Loretto Rafanelli
Sergio Zavoli poeta

Sull’orlo dell’enigma

Nella nuova raccolta “L'infinito istante”, il maestro di giornalismo riafferma, una volta per tutte, la sua statura poetica fatta di “materiale puro”

È opinione diffusa che alcuni poeti (per esempio, Montale e Ungaretti) abbiano sofferto una certa “aridità” senile, aggiungendo versi non sempre all’altezza della grande fama acquisita, per altri invece non si è verificato alcun declino. Ne è un esempio Sergio Zavoli che con il libro L’infinito istante (Mondadori, 130 pagine, 15 euro), ha uno scatto […]

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Domenico Calcaterra
Il nuovo libro di Antonio Moresco

Il ritorno di Palomar

Ne "La lucina", lo scrittore racconta il peso insostenibile della solitudine prima della morte. Così, come all'eroe di Calvino, al protagonista di questo racconto non resta che assistere alla violenza cieca della natura

Non si fa fatica a comprendere perché Antonio Moresco consideri La lucina (Mondadori, 2013), come scrive nella Lettera all’editore, non il suo libro più significativo, ma senza dubbio quello dal sapore più inequivocabilmente testamentario, come si trattasse della «scatola nera» di tutta la sua esistenza che, nel suo caso, equivale a dire della sua letteratura; […]

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Andrea Carraro
Non basta la parola/5

Dello scrivere di libri

Se un libro è brutto è meglio ignorarlo? Come si comportano i critici di professione? Il nostro mini-corso di scrittura analizza un genere letterario destinato al grande pubblico: la recensione. E il suo diretto derivato, oggi piuttosto in disuso: la stroncatura...

Allora, eccoci alla quinta lezione. Stavolta vorrei parlarvi di un genere letterario, la recensione, che possiamo far rientrare per approssimazione nella branca della saggistica, anche se si tratta di una saggistica breve e di solito concepita per un vasto pubblico. Di solito le recensioni sono difatti destinate ai giornali e possono trattare di arte, narrativa, […]

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Anna Camaiti Hostert
Omaggio al padre dei "Soliti ignoti"

Maestro Monicelli

Cinque amici-registi, Mario Canale, Felice Farina, Mario Gianni, Wilma Labate e Annarosa Morri, hanno girato un documentario sul grande artista. Un ritratto che ci fa ricordare quanto ci manchi la sua geniale semplicità

Essenziale, scarno e non solo nell’aspetto, naturalmente elegante, ruvido fino a farsi male, ma grandissimo umanamente e professionalmente. Curioso, intelligente e originale fino all’ultimo : un vero animo libero, un maestro. Questo il ritratto di uno dei più grandi registi del nostro cinema che emerge dal documentario Monicelli. La versione di Mario di Mario Canale, […]

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Nicola Fano
"Atti mancati", un romanzo da non perdere

Gioventù perduta

Matteo Marchesini ha raccontato la storia di una generazione cresciuta immaginando (e studiando) un mondo fatto di cultura, solidarietà e sogni che, all'atto pratico, non esisteva più. E ne è venuta fuori una denuncia molto amara

Silvio Berlusconi non è il male assoluto. Ma negli ultimi vent’anni ha importato in Italia tutto quanto di peggio è stato prodotto nel mondo in politica, nel commercio e nell’industria dell’immaginario; se non lo avesse fatto lui, lo avrebbe fatto qualcun altro, magari anche peggio di lui. Solo che oggi ci troviamo in questo Paese […]

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Marco Ferrari
Una mostra a Palazzo Reale

L’altro Gruppo ’63 (quello del calcio)

Milano rende omaggio a due miti: Nereo Rocco e Helenio Herrera. Uomini dagli stili opposti, uno tradizionalista fino all'eccesso, l'altro creativo fino al paradosso. E l'anno in cui vinsero tutto fu quello che trasformò la città

Era la Milano della nebbia, di Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, di Dario Fo e dei Gufi, delle canzoni della mala di Ornella Vanoni e dei romanzi noir di Giorgio Scerbanenco. Nel calcio era l’epoca della grande rivalità tra Milan e Inter, ai vertici mondiali per gli intuiti e le invenzioni di due allenatori, due […]

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Sebastiano Bucci
Lettera dalla Slovacchia

Ubu re di Bratislava

Nel cuore della vecchia Europa la cultura è in fermento; molto più che da noi. Così può capitare di incontrare la follia di Jarry, aggiornata al clima di Bratislava dove il post-comunismo è lontano da tutte le mode

Ho conosciuto Pavel a una serata organizzata dall’associazione con cui sto lavorando a Bratislava da circa un mese; 20 anni, zazzera fluente e occhi vispi, si distingue dalla maggior parte dei suoi coetanei. Di solito i ragazzi qui all’università tendono a studiare materie come economia e ingegneria, mentre questo esemplare atipico di slovacco ha come […]

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Rita Pacifici
Post-classici in mostra al Palatino

Il canone necessario

All’interno del panorama contemporaneo, una corrente di artisti si oppone a fragili post-duchampismi e riafferma la grammatica della classicità. Rinterpretandola. Maestri che hanno attraversato il '900 come Pistoletto, Paladino, Paolini, Kounellis insieme ad artisti più giovani

Sulla volta della Sala dei capitelli, ambiente di rappresentanza del palazzo di Domiziano, riaffiorano le tracce della sontuosa decorazione in rosso e oro, appena restaurata. Al di sotto, tra colonne mozzate e disegni interrotti dal tempo, la testa dal perfetto plasticismo di Claudio Parmiggiani sosta sulla linea fugace che separa l’interno dall’esterno, la luce dall’ombra. […]

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Sandra Petrignani
Camera con vista

Elogio dell’attore

Toni Servillo è il mattatore del nostro tempo, anche se non si cura di esserlo. Sexy, mostro di bravura con nonchalance, passa infaticabile da Goldoni a Eduardo alla sperimentazione musicale al cinema di denuncia, travalicando i ruoli. Ma del grande De Filippo ha disatteso la malinconia...

Se dovessimo cercare oggi fra gli attori italiani qualcuno in grado d’interpretare il ruolo del “mattatore”, che tanto è andato di moda a cavallo fra ‘800 e ‘900 e su su fino a noi con le ultime incarnazioni in Carmelo Bene, Gassman, Albertazzi, non vedrei migliore incarnazione che in Toni Servillo, perché Servillo è un […]

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Marco Scotti
Il Mulino pubblica "Morire di austerità"

Bini Smaghi pensiero

L'economista che, fino all'arrivo di Draghi, ha seduto nel board della Bce, analizza la crisi europea e tutti gli errori fatti, dal rigore eccessivo all'assenza di regole bancarie (e finanziarie). E, come se negli anni non avesse condiviso certe scelte, si scopre quasi "grillino"...

Una critica a tutto campo, senza esclusione di colpi, alle politiche economiche e monetarie attuate fin qui dall’Unione Europea. A farle, in un libro intitolato Morire di austerità (Il Mulino), non un grillino dell’ultima ora o un pericoloso sovversivo, ma un uomo che l’Europa la conosce a menadito, essendo stato membro del board della Bce […]

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