Catalogo del Novecento
«Il grande Gatsby» di Francia Scott Fitzgerald è un capolavoro dedicato al fascino perverso del lusso: un tema che ha accompagnato tutto il secolo, trasformando un'illusione in una dannazione
Francis Scott Fitzgerald rispetto a Jack London (clicca qui per leggere l’articolo su Martin Eden) è esattamente agli antipodi: se quest’ultimo ha ritratto spesso nei suoi romanzi la miseria, la povertà, l’incredibile sforzo e fatica di superare una condizione di disagio e inferiorità sociale, Fitzgerald invece ritrae la decadenza dei ricchi, l’ebrezza maudit della società […]
continua »
Visto al Napoli Teatro Festival Italia
Debutta il nuovo spettacolo di Enzo Moscato, “Raccogliere & Bruciare, ingresso a Spentaluce”: un viaggio negli inferi di Napoli a metà strada tra Spoon River e un Varietà musicale
“Raccogliere & Bruciare, ingresso a Spentaluce” è il nuovo trascendentale e onirico viaggio teatrale di Enzo Moscato, ideato per il Napoli Teatro Festival 2017, ma da anni e anni lavoro sul quale Moscato stava lavorando partendo da un’analisi profondissima e traducendo/tradendo ottanta frammenti scelti accuratamente all’interno dei 263 frames complessivi di cui si compone l’Antologia […]
continua »
A proposito del “Selfie del mondo”
Marco D'Eramo analizza il turismo globale, la sua dipendenza dal mercato del "patrimonio Unesco" e la sua sostanziale perdita di senso. Ma senza domandarsi quali scambi esso produce
Il selfie del mondo, di Marco D’Eramo (Feltrinelli, 256 pagine, 22 euro) è stato presentato a Venezia, città urticata dal turismo di massa, che sta imponendole una rapida trasformazione in parco tematico massivo con la diffusione capillare del bread&breakfast nel centro storico, e l’inondazione delle collanine e delle piadine. La presentazione, moderata da Barbara del […]
continua »
Dal 14 giugno a Villa Pignatelli
Il Napoli Teatro Festival Italia dedica una lunga serie di incontri e reading ai rapporti tra la parola scritta e detta. La rassegna si intitola "Io e tu” ed è curata da Silvio Perrella
Curato da Silvio Perrella, si chiama “Io e tu” l’inedito programma di incontri dedicati alla poesia nell’ambito del Teatro Festival di Napoli. Che, per presentare l’iniziativa scrive: «Io e tu: sono i due pronomi dei poeti. L’io che scava in se stesso, come volesse arrivare al centro della terra. Il tu che si cerca, sporgendosi […]
continua »
Every beat of my heart, la poesia
È tra i maggiori poeti ispanoamericani del nostro tempo. Per lui il compimento del viaggio poetico è nella percezione del respiro cosmico, della visione magica e metamorfica dell’Altrove, dell’Anima dentro…
Santos Lopez, venezuelano nativo dell’Orinoco (1955), organizzatore – in tempi felici per il suo sventurato paese – delle straordinarie “Settimane di Poesia” di Caracas, è a mio parere uno dei maggiori poeti ispanoamericani del nostro tempo. La sua poesia, lucidamente visionaria, liricamente sapienziale, costituisce un caso straordinario: è rarissimo che uno sciamano (come un puro […]
continua »
Una narratrice da seguire
Elogio di Giulia Caminito: con il romanzo “La Grande A” e i racconti di “Guardavamo gli altri ballare il tango” sceglie di raffreddare il disagio, cagliandolo in creature d’angoscia
Giulia Caminito è una spiga. Alta alta, sulle sue “gambette secche” come steli e piena di chicchi preziosi in alto. E se per caso il vento la piega, questa spiga, allora lancia i suoi chicchi, le sue parole, come fossero mitraglia: inanella sinonimi, metafore, accosta suggestioni e immagini. Ti travolge con le sue costellazioni di […]
continua »
Il romanzo di Daniela Mattalia
“La perfezione non è di questo mondo” può essere letto come un racconto fantastico dove sacro e profano eseguono una danza armoniosa. Ma anche come un manuale d’uso per la nostra seconda natura: quella di fantasmi
Quanta vita e quanta letteratura? Dove finisce una e comincia l’altra? C’è davvero un confine? Viviamo tutti, simultaneamente, nelle due, perché esistono i fatti, la realtà effettiva, ma nulla di questa realtà potremmo capire se non la raccontassimo. Per Daniela Mattalia, la letteratura ha un senso solo se è fatta nel nome della vita, e […]
continua »
Incontro con il poeta
Francesco Scarabicchi domani sarà a Urbino a leggere i propri versi: «Mi emoziona il tonfo della neve che cade nel bianco. Allora, quello che assimila lo sguardo e restituisce la parola conduce a una forma estetica»
Il prato bianco di Francesco Scarabicchi – ristampato quest’anno da Einaudi (pp. 131, euro 12) dopo una prima uscita, vent’anni fa, per la piccola ma raffinata casa editrice l’Obliquo – richiama l’ultima passeggiata di Robert Walser nel pomeriggio di Natale del 1956, quando fu trovato nella neve, senza vita, lungo la via che conduce alla […]
continua »
Catalogo del Novecento
Jack London è uno scrittore scarno e cronachistico? Leggete "Martin Eden" e troverete un autore potente, capace di raccontare in anticipo il secolo delle (grandi) depressioni
John Griffith Chaney, conosciuto come Jack London, è l’estremo più estremo della letteratura americana, o quanto meno il primo tra gli estremi. Ebbe una vita alquanto movimentata, dal vagabondaggio giovanile, raccontato nel romanzo-diario La strada, al lavoro sulle navi, fu poi cacciatore di foche, corrispondente di guerra, cacciatore d’oro e avventuriero. Figlio illegittimo, fu allevato […]
continua »
A proposito del "Borghese"
Il critico Franco Moretti analizza la storia della letteratura dal punto di vista del conflitto tra borghesia e proletariato: quando la narrativa diventa uno strumento politico (per capire la società)
D’accordo, forse non sarà stato Renzi in persona, forse è frutto del lavoro dei suoi, ma quando il politico fiorentino, qualche giorno fa, ha sovrapposto la propria immagine a quella del Pupone, e ci ha scritto sotto, «Una generazione di campioni», non stava inventando niente. Lo “stratagemma stilistico” che il toscano metteva in campo nel […]
continua »