Nicola Fano
Visto al Carignano di Torino

Shakespeare d’Abruzzo

Leo Muscato ha messo in scena “Come vi piace” di Shakespeare come una parodia bucolica in chiave televisiva, tra pecore e figli dei fiori. Ormai nel nostro teatro trionfa il "modello-Timi": l'importante è "farlo strano"

Ho visto al Teatro Carignano di Torino Come vi piace di Shakespeare nella versione pop diretta da Leo Muscato e ho pensato a un altro spettacolo che avevo visto in quel teatro alcune ere geologiche fa: I figli di Jorio diretto da Ugo Gregoretti. Che c’entra? Piano: ci arriveremo. È una questione di relazione tra […]

continua »
Fabrizio Coscia
Un delizioso libro della Italosvevo

Contro la ‘proustatite”

Marco Rossari analizza il male di leggere, dal flagello di Céline alla sindrome di Salinger giù giù fino al tic di Baricco. Un catalogo comico dei vezzi di chi scrive a orecchio

La letteratura, si sa, è una malattia che si contrae nell’infanzia: il suo primo sintomo è la lettura, poi, il più delle volte, se non curato adeguatamente, il malessere prende piede con un desiderio di leggere sempre di più e infine degenera con un’insana voglia di provare a scrivere. A quel punto, nulla potrà più […]

continua »
Gloria Piccioni
Betocchi a trent’anni dalla morte

La poesia è carità

Per Carlo Betocchi esser poeti «è dimenticare se stessi per l'altro da sé, che è diverso da noi e che stringe insieme tutte le cose in un comune amore». Così in un’intervista del 1982 che riproponiamo in memoriam, mentre il Gabinetto Vieusseux di Firenze gli dedica domani un incontro

Era il 1982. Ero una giovane aspirante giornalista, non ancora praticante. Ebbi la fortunata occasione di curare per le gloriose pagine settimanali della Cultura del “Il Tempo” dirette da Antonio Altomonte (pagine che molto contribuirono a sdoganare in quegli anni il quotidiano romano da un troppo insistito retaggio di destra), una rubrica che si intitolava […]

continua »
Nicola Fano
L'album del celebre compositore

Tempo di sentire

Il nuovo cd di Germano Mazzocchetti si intitola "Asap", ossia "as soon as possibile": un omaggio alla fretta, quello spazio ristretto e sospeso nel quale è ancora possibile sognare e godere

Come si racconta, in musica, l’accumulo di esperienze che velocemente, troppo velocemente, va incontro a un’impasse, a una stasi in cui ci si chiede solo: «perché»? Potrebbe essere il romanzo di un uomo che svolta verso la consapevolezza, quella per la quale si ritiene di avere a disposizione più risposte che domande. Sì. ma in […]

continua »
Danilo Maestosi
Una bella mostra al Palaexpo di Roma

L’attimo fotografato

L'occhio vigile di Gianni Berengo Gardin racconta le trasformazioni di un'Italia in bianco e nero ricca soprattutto di sfumature di grigio. Dal passato al futuro, attraverso scatti di un intellettuale senza maschere

Vera fotografia. Su tutte le stampe dell’archivio che custodisce le immagini scattate in oltre sessant’anni di carriera Gianni Berengo Gardin ha voluto imprimere con un timbro questa dicitura. E a 86 anni compiuti continua  farlo. Un marchio d’autenticazione che figura anche nei suoi ultimi lavori: quella inquietante sequenza di incubi in bianco e nero con […]

continua »
Lidia Lombardi
La Domenica: itinerari per un giorno di festa

L’Odissea a Sperlonga

Meta turistica estiva in bikini e ciabatte, il borgo laziale è invece “poco pubblicizzato” per il suo tesoro archeologico. Da non perdere perciò la visita al museo dove sono riuniti i resti dei personaggi dell’epopea omerica, scolpiti dai maestri dell’ellenismo per volontà dell’imperatore Tiberio

Andateci adesso, perché il mare ancora freddo schizza la schiuma delle onde sulle antiche pietre ma le ginestre, il fico, il lentisco sono verdi di primavera. Andateci ora, perché i gitanti fissati con la tintarella non bivaccano già sulla sabbia. Andate adesso a Sperlonga, non quella del turismo in bikini e ciabatte ma quella che […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Scavi sull’essere

Una dedica di Alfonso Gatto a Mario Napoli, lo scopritore del Tuffatore di Paestum e di Elea-Velia, in calce a una sua poesia sulla figura del padre. Così si conclude l’omaggio all’archeologo Mario Napoli

Continua la “Napolineide”, permettetemi questa giocosa citazione che certo Francesco Napoli, il critico letterario figlio dell’archeologo, non disdegnerà, e su cui anche il protagonista, da quanto mi risulta, avrebbe sorriso. Napolineide, piccola ma densa epopea incentrata sulla Tomba del Tuffatore, capolavoro di arte del quinto secolo a.C. – e, secondo lo scopritore, Anita Seppilli, Roberto […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Una riflessione sull'essere

Quell’eterno divenire

Nel confronto tra moderno e antico in filosofia, tra Edith Stein e Meister Eckhart, c'è una ridefinizione del rapporto essere-divenire di straordinaria attualità

Non è facile parlare di filosofia moderna in modo che il tema risulti attraente per l’uomo di cultura che non è interessato a questi studi. Ed ancor meno lo è quando si tratta un pensatore moderno che richiama molto da vicino il pensiero antico metafisico-religioso. Eppure proprio quest’ultimo offriva all’uomo ciò che la filosofia moderna […]

continua »
Luca Fortis
Un ricordo personale di Marco Pannella

Il mantra della libertà

Un militante del Partito radicale ricorda gli anni trascorsi al fianco del suo leader che coltivava il culto della diversità, difesa a tutti i costi, senza paura e senza infingimenti. Più che un'esperienza politica, una scuola di vita

Una cosa è certa, la morte di Marco Pannella rappresenta, per me, la fine di un’epoca. Questo non vuol essere un ricordo politico, ma strettamente personale. Iniziai a frequentare il mondo radicale dodici anni fa, quando ero ancora all’università. A forza di dire a un amico radicale che il suo partito avrebbe dovuto fare questo […]

continua »
Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Colpa di Euripide

«Recitare significa raccontare una storia nel modo più diretto possibile. Responsabilizzarmi nell’essere l’unico strumento “sensibile” per tradurre le parole scritte»: Silvio Laviano

Nome e cognome: Silvio (Fabio) Laviano. Professione: Attore o l’essere imperfetto che tra le imperfezioni non può non esistere. Età: 36 anni e ½. Da bambino sognavi di fare l’attore? No! Sognavo di fare l’architetto, disegnavo costantemente, poi è stata colpa di mio padre che mi portava sempre a teatro e del liceo classico e […]

continua »