Elisa Campana
Lettera da Londra

Il Paradiso New Age

Non credete ai maghi, agli elfi, ai misteri celtici e alle leggende sull’antica terra di Avalon? Allora andate a Glastonbury, cittadina persa tra le campagne del Somerset, lontana dagli itinerari turistici, dove le fate passeggiano per le strade...

All’apparenza può sembrare il prototipo della tipica cittadina inglese di campagna, in cui sono davvero pochi i volti che non fanno suonare un campanello familiare, le strade sono abbellite da splendide aiuole di fiori colorati (perché a nessuno viene in mente di trafugare le piante per il proprio back garden) e tutto è talmente perfetto […]

continua »
Non basta la parola/19

Apologo su Manzoni

"I promessi sposi" è davvero l'unico grande romanzo storico italiano: l'eccezione che conferma la regola della nostra scarsa predisposizione a raccontare storie. Eppure ancora oggi facciamo fatica a capirlo e apprezzarlo

Diciamolo subito:  l’Italia sarà pure un paese di navigatori, poeti e santi, però non è mai stato un paese di romanzieri. E forse non lo è neppure oggi. Si potrebbe ragionare a lungo sulle cause, e in molti lo hanno fatto: mancanza di una lingua unitaria fino all’altroieri, vocazione alla narrazione breve, alla “simulazione teatrale” […]

continua »
Ubaldo Villani-Lubelli
Il voto di Monaco premia la CSU

La prova generale

I tedeschi hanno eletto il Parlamento della Baviera. Era l'ultimo test prima delle elezioni generali di domenica prossima. Ebbene, hanno stravinto i conservatori e hanno perso i liberali. Tutto deciso per Berlino?

La Baviera si conferma una roccaforte inespugnabile. I cristiano-sociali di Horst Seehofer vincono facilmente le elezioni regionali con il 49 per cento dei consensi. Dopo che nell’ultima legislatura la CSU ha dovuto governare con i liberali, ora tornerà a farlo da sola come è tradizione in Baviera. La CSU guida ininterrottamente il Land bavarese dal […]

continua »
Pierre Chiartano
Lettera dalla Tunisia

L’islam francescano

Sono i Salafiti: nell'occhio del ciclone in Egitto (dove hanno imparato l'arte del potere) e in Siria (dove flirtano con al Qaeda). Ma in Tunisia rappresentano la parte più povera della società. Lontana anni luce dai Palazzi e dagli intrighi

Cite al Ghazale è un centro della Tunisi meno fortunata, le strade sono male asfaltate, polverose, piene di buche. Quando piove la terra invade le strade, formando dita irregolari di una mano che vuol riprendersi ciò che l’uomo gli ha miseramente tolto: spazio. Cumuli d’immondizia segnano qua e là i confini tra società civile e […]

continua »
Luca Fortis
Che cosa sta succedendo al Cairo?/4

Ritorna il Collettivo

Ci sono importanti aree della società egiziana che non si riconoscono né nell'esercito né nei Fratelli Musulmani: sono artisti, intellettuali, giovani studenti e gente comune. Stanno tutti sperimentando nuove forme di aggregazione politica

Ci sediamo in un caffè e beviamo un chai, Ziyad Hawwas, ha un volto da ragazzo vissuto. Ha lavorato per molto tempo nel cinema e fa parte di un collettivo che si chiama Mosireen. In confronto a molti giovani egiziani è un ragazzo fortunato che ha avuto la possibilità di viaggiare in giro per il […]

continua »
Andrea Carraro
A proposito del "Costo della vita"/1

L’Italia dei brutti

Il reportage di Angelo Ferracuti sulla tragedia di Ravenna del 1987 poggia tutto sul profilo antropologico perfetto e inquietante del proprietario della Macnavi, prototipo del piccolo imprenditore italiano volgare e riluttante alle regole

Angelo Ferracuti è uno scrittore marchigiano che seguo con particolare interesse da tanti anni e con il quale ho instaurato anche un bel rapporto di amicizia, sia pure a distanza. Nella prima parte della sua carriera letteraria è stato un autore prevalentemente di fiction (romanzi e racconti): ricordo soltanto lo splendido esordio di racconti “carveriani” […]

continua »
Enrica Rosso
La prima di "Italia mia Italia"

La Signora tricolore

Alla Sala Umberto di Roma ha debuttato il nuovo spettacolo della coppia Maddalena Crippa/Peter Stein. Un omaggio poetico-canoro all'Italia, da Leopardi a Toto Cotugno, da Pasolini a Francesco Piccolo. Una fantasia contro corrente tutta verde, bianca e rossa

Il più significativo vizio di noi  italiani è piangerci addosso. Sempre e comunque.  Figuriamoci ora. Praticamente un mantra. Bel gesto allora, a maggior ragione, quello che ha dato vita al progetto a cui abbiamo assistito in prima nazionale alla Sala Umberto di Roma (fino al 22 settembre): Italia mia Italia, fortemente voluto composto e interpretato […]

continua »
Alessandro Marongiu
Cattivi esempi: Alessandro Piperno

Scrittori delle vanità

Il premiatissimo "Inseparabili" è un romanzo che vorrebbe riscrivere la storia dell'umanità a partire dalle origini. Una pretesa irragionevole: tanto più che l'autore finisce solo a contemplare la propria "bravura" e la bellezza dei personaggi che ha creato...

È come se l’autore si fosse messo davanti a un grande specchio, e attorno a lui e dietro di lui avesse posizionato una serie di altri specchi, ma più piccoli e deformanti, capaci di restituire dell’immagine originale, alla fine, una versione in centesimi e solo lontanamente imparentata con essa: l’immagine del narratore. Consegnando (quasi) completamente […]

continua »
Vincenzo Faccioli Pintozzi
“Dio perdona chi obbedisce alla coscienza”

Il ponte di Francesco

La rivoluzionaria lettera del Papa ai non credenti dà la misura di una Chiesa "caritatevole" che non vuole perdere contatto con l'Occidente. Ma che può contare su un architrave teologico a prova di contestazioni interne

Con la sua risposta al fondatore del quotidiano La Repubblica, papa Francesco sembra rompere l’ennesimo tabù – fatto di scetticismo, allontanamento e malcelato senso di superiorità morale – che divide il mondo laico da quello cristiano e che tanti danni sta facendo alla società occidentale contemporanea. Dopo l’appello per una Chiesa “povera e per i […]

continua »
Lidia Lombardi
Sguardo “postumo” sul paese in guerra

La Siria com’era

Memorie di un viaggio di tre anni fa, quando era in atto “l'offensiva del turismo”, risuonano come un requiem. Per una terra crocevia di civiltà, amata e studiata da schiere di visitatori, archeologi e storici. Che oggi possono solo sperare di tornare un giorno a visitarlo liberamente

Questo non è un reportage last minute. Non racconta un viaggio appena fatto, non fotografa un posto mirabile visitato nelle scorse settimane. No, non è il resoconto di esotici luoghi scritto con sapienza e con il palpito di emozioni fresche nella mente, come ha rilanciato con intelligenza Succedeoggi, consapevole dell’appeal intellettuale di un genere giornalistico […]

continua »