Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Pellegrinaggio alla “Fabbrica dei sogni”

Per gli 80 anni di Cinecittà, organizzate nel mese di maggio mostre e visite speciali agli studios di attrezzeria scenica, ai teatri di posa, a Cinegarden. Un percorso emozionante nella Mecca del cinema italiano, che riporta nei luoghi del passato ma che descrive una vivace contemporaneità

Se è vero che Roma è stata anche la Hollywood sul Tevere, che la sua storia del Novecento ha contemplato pure la Dolce Vita, che il cinema ha contribuito a segnare il boom del Dopoguerra, bisognerebbe includere tra i posti imprescindibili della Capitale la “fabbrica dei sogni”, ovvero Cinecittà. La quale da qualche anno si […]

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Danilo Maestosi
La mostra a Villa Medici

Lettera a Yoko Ono

Roma rende omaggio a Yoko Ono esponendo una serie di opere degli anni Sessanta dedicate alla libertà, all'ansia e alla libertà dall'ansia. L'occasione giusta per fare i conti con una memoria sbagliata...

Cara Yoko Ono, voglio chiederti scusa. Perdono per averti disprezzato come molti altri della mia generazione. Averti accusato di ogni infamia, convinto che la tua turbolenta storia con John Lennon avesse accelerato lo scioglimento dei Beatles, portandoci via un sogno. Precipitando lui e noi verso l’inesorabile fine dell’adolescenza. Un destino che era già in agguato per […]

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Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Sulla montagna sacra

Alla vigilia del centesimo Giro d’Italia, al via domani, memorie della mitica tappa del giugno 1953 sullo Stelvio. Quando imprevedibilmente Coppi l’Airone strappò la vittoria della corsa e la maglia rosa allo svizzero Hugo Koblet. Fu il suo quinto e ultimo trionfo. Un pezzo di storia del ciclismo e di un paese…

Giro d’Italia, edizione numero 100. Non poteva mancare uno dei “santuari” della corsa ciclistica: lo Stelvio, il passo più alto, 2758 metri, la Cima Coppi, un serpentone di tornanti, sono 48, che hanno fatto la storia della manifestazione. Come altri luoghi “sacri”: il Pordoi, le Tre Cime di Lavaredo, il Gavia, il Colle dell’Agnello, il […]

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Silvio Perrella
Anticipiamo un libro pubblicato da Gaffi

Metodo Pampaloni

«Io faccio un po’ come faceva Croce e lo dico naturalmente con tutte le distanze da mantenere»: ritratto di Geno Pampaloni in uno degli "Insperati incontri" che Silvio Perrella racconta nel suo nuovo libro

C’è chi definisce le sue recensioni «il giudizio raccontato». Lui, Geno Pampaloni, con l’abituale «impasto di orgoglio e umiltà», dice di essere un recensore privilegiato: «Intanto vivo a Firenze, e quindi decentrato rispetto al potere editoriale, e poi non sono legato e nessuna casa editrice». Ma queste sono ragioni che naturalmente non spiegano la sua […]

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Valentina Fortichiari
In mostra la collaborazione tra i due autori

Zavattini & Strand, l’arte dello sguardo

Il fotografo americano e lo scrittore di Luzzara condivisero l’occhio infallibile per l'essenziale, ascoltando il paesaggio, l'umanità e le ragioni del cuore. Un modo di procedere diverso, sotteso all’immagine l’uno e alla parola l’altro, ma un incontro fatidico culminato nel libro “Il paese”

Si inaugura domani a Reggio Emilia la dodicesima edizione del festival di Fotografia Europea (a cura della Fondazione Palazzo Magnani). Tra le mostre previste nel programma, Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità dedicata al libro su Luzzara (paese natale di Zavattini) e i suoi abitanti, nato dalla collaborazione tra il […]

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Angela Di Maso
Ritratto d'artista

Vendere ombre

Elena Arvigo: «Che cosa sono? Attrice è poco, artista è troppo. Preferisco la definizione che diede Eugenio Barba, "Siamo venditori di ombre”. E comunque un sogno può essere raggiunto per contrasti. Lo trovo più divertente»

Nome e cognome: Elena Arvigo. Professione: Attrice. (Mi sento spesso un salmone però!)! Vorrei anche dire che la parola “attrice” mi sembra sempre sbagliata e “artista” mi sembra sempre “troppo”. Nella prefazione di un bellissimo libro, “La struttura dei corpi sottili” di Kassim Bayatly, Eugenio Barba dice “vendiamo ombre“. Ecco, questa mi sembra la definizione […]

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Luigi Gallo
Tra scienza, storia e società

Scrivere il genoma?

Sono solo dieci anni che si interviene scientificamente sul genoma pensando di "costruire" in laboratorio pezzi di ricambio per l'essere perfetto: una realtà, una illusione o un incubo?

Un acronimo che esala dalla calda vampa delle Human Biotechonology e dall’operoso ingegno dei genetisti è HGM ossia Human Genetic Modification. È solo un decennio che abbiamo letto il genoma umano e già si parla di “genome editing”: riscrivere il genoma umano senza neanche conoscere le regole costruttive del genoma e i sistemi di collaudo, […]

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Domenico Calcaterra
Un racconto "intimo"

Morte, passione, resurrezione

«La notte, pretendeva sempre di tenere a portata di mano, sul comodino o sul letto stesso, una piccola torcia: per controllare, al buio, l’ora; ché il tempo – diceva –, per lui, non s’inceppasse»

«E per quanto amare, dolorose, angoscianti siano le cose di cui si scrive, lo scrivere è sempre gioia, sempre “stato di grazia”. O si è cattivi scrittori» (Leonardo Sciascia) “Non conosciamo veramente nulla, di questo mondo; non siamo al mondo” – per tutto il tempo (compresso) della malattia di mio padre fino al giorno in […]

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Raffaella Resch
Maresca e Carluccio in mostra a Milano

Tra futuro e preistoria

Da una riflessione sulla linea di continuità con i nostri antenati del Paleolitico è nato “Rock Art. Le ombre della caverna”, un evento tra arte e poesia in cui le tele di Teresa Maresca, l’installazione di Gianni Carluccio, i versi di Cucchi e di Mussapi ci riconnettono con un'altra dimensione

L’arte sulle tracce della preistoria è il tema di Rock Art. Le ombre della caverna, dal 4 maggio al Teatro Ciro Menotti di Milano, una mostra che racconta dell’origine della nostra percezione estetica, ricostruendo in un allestimento del foyer un luogo, una caverna del Pleistocene, dove l’esperienza della visione implicherà i nostri sensi in maniera […]

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Ella Baffoni
Tra politica e giornalismo

Mondo Parlato

Ironico e pragmatico, sembrava cinico, Valentino Parlato, ma il suo era uno schermo di parole, magari per difendersi dalla pena e dal dolore: un ricordo personale

Ho continuato a incontrare Valentino Parlato anche quando le nostre strade si sono divise da quelle del manifesto, la mia prima, la sua – e più dolorosamente – poi. In piazza ci vedevamo spesso, la manifestazione contro la riforma della scuola l’abbiamo fatta a braccetto. O ai convegni politici. Ogni tanto in autobus, o al […]

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