Al Festival di Ravello
La “mitica” Ute Lemper inciampa su Paolo Coelho e la sua spiritualità da baci perugina. E solo alla fine si riscatta tornando a Kurt Weill e riscoprendo Nino Rota
Il lamento del bandoneon riempie la notte di malinconia, note tristi, struggenti, riprese dal pianoforte. Un accordo dolce e disperato. Von der kaserme… la melodia si fa canto, vibra nell’aria, un sussurro raccolto dal vento che si posa leggera sull’anima svuotata dal corpo, avvolta solo da quella musica nota eppure nuova, sospesa come il tempo […]
continua »
La storia e la sfida Cile-Argentina
Lo stadio dove si è giocata la finale di Coppa America di calcio è quello dove Pinochet torturò quarantamila cileni negli anni Settanta: chissà se qualcuno lo ha ricordato a Messi & Co...
Chissà se qualcuno lo ha ricordato a Lionel Messi, il calciatore più forte dei tempi moderni: tu hai giocato in uno stadio che, 42 anni fa, fu utilizzato dal generale golpista Augusto Pinochet come campo di concentramento. La finale di Coppa America vinta dal Cile sull’Argentina è andata in scena all’Estadio Nacional Victor Jara. Già il nome […]
continua »
Every beat of my heart, la poesia
Un’anticipazione da “Lezioni elementari” di Roberto Mussapi, in uscita da Lacollana. Dove si racconta di una foto di classe e di un maestro elementare. Maestro di vita…
«Un monologo, questo di Roberto Mussapi, che è soprattutto il racconto sensibilissimo e ricco di figure e quotidiani eventi di un tempo remoto, quello dell’infanzia e della scuola, nel quale ognuno potrà godere della felicità di ritrovarsi, di ritrovare il sentimento vivo di un passato, il proprio, nei suoi tratti più impressi nella memoria. Ecco […]
continua »
Un romanzo di Longanesi
Matteo Collura pubblica "La badante", una storia complessa dedicata al rapporto tra età e desiderio, tra ricordi e progetti. Un rapporto che ci accompagna alla fine...
Un serrato e profondo, spesso rabbioso, colloquio con la morte in agguato. A volte in presenza di altri, a volte in forma solipsistica. Senza mai cadere nel banale, nello scontato, nel dejavue. Questo il nucleo dell’ottimo romanzo di Matteo Collura che dopo il brillante esordio con Associazione indigenti, (Einaudi, riproposto poco tempo fa dalla Tea) […]
continua »
Diseducazione televisiva
La serie tv Outlander (dal romanzo di Diana Gabaldon) è un esempio nitido di come si possano travisare la storia, i diritti e la semplice razionalità solo per fare audience
Ci sono nozioni che si apprendono ben presto a scuola: che la terra è rotonda, che i suoi moti di rotazione e rivoluzione influenzano diversi fattori, tra questi l’avvicendarsi del giorno e della notte. In poche parole, mentre una parte del globo è sveglia e operativa, in un’altra si dormono sonni tranquilli o travagliati a […]
continua »
Fa male lo sport
Dopo lo scudetto di Sassari nel basket, tutti a parlare di Gigi Riva e soci. Ma la tradizione sportiva sarda è fatta di molti miti. Da Marisa Sannia al giovanissimo velocista Filippo Tortu
Dice un proverbio sardo che Dio dà all’uomo il dolore ma anche il rimedio. Un blogger isolano lo ha utilizzato per sintetizzare la stagione sportiva dell’isola: il Cagliari calcio scende in serie B, la Sassari del basket vince lo scudetto. Dalla serata di festa a Reggio Emilia, dove la squadra di Meo Sacchetti si è […]
continua »
Ritratto d'artista
«Mi piacerebbe ritrovare Shakespeare e Cechov rannicchiati in un giovanotto ancora da scoprire»: la vita in scena secondo César Brie
Nome e cognome: César Brie. Professione: Drammaturgo, attore, regista, poeta, elettricista. Età: 60 anni. Da bambino sognavi di fare l’attore? No. Cosa significa per te recitare, costruire regie e dirigere gli attori? È la mia vita. Il tuo film preferito? Troppi. Quasi tutto Kubrik, Anghelopoulos, Tarkovskij, Bergman, Films che mi hanno segnato? Morir en Madrid, Citizen Kane, […]
continua »
Ancora sul libro di Adelphi
Il romanzo-inchiesta di Serena VItale sul grande poeta russo ruota intorno a una domanda cruciale: perché ci si è ucciso? Delusione politica, delusione poetica o delusione d'amore?
«A tutti. Non incolpate nessuno della mia morte e, per piacere, non fate pettegolezzi». Come farà Cesare Pavese vent’anni dopo («Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi»), il poeta russo Vladimir Majakovskij, prima di spararsi un colpo al cuore, la mattina del 14 aprile 1930, lasciò scritto un biglietto […]
continua »
Riletture postume
Con Joe R. Lansdale la letteratura di genere recupera l'epopea americana per eccellenza. Nella violenza e negli spazi aperti del passato si ritrovano i segni del presente
Ha ancora senso scrivere un libro western ai giorni nostri? Dopo aver letto La foresta di Joe R. Lansdale (Einaudi diversi formati e prezzi), non si può far altro che dire di sì. Ambientato agli inizi del Novecento, quando ormai si pensa che l’epopea western sia finita, l’autore ci porta nelle ultime propaggini del mito […]
continua »
Ultima replica all’Opera di Roma
È dal 1956 che nella Capitale non si rappresentava “La Dama di picche” di Čajkovskij ispirata al racconto di Puskin. Dirige con mano sicura James Conlon alla guida di un cast vocale formidabile
Quasi sessant’anni di assenza. Strano. L’unico allestimento precedente de La dama di picche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, all’Opera di Roma, è infatti datato addirittura al febbraio 1956. E fu presentato come “novità per Roma”, tradotto in italiano come da noi usava, allora e per molti anni ancora, per le opere in lingua straniera. Eppure, dal […]
continua »