Riccardo Caporossi
Un intervento tra arte e società

Teatro di guerra

Riccardo Caporossi, uno degli ultimi maestri dell'avanguardia teatrale italiana, riflette sull'arte e la guerra. Da Gerusalemme a Gaza. La disperazione di un abbraccio

Sono nato nell’anno in cui è stato costituito lo Stato di Israele. Sono stato ad Amman (Giordania) per replicare in un Teatro uno spettacolo realizzato a Roma con ragazzi sordo-muti, nell’ambito di un Convegno internazionale dedicato alla loro disabilità. In quella occasione ho visitato, nella periferia della città di Amman, insediamenti abitativi in cui vivono […]

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Paolo Petroni
Al teatro Arcobaleno di Roma

Kraus e l’orrore

Il regista Gianni Leonetti riporta in scena - trent'anni dopo Ronconi - il testo-monstre di Karl Kraus, "Gli ultimi giorni dell'umanità": un apologo terribile sugli orrori della guerra

A oltre trenta anni dallo spettacolo-kolossal di Luca Ronconi nei capannoni torinesi del Lingotto, ecco che un altro regista, Gianni Leonetti, con alle spalle un interesse per il cosiddetto teatro dell’assurdo, coglie la sfida e si misura con lo strabordante Gli ultimi giorni dell’umanità del viennese Karl Kraus (1964-1936) facendone una mini edizione (che si […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il mistero di Herbert

Invocazione a una “entità” superiore, la chiama “Natura” il poeta metafisico inglese riscoperto da Eliot… La sua identità però resta celata, ma certo, chiunque sia, è capace di rigenerare, conquistare roccaforti, levigare i cuori induriti…

George Herbert, nato nel 1593, morto a quarant’anni, età non così prematura e sconvolgente a quei tempi e in quel paese, è uno dei poeti metafisici inglesi riscoperti da Eliot. Davvero notevole l’invocazione a un essere la cui identità ci sfugge, ma permeato di amore, capace di domare il cuore del poeta, essendo capace di […]

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Giuliano Capecelatro
Una voce fuori dal coro

C’è davvero domani?

Qualche considerazione (non necessariamente positiva) sul film del momento, la "favola vera" di Paola Cortellesi dedicata alla violenza dei maschi sulle donne. Forse, il tema è stato solo enunciato...

Quasi non si parla d’altro. Nelle cronache cinematografiche. Nelle chiacchiere estemporanee. Nel diuturno dibattito pubblico sui social. Commenti lusinghieri. Salve di applausi. Evviva tonitruanti. Code davanti ai cinema. C’è ancora domani, opera prima di Paola Cortellesi in veste di regista, tiene banco e scala la classifica degli incassi. Al momento dovrebbe essere al secondo posto. […]

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Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

La tragedia di Lubo

“Lubo”, il nuovo film di Giorgio Diritti, racconta la storia terribile di un padre discriminato per ragioni etniche nella “civilissima" Svizzera al tempo della Seconda guerra mondiale

Cosa resta a un uomo quando gli tolgono tutto? Resta la dignità della sua vita, disperata, disarmata, impotente, ma che non prevede la resa. Ho letto questo negli occhi smarriti di Franz Rogowski, protagonista assoluto del nuovo film di Giorgio Diritti, Lubo, una pagina di storia vera e crudele nella “civilissima” Svizzera raccontata dal regista […]

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Pasquale Di Palmo
I deliri del bibliofilo

Una storia ingarbugliata

La vicenda editoriale de “La cognizione del dolore” di Carlo Emilio Gadda. Dal rarissimo pre-print nel marzo del 1963, in una tiratura fuori commercio di 100 copie non numerate presso Einaudi nel marzo del 1963, alle successive edizioni

Molto complessa e articolata è la vicenda sottesa alla pubblicazione del romanzo La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda. Lo scrittore ne iniziò la stesura nel 1938, circa un biennio dopo la scomparsa della madre, protraendola fino al 1941. Apparve in sette puntate, in quello stesso arco di tempo, su «Letteratura», la rivista fiorentina […]

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Gabriella Palli Baroni
Lucilla Albano “Il cinema e l’oggetto perduto”

La totalità che non c’è

Indagine competente e poetica di una serie di film melodrammatici prediletti dall’autrice. Secondo l’universale assunto psicoanalitico e artistico per cui l’oggetto perduto in cui si identifica lo spettatore (il soggetto), suscita sentimenti di perdita e nostalgia. Da Elia Kazan a Almodóvar

Il piacere che confessa l’autrice, Lucilla Albano, nell’aver composto il suo Il cinema e l’oggetto perduto (Marsilio, Venezia 2023) anticipa lo stesso piacere che la lettrice prova nel percorrere con lei il tema psicoanalitico e artistico dell’oggetto perduto. Tema questo quanto mai suggestivo comparato com’è col desiderio, con le “parole perdute” di Scott Fitzgerald («Ma […]

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Marco Vitale
“Alburno” di Fernando Marchiori

Tra terra e mare

Il viaggio lagunare del poeta nell'orizzonte mobile di barene e velme, emerse o sommerse secondo le maree, si fa narrazione fantastica in versi. E il paesaggio vissuto e necessario diventa scrittura dello sguardo. Sullo sfondo l’infanzia e le “montagne rosse” di Marghera

«Questa è la Laguna, questa non è la Laguna, questo è l’enigma della Laguna, questa è la chiarezza evidentissima della Laguna». Si potrebbe partire forse da questo chiasmo di Andrea Zanzotto (ora tra le prose di Luoghi e paesaggi, Bompiani 2013), per provare a delimitare, fin quanto è possibile, l’orizzonte mobilissimo in cui si muove […]

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Baldo Meo
A proposito di "Primitivo americano"

La poesia dei sensi

Escono finalmente tradotti in italiano da Paola Loreto, i versi della poetessa americana Mary Oliver. Nelle sue liriche la ricerca di un nuovo spirito dionisiaco

Più di una volta, leggendo Primitivo americano (Einaudi, 2023, pagg. 180) – primo libro tradotto in italiano di Mary Oliver, poetessa statunitense, scomparsa pochi anni fa, molto amata in patria, ammirata, letta, pluripremiata – mi è tornata in mente una poesia di Dylan Thomas: La forza che attraverso lo stelo sospinge il fiore: “La forza […]

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Giuliano Capecelatro
A proposito de “La storia da dentro”

Il congedo di Martin

L'ultimo romanzo di Martin Amis è una "autobiografia romanzata" nella quale si discute molto di libri, di letteratura e di vita. Quasi un congedo consapevole, quasi per togliere peso al mistero della fine

«La vita corre verso la morte a 5000 b/h».  La morte è protagonista. Ubiqua. Immanente. Il battito cardiaco, pulsante espressione vitale misurata sull’ora (b/h), è la campana che suona per annunciare la fine. Con piglio guascone, Martin Amis, celebrato e premiato romanziere inglese, la introduce nel Preludio della sua ultima e definitiva opera (La storia […]

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