Lucilla Albano “Il cinema e l’oggetto perduto”
Indagine competente e poetica di una serie di film melodrammatici prediletti dall’autrice. Secondo l’assunto psicoanalitico e artistico per cui l’oggetto perduto in cui si identifica lo spettatore (il soggetto), suscita sentimenti di perdita e nostalgia. Da Elia Kazan a Almodóvar
Il piacere che confessa l’autrice, Lucilla Albano, nell’aver composto il suo Il cinema e l’oggetto perduto (Marsilio, Venezia 2023) anticipa lo stesso piacere che la lettrice prova nel percorrere con lei il tema psicoanalitico e artistico dell’oggetto perduto. Tema questo quanto mai suggestivo comparato com’è col desiderio, con le “parole perdute” di Scott Fitzgerald («Ma […]
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Su "Il sorriso di chi ha vinto"
Il nuovo romanzo di Paolo Restuccia è quasi un sequel del precedente con ancora il personaggio di GReta Scacchi protagonista. Un noir ambiguo, ambientato in una Roma spietata e sprezzante
Tra gli argomenti invocati a volte dai lettori nel lodare e consigliare i libri c’è la lettura insaziabile, divorante, veloce: come pregio, come marchio di valore per antonomasia, come qualità di scrittura – tutto questo non solo non difetta a Il sorriso di chi ha vinto, nuovo romanzo pubblicato da Paolo Restuccia con Arkadia nella […]
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I deliri del bibliofilo
Con “Poesie a Casarsa”, esordio del 1942, il mondo poetico di Pasolini s’introduce negli annali della letteratura dialettale, quasi disarmato, all’insegna della provocazione. 48 pagine in-8°, rappresentano uno dei capitoli basilari nella vicenda umana e bibliografica del poeta friulano
«Scrittore dell’imperfezione» viene definito Pier Paolo Pasolini da Walter Siti, sulla falsariga dell’urgenza di un dettato che alterna momenti altissimi e quanto mai suggestivi ad altri meno risolti e proposti quasi allo stato di abbozzi, in particolare nell’ultimo periodo di vita, come se l’autore avesse la consapevolezza che l’opera, qualsiasi opera, non può che misurarsi […]
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Un autore da riscoprire
Ritratto di Dario Bellezza, poeta che cercava di raccontare il mondo con le armi dell’estetismo. Quello che, per natura, contraddistingueva la sua condizione di artista e intellettuale. Sulla scia di Oscar Wilde
Nei diari di Kafka è presente un passo emblematico nella sua semplicità che, parafrasandolo, recita più o meno in questo modo: Serata desolata in famiglia. Mia sorella ha scoperto di essere incinta e piange, mio cognato pensa al lavoro in fabbrica, mio padre è infelice, mia madre la più infelice di tutti, e io con […]
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Cartolina dall'America
Gradimento personale basso ma ottimi risultati alle elezioni: davvero il presidente Biden deve cambiare strategia? Oppure è solo un problema di empatia e comunicazione?
A quasi un anno dalle presidenziali americane tutti si domandano se Joe Biden ce la farà a conquistare il secondo mandato. Eh sì, perché se gli exit poll lo danno in calo esponenziale (appena il 38% della popolazione adulta approva in generale la sua performance), le elezioni della settimana scorsa in Kentucky, Virginia, Ohio (un […]
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Alla Galleria Blocco 13 di Roma
La casa della zia, la memoria propria e quella familiare, il tempo che sconvolge l'una e l'altra: sono gli ingredienti della mostra di Sara Ciuffetta, intitolata proprio alla "Zia"
La più grande sfida dell’arte, da sempre, è stata quella di scolpire o dipingere o, comunque, rappresentante il tempo. Come si fa a bloccare nel marmo o sulla tela o dove vi pare lo scorrere dell’esistenza delle persone e delle cose? Ognuno, per millenni, ha risposto a proprio modo e così, a proprio modo, risponde […]
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Periscopio (globale)
Tornano in libreria due opere di Blaise Cendrars. Rappresentano l'occasione per rileggere uno scrittore che ha affrontato con sarcasmo la tragedia della guerra: un insegnamento che oggi purtroppo è tornato utile
Per i tipi di Marietti 1820 sono stati ripubblicati da poco due testi fondamentali di Blaise Cendrars, Ho ucciso e Ho sanguinato, nella stessa traduzione di Francesco Pilastro e con la medesima nota esplicativa di Paolo Rumiz già apparse otto anni fa per le edizioni Nonostante. La speranza è che il libro possa ora godere […]
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Un intervento tra arte e società
Riccardo Caporossi, uno degli ultimi maestri dell'avanguardia teatrale italiana, riflette sull'arte e la guerra. Da Gerusalemme a Gaza. La disperazione di un abbraccio
Sono nato nell’anno in cui è stato costituito lo Stato di Israele. Sono stato ad Amman (Giordania) per replicare in un Teatro uno spettacolo realizzato a Roma con ragazzi sordo-muti, nell’ambito di un Convegno internazionale dedicato alla loro disabilità. In quella occasione ho visitato, nella periferia della città di Amman, insediamenti abitativi in cui vivono […]
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Al teatro Arcobaleno di Roma
Il regista Gianni Leonetti riporta in scena - trent'anni dopo Ronconi - il testo-monstre di Karl Kraus, "Gli ultimi giorni dell'umanità": un apologo terribile sugli orrori della guerra
A oltre trenta anni dallo spettacolo-kolossal di Luca Ronconi nei capannoni torinesi del Lingotto, ecco che un altro regista, Gianni Leonetti, con alle spalle un interesse per il cosiddetto teatro dell’assurdo, coglie la sfida e si misura con lo strabordante Gli ultimi giorni dell’umanità del viennese Karl Kraus (1964-1936) facendone una mini edizione (che si […]
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Every beat of my heart
Invocazione a una “entità” superiore, la chiama “Natura” il poeta metafisico inglese riscoperto da Eliot… La sua identità però resta celata, ma certo, chiunque sia, è capace di rigenerare, conquistare roccaforti, levigare i cuori induriti…
George Herbert, nato nel 1593, morto a quarant’anni, età non così prematura e sconvolgente a quei tempi e in quel paese, è uno dei poeti metafisici inglesi riscoperti da Eliot. Davvero notevole l’invocazione a un essere la cui identità ci sfugge, ma permeato di amore, capace di domare il cuore del poeta, essendo capace di […]
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