Sergio Buttiglieri
Al Teatro Carlo Felice di Genova

Vaudeville Nino Rota

Damiano Michieletto ha messo in scena una versione senza tempo del "Cappello di Paglia di Firenze" di Nino Rota. Uno spettacolo segnato da un ritmo scenico travolgente e dalla "leggerezza" della musica

Il Teatro Carlo Felice di Genova ha appena messo in scena con successo Il Cappello di Paglia di Firenze con le indimenticabili sonorità di Nino Rota e la pregevole regia minimalista di Damiano Michieletto. Questa “Farsa musicale in Quattro atti” debuttò per la prima volte nel 1955 con tante polemiche nei primi 40 anni: i direttori artistici che lo mettevano in […]

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Andrea Carraro
A proposito de "Lo splendore"

Splendore e assoluto

Il romanzo di Pier Paolo Di Mino, primo di un ciclo di sette, affonda le radici nelle grandi narrazioni bibliche e pre-bibliche, senza mai perdere di vista la concretezza del racconto e dei personaggi

Quattro parole quattro su Lo splendore – I. L’infanzia di Hans (Laurana editore) – di Pier Paolo Di Mino, che sta suscitando in giro interesse e attenzione critica, – un libro bello, ma difficile da definire, perché è insieme diverse cose. Proviamoci. È un’opera complessa, stratificata, accessibile a più livelli, – di ispirazione vagamente “modernista”, […]

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Roberto Cavallini
Al Museo dell'Ara Pacis di Roma

Inventare a colori

Una grande mostra rende omaggio a Franco Fontana, il fotografo che ha sempre scelto il colore per trasformare la realtà. Perché la vita è fatta di corpi, di luce e di contrasti

«La fotografia non è ciò che vediamo, è ciò che siamo. La fotografia è il fotografo e io fotografo quello che penso, non quello che vedo. Lo scopo dell’arte è rendere visibile l’invisibile. Quando fotografo un paesaggio è il paesaggio che entra dentro di me, si fa l’autoritratto, così anch’io diventi un ‘paesaggio’, per esprimermi […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Keats: dove risuona la musica delle sfere

È «il poeta dalla grazia leopardiana nella lingua» che può essere percepita e compresa anche da chi la sua lingua non conosce. Perché nei suoi versi – come in questi oggi proposti di “Dolce, dolce il saluto degli occhi” – dimora la musica-parola della Poesia

Keats è incantevole senza creare incanti. Lo è per dono divino e per sua docile e infervorata accettazione di tale dono. È il poeta dell’Usignolo, dell’Ode all’urna greca, il pre-junghiano scopritore del mistero del Sonno, ma è anche il poeta dalla grazia leopardiana nella lingua. Come l’italiano di Leopardi, nei suoi versi, è immediatamente percepito […]

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Sergio Buttiglieri
Al teatro San Carlo di Napoli

Rusalka in piscina

Il regista russo Dmitri Tcherniakov ha proposto una "Rusalka" di Dvorak in chiave moderna e per niente fiabesca: un azzardo riuscito, per uno spettacolo molto emozionante

Grande inizio, quello della stagione lirica 2024/2025 del Teatro San Carlo di Napoli con una sorprendente Rusalka di Antonin Dvorak messa in scena dal bravissimo regista Dmitri Tcherniakov che ha voluto produrre una scossa elettrica a noi spettatori. Ha, con grande maestria, cercato di andare oltre il limite di questa fiaba lirica in tre atti […]

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Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Fuga in Oriente

Il nuovo film di Miguel Gomes, "Grand Tour", è un elogio della finzione cinematografica e racconta la storia di due amanti in fuga per potersi ritrovare

Rangoon, 1917. Un giovane uomo riceve un telegramma dalla sua fidanzata: gli annuncia che è partita da Londra per raggiungerlo e sposarlo. L’uomo, che è un funzionario nella Birmania coloniale britannica, fugge prendendo il primo treno e dopo poco il convoglio deraglia. È l’inizio di Grand Tour, il film di Miguel Gomes miglior regia a […]

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Danilo Maestosi
Due mostre da vedere a Roma

L’arte è una prigione?

Beatrice Cignitti e Marilisa Pizzorno: due artiste diverse ci guidano a una riflessione sull'arte. Sulla chi ci dà la possibilità di “abitarla” e chi la rinchiude in sé stesso

Penso che per un artista, quella che abitualmente chiamiamo forma sia un punto d’arrivo a cui ambire per dare corpo alle proprie intenzioni, riconoscersi e farsi riconoscere, ma anche una prigione. Non troppo diversa dalle tane cui ci costringe tutti il mestiere di vivere. Un rifugio per proteggere la propria fragilità, che un autore in […]

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Paolo Vanacore
A proposito de “Le porte del cielo”

Racconti & ambienti

La nuova raccolta di racconti di Daniela Matronola è un caleidoscopio di storie e di personaggi fatto di ambienti, frammenti e simboli che si rincorrono

Citando uno dei racconti contenuti all’interno della raccolta in cui il protagonista dichiara di voler scrivere un libro che intitolerà “Sono solo paginette” possiamo tranquillamente affermare che Le porte del cielo di Daniela Matronola (Mup, 208 pagine, 16 Euro) è espressione massima di libertà e indipendenza. Intendo libertà nella scrittura, innanzitutto, ma anche libertà nella […]

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Leo Carlesimo
Un racconto "malese"

Affaristi a Kuala Lumpur

«Nei successivi sei mesi, Kurt e Angelo vissero a Kuala Lumpur fianco a fianco. Kurt discuteva coi rappresentanti del sultano, alla ricerca di un accordo sulle quote di partecipazione e la governance della joint venture...»

Kurt Marinelli doveva il nome al ramo materno, tedesco di Amburgo, di un’antica famiglia d’armatori; e il cognome al padre, romagnolo di Cervia. Era un bell’uomo: statura imponente, lineamenti virili di stampo teutonico, zigomi alti, fronte spaziosa sormontata da una capigliatura folta e candida, come incanutiscono a volte i biondi. Sola nota distonica in questo […]

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Paolo Petroni
Al Teatro Vascello di Roma

Cechov a colori

Leonardo Lidi prosegue con "Il giardino dei ciliegi" il suo lavoro su Cechov: l'ammodernamento della realizzazione scenica non compromette il senso di un testo che scarnifica vite e personaggi

Restano nella memoria, per chi come me li ha visti, il Cechov realistico e sentimentale de Il giardino dei ciliegi di Luchino Visconti (1965) e quello tutto bianco e d’atmosfera poetica di Giorgio Strehler (1974) assieme a molti altri, così che la lettura che ne fa ora Leonardo Lidi può essere scioccante, con i suoi […]

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