Daniela Matronola
A proposito di "Questo amore"

Yann e Marguerite

Torna in libreria (in una nuova traduzione di Lamberto Santuccio) la biografia parallela di Yann Andréa e Marguerite Duras. Una storia appassionante - raccontata con un ritmo incalzante - fatta di corrispondenze, incontri e tanta letteratura

Torna in libreria Questo Amore (Cet amour là) di Yann Andréa (Steiner): provvede alla meritoria riproposta l’etichetta editoriale fve nella collana Extranea, affidando la ri–traduzione all’ottimo Lamberto Santuccio, siracusano, men che trentenne, e dando giustamente spazio, in apertura di volume, a Sandra Petrignani, già autrice, pochi anni fa, per Neri Pozza Bloom, di un ricco […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Viaggi verso l’Origine con Omar Galliani

La rubrica di Roberto Mussapi torna con una sua poesia dedicata all’amico artista, alla vigilia della chiusura della mostra che gli è stata dedicata a Palazzo Reale di Milano. Una “condivisione di sguardi”, nella ricerca e negli approdi…

Ritorno alla mia rubrica, dopo la pausa estiva, e lo faccio in un’occasione precisa: domani, domenica 24 settembre, si chiude la mostra di Omar Galliani, Diacronica – Il tempo sospeso, che ha messo in scena al Palazzo Reale di Milano un’antologica di un artista, pittore, supremo disegnatore, le visioni di un autore che molti sanno assolutamente […]

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Danilo Maestosi
Alla Galleria Nazionale di Roma

Per Rocco Scotellaro

Una mostra molto interessante rende omaggio a Rocco Scotellaro, lo scrittore e poeta lucano. Quarantacinque artisti (da Pier Paolo Lista a Giulia Napoleone) si misurano, qui, con le sue parole: un modo per capire quale sia il rapporto fra arte e letteratura

C’era una volta Rocco Scotellaro (1923-1953). È come una favola che lascia l’amaro in bocca la biografia di questo intellettuale lucano, protagonista e voce del Meridione in cerca di riscatto negli anni tumultuosi del dopoguerra. Una vita da migrante in varie città italiane, sigillata da una morte precoce a soli trent’anni. E da sconfitte, tentativi […]

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Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Almodóvar western

Il nuovo film di Pedro Almodóvar è un corto di 31 minuti. Peccato: se fosse stato più lungo, sarebbe stato ancora meglio. Una storia dove l' amore è più forte delle regole... In chiave western

«Volevo fare un western in stile classico ma dove parlo del desiderio vissuto tra due cowboy, visto che non si parla mai del desiderio tra due uomini nei classici western». Pedro Almodóvar non ha usato giri di parole per presentare a Cannes il suo nuovo film, un corto di 31 minuti, Strange Way of Life, […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

L’antico amore di Brodskij per Venezia

Sulla città lagunare, il poeta russo fantasticava già da ragazzo. Gli dedicò “Fondamenta degli Incurabili”. Vi si legge: «non verrei mai qui d’estate, neanche sotto la minaccia di una pistola… mi danno ai nervi le mandrie in pantaloncini, la loro mobilità stride con la stasi del marmo»

Il titolo Fondamenta degli Incurabili deriva dall’Ospedale degli Incurabili il cui edificio sorge alle Zattere, anche se si è trasformato in sede dell’Accademia delle Belle Arti, dopo essere stato per lunghi anni caserma e poi riformatorio. Fondato da San Gaetano di Thiene nel 1522 con il fine di accogliere malati contagiosi e affetti da sifilide, aveva avuto […]

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Danilo Maestosi
Alla Vaccheria di Roma

Figurine del ‘900

Si intitola “Dal futurismo all'arte virtuale” una mostra che rielabora e trasfigura l'arte del Novecento seguendo una tendenza "pop" ormai molto diffusa. E i visitatori vengono chiamati a "riconoscere" le opere, più che a conoscerle

Dal futurismo all’arte virtuale. Promette e dà spettacolo la mostra, in scena fino al 5 gennaio alla Vaccheria dell’Eur, con questo titolo gridato a lettere maiuscole. Merito delle cento e più opere sgranate lungo il percorso, che offrono una sorta di fascinoso e inusuale ripasso della storia dell’arte degli ultimi cento anni e degli autori […]

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Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Zuppa di cinema

"Il sapore della felicità" con Gerard Depardieu racconta di uno chef che va in cerca dell'umami, il sapore dei sapori. Un film che insegue il primato della raffinatezza senza mai raggiungerlo. Anzi!

Ci sono quattro sapori che il nostro palato distingue con chiarezza: dolce, amaro, aspro, salato. È così in tutto il mondo, vale per tutte le lingue. Ma nel 1908 i giapponesi scoprirono un quinto sapore che semplicemente indicarono con la parola “umami” ovvero saporito, sapido. Un sapore saporito di cosa saprà? E quali cibi contengono […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Omaggio a Kreisler

Un Cd riporta l'attenzione sul grande violinista Fritz Kreisler: ci sono sia i suoi cavalli di battaglia reinterpretati, sia le sue composizioni (tra cui molte rarità), sia i suoi “pastiches“, ossia le sue variazioni su temi di altri autori. Insomma, un ritratto completo

I grandi interpreti, si sa, hanno la brutta abitudine, a un certo punto, di morire. E se oggi sopravvivono grazie alle loro registrazioni e ne possiamo quindi ripercorrere grosso modo la parabola, un tempo tutto questo era reso molto più difficile dalla scarsità delle tracce fisiche lasciate. Ben vengano dunque sempre libri e dischi che […]

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Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Poesia al cinema

Da non perdere il documentario di Annalena Benini e Francesco Piccolo dedicato alla vita e ai versi di Patrizia Cavalli. Da perdere, invece, l'opera prima di Simone Bozzelli tanto acclamata dalla critica al festival di Locarno

La poeta Patrizia Cavalli (di lei mi occuperò alla fine) diceva che il disgusto è più forte dell’amore. Ora confesso qualcosa che non credo sarà condivisa da chi ha già visto il film: a evocarmi un sentimento molto simile è stata l’opera prima del giovane Simone Bozzelli Patagonia, presentato in concorso al Locarno Film Festival […]

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Carlangelo Mauro
Intervista a Eraldo Affinati

Picchetti sulla sabbia

Il nuovo libro dello scrittore romano si chiude con una scheda dedicata a Sam Shepard che invita a mettere «bandiere sui pali per guidare la memoria», come facevano gli spagnoli per ricordare le terre conquistate ai Comanche. Noi, dice Affinati, siamo oggi quegli “spagnoli” bisognosi di memoria

Affinati ama le simmetrie, le costruzioni letterarie strutturate secondo un progetto preciso, un centro; ma all’interno di una ben congegnata struttura, la sua scrittura coglie, tramite analogie che sembrano a volte sorprendenti ‒ anche se mai arbitrarie ‒ nessi tra realtà diverse, tra libri ed esperienze; nodi che si compongono e sciolgono felicemente. I suoi […]

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