Marta Morazzoni
Dal testo all’ultimo lavoro di Luca Ronconi

La torre dei Lehman

Evoca la biblica Babele la vicenda dei banchieri americani, mirabilmente ricostruita da Stefano Massini in un perfetto equilibrio tra narrazione e recitazione. Un secolo e mezzo di storia: di uomini e denaro

Pensare che la storia di una banca possa essere un soggetto seducente per un lettore/spettatore non addentro nei segreti meccanismi del mondo economico e finanziario è un bell’azzardo. Credo che Stefano Massini nel comporre la Lehman Trilogy (Einaudi, pagine X-334, 17,50 euro) sia partito da questo azzardo, con un presupposto fondamentale: la storia di una […]

continua »
Paola Benadusi Marzocca
Il bestseller di Laline Paull

Le api siamo noi

La formula della metafora non delude. Così identificarsi nella vicenda di Flora 717, isolata per la sua diversità ma capace di trasformarla nella sua forza vincente trasmette al lettore un messaggio di speranza (con tante copie vendute…)

Nel mondo delle api l’odore è fondamentale, orienta la loro vita, ne decreta il successo o l’annientamento. E anche i nemici esterni come le temibili vespe, che tentano spesso attacchi a sorpresa per distruggere gli alveari, sono guidate dal fiuto che distingue chiaramente le api nutrici dalle bottinatrici. La storia di Flora 717 che scalciando […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Diritti americani

Diario da un paese a due facce. Mentre la società civile ricorda i tumulti di Watts e dà l'addio a un vero campione di diritti, Julian Bond, in tv impazza Donald Trump con le sue volgarità misogine

Ora l’estate americana è diventata torrida, intervallata da violenti temporali, e per un po’ di tempo soffriremo un caldo umido, davvero eccessivo; proprio come le parole che di questi tempi non sembrano ormai avere più né il senso delle proporzioni né quello del buon gusto. Soprattutto nel campo della politica e dell’informazione. Come abbiamo ricordato […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Un giallo dell'estate/4

Cormery e Zia Amalia

«Raccontò che Gianni, la vittima, era rimasto orfano quand’era poco più che un bambino. E lei l’aveva fatto studiare, l’aveva accudito in tutto». La quarta puntata de "I soldatini di Napoleone”

Riassunto delle puntate precedenti: il commissario Cormery e il suo vice Gasbarro si trovano dinanzi a un uomo morto con due proiettili conficcati all’altezza del cuore. La zona è frequentata da prostitute. Nell’auto della vittima ci sono due cose che incuriosiscono i poliziotti: due mazzi di chiavi e un peluche a forma di rana. La […]

continua »
Nicola Bottiglieri
Canto (secolare) all'estate

Beatrice al sole (mio)

Nelle pieghe della nostra canzone più famosa nel mondo, «'O sole mio», c'è l'essenza delle contraddizioni della nostra identità: luce e buio, aria fresca e tempesta, creatività e arte di arrangiarsi. Perché l'Italia è una canzone

Forse la canzone italiana più conosciuta all’estero è O sole mio, e forse proprio per questo la storia della sua nascita e del suo successo è tipica del nostro paese. Nacque nel 1898 a Napoli, nello stesso anno in cui vide la luce l’attore comico Antonio De Curtis, detto Totò ed ambedue, la canzone e […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Cartolina da Lisbona

L’infinito è Belém

A passeggio nel cuore della città, lungo un muraglione bianco dal quale ci aggrediscono i ricordi del Ricardo Reis di José Saramago, che sbarcò qui di ritorno dal Brasile

Facciamo finta di essere a febbraio. A Lisbona, in un bigio sabato pomeriggio (di febbraio, appunto) si può, per un improvviso surto di vitalità, lasciare la propria topaia di attempato studente ed incamminarsi vero Belém e verso o Mosteiro dos Jerónimos. Luogo assolutamente fatale. Era la porta di Lisbona sul mondo, dove nella bianca Torre, […]

continua »
Giuseppe Giglio
Un classico della contemporaneità

Tornare a Consolo

“Lo scrittore verticale. Conversazione con Vincenzo Consolo”, il libro-intervista di Domenico Calcaterra riporta finalmente la giusta attenzione su un grande romanziere tutto da rileggere

«La mia ideologia, o se volete la mia utopia, consiste nell’oppormi al potere, nel combattere con l’arma della scrittura – che è come la fionda di David, o meglio come la lancia di don Chisciotte – le ingiustizie, le sopraffazioni, le violenze, i mali e gli orrori del nostro tempo». Così Vincenzo Consolo chiudeva quell’autobiografica […]

continua »
Luca Fortis
I luoghi comuni sulla "gioventù bruciata"

Ballando sul precipizio

Discoteche, alcol, droga: sempre più spesso si parla di questi temi in modo preconcetto. E invece far chiarezza, laicamente, su piacere e pericoli sarebbe utilissimo a evitare rischi

Colpisce negativamente il dibattito che si è aperto dopo i recenti casi di cronaca legati al probabile uso di droghe chimiche. Da giorni, i giornali sono pieni di reportage sul cosiddetto mondo delle discoteche e non si può non notare come molti di essi descrivano in maniera caricaturale e ideologica una realtà molto più complessa. […]

continua »
Pierre Chiartano
Viaggio in un paese in guerra

Sul fronte di Baghdad

Dalla prima linea alla Capitale: in Iraq nessuno si fida di nessuno. Gli americani non fanno troppo affidamento sui militari locali; gli iracheni si sentono vittime del sistema corrotto con il quale vengono assegnati gli aiuti internazionali. E così l'Is continua a seminare terrore

L’Iraq è in bilico, Stato islamico si può battere, ma non è detto che ciò accada. L’attacco suicida di lunedì sera nell’area del mercato di Baquba, città a nord di Baghdad, è solo un segnale di una situazione fragile. Lo Stato iracheno non esiste, ormai è una lotta per bande, secondo i detrattori, con sciiti […]

continua »
Paolo Petroni
A proposito del libro “Fine missione"

Parliamo dell’Iraq!

Non bisogna chiudere gli occhi di fronte al dolore e all'orrore di un conflitto che ormai sembra cronico. Tanto da passare sotto silenzio... È questa la lezione dei racconti di Phil Klay (come di "American snipers” di Clint Eastwood)

Cosa è stato essere per le strade di Ramadi in Iraq, militare Usa in missione con l’ansia dell’agguato, tornato a casa «non puoi descriverlo a chi non c’era, tu stesso fai fatica a ricordarlo perché non ha senso. E fingere che qualcuno potesse vivere e combattere in quella merda per mesi senza impazzire, be’, è […]

continua »