I deliri del bibliofilo
A proposito delle sue “Tredici facezie”, scriveva Tancredi (Parmeggiani): «…ritengo che questo libro sia utile per testimoniare lo stato d’animo di un italiano di fronte ai pericoli di qualunque rinascente dittatura, nemica dello sviluppo dell’uomo»
Le “facezie” erano disegni tra il grottesco e il surreale che Tancredi Parmeggiani, che si firmava solo con il patronimico, andava componendo sin dalla fine degli anni Cinquanta. L’autore stesso spiega che si tratta di «facezie, scherzi accorati fatti con un po’ di leggerezza e un tantino di amarezza», tesi al recupero di una figuratività […]
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Diario di una spettatrice
Il nuovo film di Liliana Cavani, “L'ordine del tempo“, è noioso e, in ultima analisi, dannoso per la storia di una regista importante. Tutto il contrario del film d'animazione “Manodopera” di Alain Ughetto, l’altra faccia delicata e malinconica del film di Garrone “Io capitano“
Ho visto due film in sala in questi giorni: quello di Liliana Cavani, L’ordine del tempo, che non è deludente, di più, è la conferma che solo i grandi sanno uscire bene di scena e non è il suo caso, e l’imperdibile pellicola di animazione di Alain Ughetto Manodopera. Interdit aux chiens et aux italiens. […]
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Un viaggio singolare e rivelatore
«L’Atene contemporanea pare un disturbo rispetto all’ideale classico». Per lo più sconosciuta ai turisti, ce la svela Petros Markaris, lo scrittore che ha creato il commissario Charitos, spostandosi in metropolitana da un capo all’altro della città. Ed è tutta “un’altra storia”…
Me lo dicevano tutti che Atene è una brutta città, un po’ arruffata, magari ripulita dopo le Olimpiadi del 2004, ma con pochi scorci di fascino, quelli del passato classico naturalmente, mentre il resto è traffico, rumore e un’accozzaglia di quartieri dalla fisionomia incerta. Tutto vero o molto prossimo alla verità, ma ci sono delle […]
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Diario di una spettatrice
"Io capitano", il film di Matteo Garrone premiato a Venezia con il Leone d'argento e il Premio Marcello Mastroianni è di quelli da non perdere. Per come racconta il sogno e il coraggio di due ragazzi africani che vanno in cerca del loro mondo
Quanto siamo disposti a rischiare per realizzare i nostri sogni? Seydou e Moussa, i protagonisti adolescenti del nuovo film di Matteo Garrone Io capitano, rispondono senza esitare: tutto, gli affetti familiari, le certezze di una vita magari precaria ma felice, il paese in cui sei nato, l’identità, persino la morte. Perché il sogno di portare […]
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Il film-evento sullo scienziato
Ancora sulla pellicola di Christopher Nolan dedicato a Oppenheimer che sta suscitando commenti discordanti. Il suo fulcro - avvolgente e convincente - è nella relazione che si crea tra il tempo e il linguaggio
È tutto nella visione. Alla fine questa frase si è composta contro lo schermo acceso della mia mente. Premeva da giorni e a un certo punto ha cominciato a stampigliarsi fino a che non si è formulata. Ha fatto tutto lei, eh: tutto da sola. Il punto è che proprio su una bufera di immagini […]
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Visioni contromano
Il catalogo delle delusioni alla Mostra del cinema di Venezia: da Woody Allen che ruota intorno a una sola idea (sempre la stessa) a Roman Polanski che vorrebbe fare il verso al trash e non ci riesce. Insomma, difficile fare (o vedere) film da vecchi...
Brutta cosa la vecchiaia, soprattutto quando sopraggiunge. Ti mette in una condizione di superiorità apparente che ti fa sentire in diritto di tutto comprendere e addirittura giudicare. Non si spiegherebbe altrimenti perché il nostro giudizio differisca così tanto dal sentire comune e su quello di nicchia. Prendiamo ad esempio il film di Woody Allen, Coup […]
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Su “A Città del Messico con Bolaño”
Il libro di Alessandro Raveggi dedicato a Città del Messico e ai suoi presunti orrori è un reportage poco aggiornato: il punto di vista di un accademico italiano dei nostri tempi, disposto a tutto pur di sfoggiare il proprio lessico multiculturale e postcoloniale
È con un qualche sconcerto che mi appresto a recensire il libro di Alessandro Raveggi A Città del Messico con Bolaño. Un racconto per mappe e stazioni (Giulio Perrone, 127 pagine, 15 Euro) caratterizzato a mio avviso – preferisco dirlo subito – da pretenziosità intellettuale e goffaggine stilistica, come tenterò di mostrare. Anch’io, come l’autore, […]
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Il cinema de laMeneghello
Il film che Laura Luchetti ha tratto da "La bella estate" di Cesare Pavese è lento e spesso noioso. Malgrado la bellezza della storia da cui proviene, malgrado le emozioni evocate e la Torino fine anni Trenta...
«A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era così bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse». È l’incipit folgorante de La bella estate di Cesare Pavese, il libro che dà il titolo alla trilogia premio Strega […]
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A proposito de “L'uomo con lo scandaglio”
Patrik Svensson, svedese, esploratore mentale, ha messo insieme la preistoria e la storia dei mari, dai primi navigatori fino a oggi: un caleidoscopio di emozioni, di azzardi e di illusioni. Insomma, un ritratto del mare come spettatore dei destini umani
Osservare la superficie del mare, quando è calmo incanta, quando è furioso emoziona. Ma immaginare che cosa nasconde nelle profondità è una domanda nella quale il pensiero si smarrisce: «Vi è nel mare un indefinito ossessionante mistero, che col suo fascino sembra esprimere un’anima in esso nascosta» (Herman Melville). Il mare è malattia, possessione, sogno. […]
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A proposito di "Tra le pagine della fame"
Un bel saggio di Luisa Ricaldone analizza la fame (vera) sotto l'aspetto letterario. La guerra, le carestie, la povertà, la prigionia: una condizione di disagio che è stata spesso raccontata per descrivere le società e gli stati d'animo individuali
La fame. Per la maggior parte di noi, ormai, poco più che un’astrazione. Non la conosciamo. Non l’abbiamo mai conosciuta. Ne leggiamo, e leggermente pensiamo “poveretti!”. Non ne abbiamo mai avvertito i morsi, il vuoto e il corpo che ci abbandona al nostro destino – non immaginiamo che profonda disperazione fisica l’accompagni. Eppure. Nella memoria […]
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