "transavanguardia" che lo lanciò
Il prologo è una saletta che ti sbuca davanti appena sceso dall’ascensore verso il primo piano. Sulla parete, una libreria sulla quale sono allineati in un voluto disordine un centinaio di volumi di tutte le dimensioni. Di fronte un banco con un lungo sedile, sul quale sfogliare quei libri che puoi sfilare dagli scaffali, senza […]
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Il cinema de laMeneghello
“As Bestas”, il nuovo film di Rodrigo Sorogoyen, è un apologo sulla paura raccontata attraverso la storia di una piccola comunità galiziana che "aggredisce" una coppia di francesi
Se esistesse un Premio Strega per i film usciti in questi mesi, As Bestas rientrerebbe di diritto nella cinquina dei finalisti. L’ho visto solo qualche giorno fa, a oltre un mese dalla sua uscita in sala, cosa stranissima sia perché il mio critico di riferimento Michele Anselmi l’aveva fortemente raccomandato, sia perché mi piace vedere […]
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Una notte al Pronto Soccorso
«Il paziente, centoventi chili per un metro e sessanta, fissava immobile un punto del soffitto, in silenzio: in quei mesi nessuno lo aveva mai sentito parlare, ma solo emettere suoni inintellegibili che la madre riusciva a interpretare»
“A’ creatura, a’ creatura tene e’ crisi!”. Le urla arrivavano fino in fondo alla corsia tanto che Anna le sentì prima ancora di entrare in Reparto. “Oddio, ci risiamo”, pensò alzando gli occhi al soffitto. Con quindici posti letto liberi e la creatura ricoverata, la notte si annunciava complicata. Oltre tutto non si sentiva nemmeno […]
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Viaggio nella memoria del teatro
Viaggio nei luoghi (vuoti) delle Cantine romane, il fenomeno che rivoluzionò il teatro europeo negli anni Settanta. E che ancora oggi, con la sua forza storica dirompente, potrebbe indicare una strada nuova. Anche se qui da noi, ormai, contano più i cuochi degli artisti...
Roma è una grande forma di formaggio Emmental. Una sequela di buchi dove sprofonda la storia, spesso senza più riapparire. Fretta, disinteresse generale, disprezzo per la memoria: le ragioni sono tante. Via Alberico II, via Giuseppe Gioacchino Belli, via dei Riari, Via Portuense, Lungotevere dei Mellini, Via Galvani, Via Benzoni: sono gli estremi di una […]
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A proposito di "Di madre nuda"
La raccolta poetica d'esordio di Simona Mancini ruota tutta intorno alle personali vicende dell'autrice: le parole nascondono il dolore. Ma la verità di questi versi risiede nella capacità di farsi immagine e testimoniare le metamorfosi della vita
La letteratura degli ultimi anni ribolle di vicende personali, gioie e sciagure a livello privato, che spesso scivolano in un sentimentalismo d’effetto, di facile ascolto e di sicura presa. O anche si concentra su una quotidianità senza mistero, che non contiene nessuna volontà di dirci quello che siamo, dove l’essere umano è rappresentato solo nella […]
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Al Teatro dell'Opera di Roma
Grande successo per l'allestimento di “Da una casa di morti”, con Dmitry Matvienko sul podio, in cui Leos Janacek racconta gli orrori, le illusioni e le rabbie che popolano la quotidianità del mondo carcerario
Un’opera molto particolare questa Da una casa di morti di Leos Janacek, finita di scrivere nel 1928, l’anno della sua morte, e data postuma nel 1930, proposta nelle scorse settimane all’Opera di Roma con Dmitry Matvienko sul podio, applauditissimo, con tutti gli interpreti e il regista polacco Krzysztof Warlikowski (Premio Europa per il Teatro 2008 […]
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