Orio Caldiron
Un saggio sul grande regista

L’occhio di Lattuada

Esce un libro che rievoca "Venga a prendere il caffè da noi", grande film di Alberto Lattuada con Ugo Tognazzi che prendeva di mira senza moralismi i vizi dell'Italia anni Sessanta. Ne anticipiamo la prefazione

«Lo spettacolo della vita è enorme, e ognuno porta su di sé dei segni accumulati, perfezionati in tanti anni, ciascuno è un concentrato di cose, e ha manie che ha portato al massimo dell’espressione. Nessun sceneggiatore può vivere tante vite, bisogna rubare nelle vite degli altri. Per me la galleria dei quadri di vita è […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Un filosofo al cinema

L’aporia di Woody

"Irrational man" di Woody Allen è una (meritoria) opera contro la filosofia corrente. Un film dove la logica dell'ingenuo-uomo-comune scardina la "morale" autoreferenziale dei filosofi

Irrational man: anche solo il titolo del film è già geniale. Una sintesi mirabile dell’intera Filosofia nelle sue tesi ed antitesi. Ma l’intero film è l’opera di un genio. E non solo per la profondità della cultura: ampie letture, profondamente meditate, e non solo filosofiche (da Delitto e Castigo, a I Miserabili, oltre che Kant, […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
Un bell'esordio poetico

La formula della vita

Con la raccolta “Come fosse giovedì", il poeta toscano Michele Paoletti va alla ricerca di un sistema esatto, una formula che sappia rendere compiuta la nostra presenza tra i fatti e le cose

È possibile pensare che esista una logica che tiene in piedi il mondo, una geometria che sappia spiegare le relazioni, i piccoli e i grandi eventi che contraddistinguono un’esistenza. Forse a sostenere le nostre vite è un sistema di linee che suggerisce infine un disegno preciso, che inserisce le immagini, anche quelle più caotiche, in […]

continua »
Simona Negrelli
All'Auditorium dell’Università della Calabria

Due Servillo in canto

La nuova stagione del teatro di Cosenza parte con un bello spettacolo musicale di Toni e Peppe Servillo: poesia per Napoli, da Eduardo fino a Mimmo Borrelli

La nuova stagione del Teatro Auditorium dell’Università della Calabria sceglie di andare “Oltre la scena”. Un titolo e una dichiarazione programmatica insieme, sia perché il teatro interagisce con musica, letteratura, cinema e arti figurative, sia perché il cartellone comprende, insieme alle performance vere e proprie, anche laboratori, seminari e mostre. Si parte domani, martedì 19 […]

continua »
Alberto Fraccacreta
L’elzeviro secco

Cafardo style

Piccolo prontuario di un modo di essere privo di qualsivoglia senso estetico, bellezza, eleganza e grazia. Ma a ogni popolo (e individuo) la sua cafarderia, dal texano con l’anellone al mignolo, a Gogol', ai Centurioni romani, all'uomo di Neanderthal...

Il cafard, dal francese “scarafaggio”, è l’umore malinconico, uno spiacevole senso di disagio. Cioran ne parla approfonditamente nei suoi saggi e persino dei quaderni; è un leitmotiv della sua prosa caustica. Il cafardo corrisponde invece più comunemente a quel tipo umano corredato di vistose intemperanze nell’essere e nel vestire, che provocano un certo nocumento in […]

continua »
Lidia Lombardi
La Domenica: itinerari per un giorno di festa

Il cucuzzolo del Lazio

Viaggio a Cervara, il più alto Comune della nostra provincia, alfa del Parco dei Monti Simbruini che si contende il primato con l’omega Filettino. Uno skyline da libro delle fate, una località che con le sue praterie, le baite, il silenzio, ispira il Maestro Morricone

Settanta chilometri da Roma, un’ora di viaggio. E trovi aria, alberi, panorami da Grande Nord. Cervara è il più alto Comune della nostra provincia. Vanta 1053 metri sul livello del mare, che diventano 1.450 nella frazione-prateria di Campaegli. Per soli dieci metri non è la sede civica del Lazio più vicina al cielo. Le ha […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Dietro il muro sottile

Versi da “Visione e preghiera”, prodigio di Dylan Thomas, poeta assoluto, di passione e compassione, vertigine e buio, brivido metafisico e primordiale. Una forza, la sua, che va oltre l'emblematica fama ispiratrice del movimento Beat

Dylan Thomas, gallese, è uno dei maggiori poeti del Novecento: ottenne subito fama, giovanissimo, cosa rara in questo campo. I suoi versi divennero un modello esistenziale anche per il movimento Beat, al punto che un giovane e talentuoso musicista e autore americano, l’ebreo Robert Zinnermann, scelse come nome d’arte, oltre al suo diminutivo, Bob (bel […]

continua »
Valentina Fortichiari
Un bel saggio di Leonardo Caffo

Ritorno a Walden

Riconquistare il nostro futuro riappropriandosi dell'azione, attraverso l'esercizio della libertà e un rinnovato desiderio di avvenire e di bontà… “Il bosco interiore” è un ispirato e intelligente manuale di sopravvivenza sulle orme di Henry D. Thoreau

Se le cose intorno a noi non cambiano, è possibile cambiare noi stessi?
Se lo chiedeva Henry D. Thoreau (1817-1862), pensatore, seguace del movimento trascendentalista fondato da Emerson. Di sé egli stesso diede il miglior ritratto: «Maestro di scuola, ripetitore, agrimensore, giardiniere, contadino, pittore (voglio dire di case), falegname, muratore, operaio pagato alla giornata, fabbricante di […]

continua »
Marco Fiorletta
Due libri che fanno discutere

Un’altra Resistenza

Alla riscoperta di Alfredo Pizzoni, quello strano “banchiere” che guidò il Cnl dell'Alta Italia e finì nel dimenticatoio perché non aderì ai due partiti egemoni del Dopo Guerra

Iniziare a leggere un libro sulla Resistenza sapendo che l’autore è un sostenitore della teoria che ci fu quasi una appropriazione indebita da parte della sinistra, comunisti e socialisti, della lotta di liberazione è dura. Parlo del libro di Tommaso Piffer Il banchiere della resistenza, Mondadori 2005 fuori catalogo ma ancora reperibile con un po’ […]

continua »
Valentina Mezzacappa
L'attore appena scomparso

Trasversale Rickman

Ricordo (appassionato) di Alan Rickman un grande interprete che non ha avuto paura di attraversare i generi. Proprio a Hollywood, dove la fedeltà al proprio cliché è legge

14 Gennaio 2016. Ci lascia, all’età di sessantanove anni, un gigante della recitazione, il britannico Alan Rickman… Un attimo. No, così non va bene… Questo incipit è da scartare. Non si può affrontare la vicenda con un articolo freddo e accademico. Una scelta del genere rappresenterebbe un imperdonabile torto nei confronti di quella forma d’arte […]

continua »