Marco Lucchesi
Apriamo un dibattuto sul Mibac

L’arte del contabile

Il ministero dei Beni Culturali sta per varare un nuovo regolamento per lo spettacolo dal vivo. In nome del ricambio generazionale e della trasparenza sta per nascere un obbrobrio burocratico fatto di punti/euro che allontanerà ancora di più i giovani dalle istituzioni (e dai finanziamenti)

Lo Stato, perché di questo si tratta, si avvia ad approvare il Bando che secondo le disposizioni della Legge Cultura approvata lo scorso ottobre, regolerà d’ora in poi i criteri economici d’intervento per lo Spettacolo dal Vivo. Un Regolamento/Bando che nel recepire il format/standard europeo cala il nuovo insieme di regole, ancora in discussione pare, […]

continua »
Lidia Lombardi
Il duo MMR a Roma

Ritorno al mimo

Dopo la morte di Marcel Marceau sembra che la nobile arte dell'espressività silenziosa sia morta. E invece continua a vivere sottotraccia. Come dimostrano gli spettacoli dell'americano Eric Wilcox e del tedesco Jan Romberg

Da sette anni Marcel Marceau dorme nel cimitero parigino delle grandi glorie, il Père Lachaise. E, dalla sua scomparsa, l’arte del mimo pare essere da noi in letargo. Eppure è nobile arte, non foss’altro che per quella abolizione della parola che la rende non solo universale ma essenziale, pregnante. E infatti Marceau metteva nell’Olimpo dei […]

continua »
Giuliano Compagno
Dopo il premio a Sorrentino

Estetica del dandismo

Il Golden Globe ci fornisce l'occasione per tornare a parlare de "La grande bellezza" e della sua capacità di inquadrare un rovello intellettuale che non è solo mondano

Nessun riconoscimento di prestigio riuscirà a dissolvere il nebbione di luoghi comuni che, sin dalla prima uscita, ha avvolto La grande bellezza. Elencarli tutti sarebbe un’impresa vana, per cui ci accontentiamo di un parziale elenco: il film fallisce proprio nella sua felliniana iconografia perché non basta una giraffa per emulare la magia del Maestro; quella […]

continua »
Angela Di Maso
Al Teatro Elicantropo di Napoli

La banalità del male

Carlo Cerciello torna a mettere in scena “Quartett“ di Heiner Müller. Ne è venuta fuori un’opera impeccabile, dolorosamente crudele, tragicamente vera. Come la vita

Stagione 1999-2000. Teatro Elicantropo. Per la prima volta in scena, Quartett di Heiner Müller, opera che concentra e incendia la materia de Le relazioni pericolose di Pierre Choderlos de Laclos. Protagonisti Imma Villa e Paolo Coletta. Regia di Carlo Cerciello. Lo spettacolo vince il premio Bartolucci 2001 al Festival di Sant’Arcangelo e si aggiudica una nomination al […]

continua »
Rosario Lisma
Bar Sport

Il calcio rovesciato

Le piccole cose nel calcio spesso contano più di quelle grandi. Prendete l'impresa di Berardi del Sassuolo o il colpo da maestro di Florenzi...

Il bar che frequento non è propriamente un club di scienziati o l’Accademia della Crusca, ma non è per questo che sorseggiando il mio latte e caffè mi è venuto prepotente in mente la figura dell’Idiota. Peraltro il povero principe Myskin del buon vecchio Fedor non era poi così fesso. Sua la celebre frase: «La […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Lettera dagli Usa

La guerra giusta

...è quella contro la povertà. La lanciò negli States Lyndon Johnson, cinquant'anni fa, e ora l'ha rilanciata Obama: «La nostra è una missione economica e morale»

Dopo l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy nel novembre del 1963, sarebbe stato difficile per chiunque sostituirlo. Tanto più quando non si aveva lo stesso carisma, gli stessi look e charme, una famiglia blasonata alle spalle e neanche modi di fare accattivanti. In più non si era né giovane né bello e non si aveva una […]

continua »
Giuliano Compagno
Incontro con l'attore

Di padre in figlio

Emanuele Salce interpreta "Ti ho sposato per allegria" della Ginzburg dal quale il padre trasse un celebre film. «Ma ho sempre cercato la mia misura, in mezzo a narcisismi e super-io»

Di Natalia Ginzburg si ricordano fatti e opere. Le sue ascendenze antifasciste, il calvario del marito torturato e morto in carcere a Roma nel 1944, la sua militanza nella sinistra extra-parlamentare con annesse due scelleratezze (la sua firma sulla brutta lettera aperta anti-Calabresi del 1971 e la sua attiva partecipazione a una campagna innocentista in […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Pinochet non cantava

Tre storie censura: Antonio Skàrmeta racconta quella del Cile alla fine della dittatura; Le Clézio quella che ci impongono le parole stesse; Mario Lentano quella diffusa nell'Antica Roma

IL VALZER DEL NO. Augusto Pinochet salì al potere in Cile con un golpe militare, nel ’73. Durante la sua dittatura ci furono 40 mila sparizioni, 600 mila tra arrestati e torturati. Nell’89 la giunta indisse un referendum: vinsero gli oppositori, che votarono “no”. Lasciò il potere nel ’90 rimanendo però capo delle forze armate […]

continua »
Giacomo Battiato
Il senso delle parole

Perché scriviamo?

Una rivista americana ha chiesto «Perché Scrivi?» a un gran numero di scrittori. Ha ottenuto centinaia di risposte. Proviamone una noi: «Per fare luce nel buio»

«Il pubblico grida allo scrittore: – Consolami. – Rendimi triste.- Inteneriscimi.- Fammi sognare.- Fammi ridere.- Fammi tremare.- Fammi piangere.- Fammi pensare… Sono davvero pochi eletti quelli che chiedono all’autore: – Fammi qualcosa di bello, nella forma che troverai più giusta, seguendo il tuo spirito… Il talento viene dall’originalità che è una maniera speciale di pensare, […]

continua »
Nicola Fano
La morte del grande attore

La voce di un secolo

Aveva novantotto anni ma era "giovane": rigore morale e autoironia erano le sue doti principali. E per lui il teatro era una vocazione sociale e poetica. Ricordo di Arnoldo Foà

La voce, la pipa e la rabbia. Arnoldo Foà aveva smesso di tuonare appena prima dei novantotto anni, appena prima di lasciarci. Era burbero e serio, ma si faceva delle grandi risate. Ricordava tutta la sua vita per filo e per segno. Quasi ogni personaggio, che pure erano centinaia; quasi quanto i film e gli […]

continua »