Andrea Carraro
Lettera da Anzio e Nettuno

Al soldato postumo

I cimiteri militari dello sbarco di Anzio, con la loro gelida razionalità di croci e memorie tradite, ormai sono il miglior monumento all'inutilità e alla follia della guerra

Non avevo mai visitato un cimitero militare prima di effettuare quella ricognizione di memorie e di luoghi dello Sbarco alleato sulla costa anziate. Ne visitai ben tre uno appresso all’altro: quello tedesco a Pomezia, quello britannico sulla Nettunense presso Lavinio, quello americano a Nettuno. In tutto cinquantamila caduti, poco più poco meno. Ma non è […]

continua »
Odetta Melazzini
Radiografia del terrorismo/9

Orientalismi radicali

La fine del colonialismo ha portato a una spaccatura nel mondo arabo tra la borghesia evoluta e il fondamentalismo islamico. Ancora una volta, nel terreno ambiguo tra fede e politica sono nati eccessi e guerriglia paramilitare

Il secolo XIX vide in Europa la nascita e la diffusione di movimenti di pensiero e di ideologie destinati ad avere profonde ripercussioni in molti paesi, compresi quelli del mondo islamico. Ci si riferisce all’eredità della Rivoluzione francese, al Romanticismo, intorno alla seconda metà del secolo al socialismo e, soprattutto, al Marxismo. Il colonialismo europeo […]

continua »
Danilo Maestosi
Al museo in Trastevere di Roma

L’arte alienata

Una mostra riscopre il genio di Roberto Sambonet che i suoi strumenti di pittore entrò nei manicomi per cogliere il senso profondo del dolore e del disagio

Pochi giorni fa, il 31 marzo, dopo tanti rinvii, è entrata in vigore una legge che abolisce per sempre i manicomi criminali, sopravvissuti all’onda della riforma Basaglia, consegnati alla gestione del ministero di giustizia e ribattezzati alla fine degli anni Settanta ospedali giudiziari psichiatrici, con un ipocrita eufemismo che si trascinava appresso il peggio di due […]

continua »
Filippo La Porta
In memoria di un intellettuale atipico

Storia di un italiano

Ricordo di Giampiero Rubei, animatore del jazz romano: una gioventù di estrema destra e una maturità da cosmopolita delle passioni. Pieno di contraddizioni

Ho conosciuto Giampiero Rubei, uno degli artefici del jazz a Roma, 10 anni fa parlando di Celine (su cui organizzammo insieme una serata al festival di Villa Celimontana), autore maledetto, scandaloso,  populista, terminale, immenso, a volte ripugnante, autolesionista. Irriducibile a ideologie e schieramenti, e che entrambi amavamo (accanto, ma per me decisamente meno, a Drieu La Rochelle). […]

continua »
Alida Airaghi
Su «Il cammino di un poeta»

Estremo Cocteau

Archinto pubblica la (bella) biografia postuma di Jean Cocteau: «Solo andando all'estremo di sé, fuori dalle abitudini, si può raggiungere l'arte»

L’ultimo (e postumo) libro di Jean Cocteau (Il cammino di un poeta, Archinto, 103 pagine, 15 euro) vide la luce in Germania (paese che il poeta riteneva più ricettivo della Francia, «con il suo retaggio filosofico, metafisico e metapsichico») nel 1953, e solo oggi l’editrice Archinto ce lo propone con un’esaustiva prefazione di David Gullentops. […]

continua »
Erminia Pellecchia
Dal 9 maggio parte la kermesse veneziana

Rivoluzione Enwezor

Dall'elogio di Karl Marx alla denuncia del regime di Fidel Casto; da Boltanski a Marlene Duma, da Fabio Mauri a Georgia Baselitz: è la prossima Biennale Arte di Okwui Enwezor

Capitolo primo, ILLUMination: la conoscenza intuitiva e il pensiero illuminato quali mezzi per affinare la percezione. Secondo, Il Palazzo Enciclopedico, la creazione artistica nella sua genesi primaria, le forze interiori che spingono l’uomo e l’artista a dare vita a rappresentazioni. Firmati Bice Curiger (2011) e Massimiliano Gioni (2013), punti di vista diversi, unico comune denominatore […]

continua »
Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Impunità ultrà

L'ennesima vergogna della curva dell'Olimpico in un primo momento è passata sotto silenzio, come sempre. Poi finalmente il presidente della Roma (un americano...) ha tirato fuori la questione etica delle Curve

Scusate il ritardo, ma due o tre cose sullo striscione esposto in curva Sud sabato scorso all’Olimpico le voglio dire anche io. Ho aspettato a farlo non per santificare la Pasqua, ma per ascoltare i silenzi e vedere fino a che punto potesse arrivare l’ipocrisia. È da domenica che vedo sui siti dei giornali e […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
A Lisbona, dopo Parigi e Roma

Wunderkammer Duemila

Le Wunderkammer, “stanze delle meraviglie" tipiche del Seicento, rivivono in una mostra di Elisabetta Scarpini che riunisce oggetti, sogni, memorie, libri e animali...

Le Wunderkammer erano stanze in cui, a partire dal Cinquecento e per tutto il Seicento, venivano raccolte mirabilia, oggetti esotici o di forme stranissime, o ancora prodotti originali fino all’eccesso creati da artigiani abilissimi, animali a due teste, rettili provenienti da luoghi lontani, uccelli sconosciuti. Erano, insomma, un luogo delle meraviglie, una camera delle curiosità, […]

continua »
Tina Pane
Cartolina dall'isola

Misteri a Procida

Fin dal Seicento, ogni anno per il Venerdì Santo tutta la comunità di Procida, vecchi e bambini compresi, organizza una processione rituale di grande fascino e valore simbolico

Per Procida, la più piccola e la meno turistica delle tre isole del golfo di Napoli, il venerdì Santo è un giorno speciale. Da quasi quattro secoli infatti, nel giorno della passione e della morte di Cristo, l’isola – ma proprio tutta l’isola – si unisce intorno al rito dei Misteri, una processione che inizia […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Il vero miracolo

Il tempo che intercorre tra la Passione e la Resurrezione raccontato da Roberto Mussapi attraverso Luca. Uno che ha visto, che ha bevuto l'acqua tramutata in vino, testimone del risveglio di Lazzaro... Uno che ha capito il significato dell'amore

“Il racconto che udì Luca” è una delle mie poesie sul tempo che intercorre tra la Passione e la Resurrezione. Segue composizioni di anni precedenti sul tema, anticipa l’oratorio “Resurrexi”, che mi fu commissionato dalla Cei e dall’Arena di Verona. È opera mia, è narrativamente chiara, credo, per questo non ritengo necessario commentarla. Mentre considero […]

continua »