Nicola Fano
Visto al teatro dell'Orologio di Roma

Un anti-Natale

«Porcomondo” di Francesca Macrì e Andrea Trapani è un apologo inquietante sull'Occidente precipitato nel vuoto, la notte di Natale... Un incubo del quale siamo tutti protagonisti

Una coppia normalmente alienata, la notte di Natale, mentre fuori nevica. Sono i protagonisti senza nome di Porcomondo, spettacolo di Biancofango (Francesca Macrì e Andrea Trapani) da anni in giro per l’Italia e ora a Roma, al Teatro dell’Orologio per una settimana di repliche. Uno spettacolo di forte impatto emotivo per via della inquietante, lineare […]

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Angela Di Maso
Ritratto d'artista

La parola sovversiva

Rosario Palazzolo: «Davvero non so che cosa voglia dire "ispirazione", secondo me è un’invenzione degli inetti, dei pigri, dei ricercatori di attenuanti. Il rapporto scena-parola è invertito, sovversivo, certamente estenuante»

Nome e cognome: Rosario Palazzolo. Professione: Scrittore, anche regista, attore solo quando non posso farne a meno. Età: 44. Quando nasce la tua passione per la drammaturgia e quando hai deciso di farne un mestiere?  Non saprei di preciso, ho una memoria terribile e in più evito di creare cronologie perché finisco sempre per costruire […]

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Lidia Lombardi
Viaggio nella Grande Mela

Il gelato di NY

I post-it pro o contro Trump, gli alberi di Natale, gli homeless e il lusso sfrenato: New York non cambia mai. Neanche dopo l'ubriacatura per l'elezione del nuovo Paperone

Chissà se ci capiterà di vedere un altro Thanksgiving Day come il primo di Trump eletto presidente Usa. New York è una bolgia spasmodica e fosforescente. E se, come ogni anno dal 1961, il Wall Street Journal pubblica lo stesso nostalgico editoriale con lo stesso titolo, “The desolation wilderness” (leggi “Una terra selvaggia e desolata”, […]

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Ilaria Palomba
A proposito del "Muggito di Sarajevo"

Sarajevo grunge

Il nuovo romanzo di Lorenzo Mazzoni mette a confronto culture, rabbie e delusioni nella Sarajevo sconvolta dalla guerra del 1993. Una storia sospesa tra il rock e le bombe

Il muggito di Sarajevo di Lorenzo Mazzoni (Spartaco, 2016, pp. 254, 11 euro) è un romanzo corale, estremo per molti versi, ambientato in una Sarajevo in piena guerra dei Balcani, nel 1993. I protagonisti sono molteplici, in ogni capitolo ne vediamo in azione uno differente, e ciascuno è a suo modo protagonista di una vicenda […]

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Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Sebastiano Aglieco

Se parla il bambino

Scrive in lingua e in dialetto siciliano il poeta di Sortino. Un “dialetto sorgivo” che recupera la dimensione dell’infanzia, e riesumato dopo la morte della madre. Del resto l’infanzia è per l’autore, che è maestro elementare, un punto di osservazione privilegiato per la sua poetica

Sebastiano Aglieco, nato a Sortino, in provincia di Siracusa, ma operante in Lombardia, si esprime sia in lingua sia in dialetto siciliano e ha al suo attivo varie raccolte poetiche: Giornata (2003), Dolore della casa (2006) e Nella storia (2009). L’ultima sua densa silloge si intitolata Compitu re vivi (136 pagine, 17 euro) ed è […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Magica soglia

Il mutamento eterno e quotidiano della realtà dalla luce al buio: la sera. Quel passaggio è cantato con la prodigiosa sapienza del poeta dal supremo Ugo Foscolo in un gioiello insuperabile. Eccolo…

Gli incanti del buio: dal rapimento notturno, da quella condizione di interruzione del tempo e di irruzione del sogno, ha origine una costola della letteratura universale. Il buio è come il mare, come il viaggio, come il sole, come il cielo: i grandi scenari che, pur pieni di bellezza e senso, e anzi forse proprio […]

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Valentina Fortichiari
Due libri dedicati alla Cherchi

A proposito di Grazia

Ricordo della “zarina”, la grande editor recentemente celebrata da un convegno a Milano. Con quel suo «certo modo di stare al mondo» esercitava un «potere affettuoso» su autori e amici per cui era un punto di riferimento indispensabile. In anni in cui l’editoria non era un’industria ma ancora una grande famiglia…

Sono trascorsi già 21 anni da quando Grazia Cherchi ci ha lasciati, anni che paiono una eternità. «Con chi parleremo adesso?», si domandava commosso, disorientato, Giovanni Giudici il 23 agosto 1995, durante l’orazione funebre. «Sentiamo Grazia» era sempre stata la soluzione sulle bocche di tutti, la panacea per ogni perplessità. Lo penso tuttora io stessa, […]

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Loretto Rafanelli
Ancora su “Ungaretti e il Porto Sepolto”

Dal latte di Bahita

Da Alessandria d'Egitto al Carso... A chiusura dell’anno del centenario della prima raccolta del grande poeta, incontro a Pistoia sul libro di Leone Piccioni pubblicato da Succedeoggi. E sulle ultime opere del critico dedicate al suo Maestro Ungà e al '900 di cui è uno dei più attenti testimoni

Leone Piccioni ritorna instancabile e pieno di entusiasmo, al suo meraviglioso compagno di viaggio, seduto accanto a lui in un dialogo continuo, in un itinerario senza tempo e confini, fedele a colui che è la stella polare della poesia italiana, Giuseppe Ungaretti. Lo fa col garbo, l’intelligenza critica, il gusto del racconto, la conoscenza della […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Il lunedì di Fondane

Finalmente l'Italia riscopre Benjamin Fondane, il filosofo rumeno naturalizzato in Francia che a inizio novecento contestò «la domenica della Storia» di marca hegeliana lanciando il «lunedì essenziale» in cui l’individuo riprende in mano il proprio destino

Sembra finalmente risvegliare un certo interesse anche in Italia la parabola esistenziale e l’opera visionaria di un autore fin qui noto solo a pochi specialisti: L’editore Nino Aragno ha da poco pubblicato La coscienza infelice, un testo di filosofia che ha compiuto ottant’anni ma non li dimostra affatto. L’autore è Benjamin Fondane, filosofo, critico e […]

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Danilo Maestosi
Visto a Roma, negli spazi della Solco

Nel labirinto del lavoro

Va in scena “La moda dei suicidi”, uno spettacolo di Marco Avarello e Linda Di Pietro dedicato a vicenda reale e terribile: i 58 suicidi maturati, non casualmente, in un'azienda in ristrutturazione...

Una doppia fortuna aver assistito allo spettacolo La moda dei suicidi, raggiunto da un passa parola che sta compensando l’assenza di pubblicità. Perché non conoscevo o avevo rimosso la «storia vera», che il testo scritto per l’occasione da Marco Avarello evoca e ripercorre. È una impressionante catena di «morti sul lavoro», innescata da una crisi […]

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