Michela Di Renzo
Una storia di madri e figlie

La pelliccia

«Quella sera c’era anche lui al ricevimento di Natale, la pelliccia gli era piaciuta proprio, o meglio gli era piaciuta Anna avvolta in quel cappottino bruno lungo e stretto...»

Anna allungò la mano all’interno dell’armadio. La Primavera era arrivata prima del solito quell’anno e il piumino era troppo pesante, anche di mattina presto, quando usciva di casa per andare al lavoro. Ma la giacca da mezza stagione, che era convinta di aver riposto nell’armadio a fine ottobre, non c’era. Sono la solita sprecisa, pensò, […]

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Danilo Maestosi
Al Museo Bilotti di Roma

Uomini e animali

Manuel Felisi espone grandi immagini di animali e li confronta con la prepotenza degli uomini che aggrediscono la natura. Ma talvolta la denuncia scade in una sorta di gioco pubblicitario

Il colpo d’occhio è la prima carta vincente della personale, in corso fino al 21 aprile nel padiglione dell’Aranciera di villa Borghese a Roma, sede del museo Bilotti, con cui Manuel Felisi, 48 anni, milanese, un ultimo decennio di carriera sulla cresta dell’onda, punta a conquistare la vetta della popolarità e lo scettro da primattore […]

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Gianni Cerasuolo
I cent'anni del giornale

Noi di Via dei Taurini

Viaggio (a ritroso nel tempo) a Via dei Taurini, a Roma, dove aveva sede il quotidiano "l'Unità" ai tempi del Pci: un microcosmo fatto di flipper, pizza e politica. E molta vita vissuta

Via dei Taurini, nel quartiere romano di San Lorenzo, è una linguetta di strada, saranno 150 metri, che da piazza dei Siculi porta a via dei Frentani. In mezzo emerge un’aiuola spartitraffico che non ha mai visto un filo d’erba perché è sempre stata un parcheggio con le automobili a fare da tagliaerba. Le massicce […]

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Paolo Petroni
Al Teatro Argentina di Roma

Poesia dei bassifondi

Massimo Popolizio ripropone "L'albergo dei poveri" di Maksim Gorkij: un classico del realismo trasformato, con una compagnia di ottimi attori, in una favola lirica

L’albergo dei poveri di Maksim Gorkij, conosciuto anche come “Bassifondi” o “Nel fondo” nelle varie versioni teatrali e cinematografiche che si sono succedute, è un dramma dalla scrittura particolare, frutto di quel realismo russo che porta con sé sempre un po’ di lirismo e un valore esistenziale: ”Siamo tutti pellegrini su questa terra… e ho […]

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Gabriella Mecucci
La scoperta

Il Perugino ritrovato!

A Fontignano, nei pressi di Perugia, nella Chiesetta dell’Annunziata sono stati identificati i segni di un affresco di Perugino, Pietro Vannucci: sono i lacerti della “Adorazione dei pastori”, opera staccata nell'Ottocento e finita a Londra

Immagini appena percettibili, lacerti di colore, segni del progetto di affresco. Sopra l’abside di una preziosa chiesetta trecentesca affiora un Perugino mai visto. Vai a Fontignano per visitarne la tomba e scopri l’anima della sua arte. Una facciata di pietra, un portone di legno per raggiungere il luogo dove è sepolto. Entri e sul muro […]

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Filippo La Porta
A proposito de "La ciantona"

La Sicilia di Guardì

Il nuovo romanzo di Michele Guardì è una storia siciliana nella quale realtà e finzione si mescolano. E, come in una commedia pirandelliana, alla fine vince il piacere dello spaesamento

Onestamente – avrò dei pregiudizi – ma un po’ mi sorprende che Michele Guardì abbia scritto un romanzo così giocoso e spericolato (La ciantona, Baldini & Castoldi, 128 pagine, 18 Euro). In che senso? Guardì è autore prolifico di trasmissioni Rai, di quelle che Pippo Baudo e Gramsci definiscono nazional-popolari, da “Unomattina” a “Domenica in”; […]

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Flavio Fusi
Cronache infedeli

Gli «ossessionati dalla libertà»

Che cosa significa la morte di Navalny per noi? Che cosa per la Russia? Che cosa per l'Europa? Per rispondere, bisogna guardare a Kiev. E a tutte quelle vittime "ossessionate dalla libertà"...

Quanto è lontana da casa nostra la colonia penale numero 3 del circondario di Jamalo Nenec? Per farla breve: il gulag siberiano piantato nella steppa gelata proprio sotto il circolo polare artico. Venerdì, quando Alexei Navalny veniva ucciso o forse era già morto o aspettava gli aguzzini, io sedevo fuori di un bar in compagnia […]

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Claudio Pasi
“La volpe dentro” di Eva Taylor

L’interspazio di Eva

La nuova raccolta dell'autrice di lingua madre tedesca che scrive anche in italiano. La sua poesia sembra semplice, a volte giocosa, ma in realtà è attraversata da una pena immedicabile. Con un tema ricorrente, quello della casa, delle proprie radici

«Io vivo con due bocche / e parlo con tre lingue». Così Eva Taylor nella sua prima raccolta poetica in italiano (L’igiene della bocca, l’Obliquo, 2006). E due sono i suoi nomi: un nom de plume che altro non è se non il cognome inglese acquisito, e il nome di nascita di cui si avvale […]

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Ida Meneghello
Diario di una spettatrice

Il gioco del destino

"Past lives", il film di Celine Song, è un ricamo su tutto quello che nella vita di qualunque individuo sarebbe potuto succedere se... se il destino non l'avesse fatta da padrone

Questa è una storia di vite passate e di vite presenti com’è la nostra, di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, di ciò che un giorno forse sarà, è la storia di un amore più forte delle circostanze che ci fanno incontrare e vivere insieme oppure no, magari non ci succede. Il […]

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Nicola Fano
L'identità italiana (perduta)

Viaggio ad Armungia

Un giorno ad Armungia, paese natale di Emilio Lussu nel cuore della Sardegna più autentica, alla ricerca delle radici di un'etica dei diritti e dell'uguaglianza che oggi sembra sparita

Domanda: qual è il rapporto tra un grandissimo uomo (poniamo, uno dei più grandi dell’Italia del Novecento) e il piccolo centro dov’è nato? O, per essere più franchi (e precisi): come può accadere che un individuo nato e cresciuto in un piccolissimo paese diventi poi il riferimento per diverse generazioni di persone? Sono domande che […]

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