Andrea Carraro
A proposito del "Costo della vita"/1

L’Italia dei brutti

Il reportage di Angelo Ferracuti sulla tragedia di Ravenna del 1987 poggia tutto sul profilo antropologico perfetto e inquietante del proprietario della Macnavi, prototipo del piccolo imprenditore italiano volgare e riluttante alle regole

Angelo Ferracuti è uno scrittore marchigiano che seguo con particolare interesse da tanti anni e con il quale ho instaurato anche un bel rapporto di amicizia, sia pure a distanza. Nella prima parte della sua carriera letteraria è stato un autore prevalentemente di fiction (romanzi e racconti): ricordo soltanto lo splendido esordio di racconti “carveriani” […]

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Enrica Rosso
La prima di "Italia mia Italia"

La Signora tricolore

Alla Sala Umberto di Roma ha debuttato il nuovo spettacolo della coppia Maddalena Crippa/Peter Stein. Un omaggio poetico-canoro all'Italia, da Leopardi a Toto Cotugno, da Pasolini a Francesco Piccolo. Una fantasia contro corrente tutta verde, bianca e rossa

Il più significativo vizio di noi  italiani è piangerci addosso. Sempre e comunque.  Figuriamoci ora. Praticamente un mantra. Bel gesto allora, a maggior ragione, quello che ha dato vita al progetto a cui abbiamo assistito in prima nazionale alla Sala Umberto di Roma (fino al 22 settembre): Italia mia Italia, fortemente voluto composto e interpretato […]

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Alessandro Marongiu
Cattivi esempi: Alessandro Piperno

Scrittori delle vanità

Il premiatissimo "Inseparabili" è un romanzo che vorrebbe riscrivere la storia dell'umanità a partire dalle origini. Una pretesa irragionevole: tanto più che l'autore finisce solo a contemplare la propria "bravura" e la bellezza dei personaggi che ha creato...

È come se l’autore si fosse messo davanti a un grande specchio, e attorno a lui e dietro di lui avesse posizionato una serie di altri specchi, ma più piccoli e deformanti, capaci di restituire dell’immagine originale, alla fine, una versione in centesimi e solo lontanamente imparentata con essa: l’immagine del narratore. Consegnando (quasi) completamente […]

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Vincenzo Faccioli Pintozzi
“Dio perdona chi obbedisce alla coscienza”

Il ponte di Francesco

La rivoluzionaria lettera del Papa ai non credenti dà la misura di una Chiesa "caritatevole" che non vuole perdere contatto con l'Occidente. Ma che può contare su un architrave teologico a prova di contestazioni interne

Con la sua risposta al fondatore del quotidiano La Repubblica, papa Francesco sembra rompere l’ennesimo tabù – fatto di scetticismo, allontanamento e malcelato senso di superiorità morale – che divide il mondo laico da quello cristiano e che tanti danni sta facendo alla società occidentale contemporanea. Dopo l’appello per una Chiesa “povera e per i […]

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Lidia Lombardi
Sguardo “postumo” sul paese in guerra

La Siria com’era

Memorie di un viaggio di tre anni fa, quando era in atto “l'offensiva del turismo”, risuonano come un requiem. Per una terra crocevia di civiltà, amata e studiata da schiere di visitatori, archeologi e storici. Che oggi possono solo sperare di tornare un giorno a visitarlo liberamente

Questo non è un reportage last minute. Non racconta un viaggio appena fatto, non fotografa un posto mirabile visitato nelle scorse settimane. No, non è il resoconto di esotici luoghi scritto con sapienza e con il palpito di emozioni fresche nella mente, come ha rilanciato con intelligenza Succedeoggi, consapevole dell’appeal intellettuale di un genere giornalistico […]

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Oliviero La Stella
Ricordo dello scrittore scomparso

Bevilacqua l’Antipatico

Tanti lo consideravano un cinico. Invece era affettuoso e sentimentale. Di certo soffriva per l’atteggiamento schizzinoso che critici e intellettuali riservavano alla sua opera, colpevole, ai loro occhi, di essere “popolare”

Il mio primo incontro con Bevilacqua fu con il suo mito. Quando, ventenne, misi piede per la prima volta nello stanzone dal parquet sconnesso che allora ospitava la Cronaca del Messaggero, gli “anziani” mi dissero che lì aveva cominciato anche Alberto Bevilacqua, più o meno alla mia età. Doveva essere stato alla metà degli anni […]

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Renzo Paris
A proposito dell'uscita di "Come fratelli"

Gemelli diversi

Abbiamo "rubato" ai social network un lampo appassionato di Renzo Paris dedicato al nuovo romanzo del nostro Andrea Carraro. Un invito alla lettura che non potevamo non raccogliere...

È appena uscito il nuovo romanzo del nostro Andrea Carraro: Come fratelli. Lo pubblica l’editore Barbera: sono 248 pagine per 19,90 euro. Nei giorni scorsi, su Facebook girava un ampio e lusinghiero giudizio di Renzo Paris. Lo abbiamo rubato (con il consenso dell’autore, beninteso…) e ve lo riproponiamo nella convinzione di darvi un buon consiglio […]

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Flavia Gasperetti
La nostra inviata a Festivaletteratura

I vecchi e i giovanilisti

Da un lato Beppe Severgnini e Ivano Fossati, dall'altro Paolo Cognetti e Zerocalcare: a Mantova s'è parlato molto di "giovani". Con le parole (e l'atteggiamento) dei nonni e quello dei protagonisti diretti. Vediamo chi è più utile...

Poniamo che tu sia quello che qui chiamiamo un giovane. Poniamo quindi che tu abbia tra i quattordici e quarantacinque anni. E certo lo so anche io che così ci facciamo ridere dietro, allora conformiamoci ai parametri della Comunità Europea e poniamo tu sia tra i venti e i trent’anni e che tu sia comprensibilmente […]

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Chiara Tozzi
Ancora sull'omaggio a Federico Fellini

Elogio delle storie

Il film di Scola è un gesto di speranza e ottimismo: nessuno (neanche la morte, figuriamoci una cattiva vita!) può nulla per fermare il flusso delle esperienze, delle favole e della fantasia. Basta lasciarsi andare

C’è un cinema che cambia, che incalza e che cerca di mutare forma a passo accelerato, per agguantare e mantenere l’attenzione dello spettatore che si suppone oggi essere labile, superficiale e interrotta. E c’è un cinema che persiste, in una forma che qualcuno potrebbe definire tradizionale, forte delle storia e dei personaggi che racconta. Ettore […]

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Nicola Fano
La Mostra rende omaggio a due maestri

Siamo tutti felliniani

Oggi a Venezia arriva "Che strano chiamarsi Federico!", vero e proprio capolavoro di Ettore Scola dedicato a Fellini. Un film sul nostro immaginario. Su come è nato e su come lo abbiamo dimenticato. Con un epilogo particolarmente amaro

L’altro giorno, salutando amici e ospiti presenti alla prima proiezione privata del suo nuovo film, Che strano chiamarsi Federico!, Ettore Scola si è detto convinto che tutti gli italiani debbano qualcosa a Fellini. Anche quelli che non hanno mai visto un solo fotogramma dei suoi film hanno nel proprio immaginario una faccia, una luce, una […]

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