Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Tomaso Pieragnolo

Viaggio a ritroso

Nell’opera inquieta dell’autore padovano, un dialogo aperto con sé stessi e con gli altri dal ritmo ipnotico e rituale. Nella certezza che l’eternità del tempo e la finitudine dell’uomo segnano il nostro passaggio nel mondo, dove fine e inizio coincidono

La poesia del padovano Tomaso Pieragnolo si caratterizza per un respiro lungo, di taglio poematico che nulla concede sul versante virtuosistico, innervandosi in una sorta di continua interrogazione intorno ai temi salienti dell’esistenza. Poesia inquieta, spesso oscura, risolta in esiti che costeggiano la cacofonia, con accensioni visionarie e surrealistiche che sembrano rigenerarsi dal loro stesso […]

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Nicola Fano
Visto al Teatro Astra di Torino

La pulce di Manzoni

Michele Sinisi porta a teatro "I promessi sposi" e, in mezzo a mille invenzioni registiche, mette in scena sia la storia di Renzo e Lucia sia il loro mito. Dal liceo al kitch. Uno spettacolo da non perdere

I promessi sposi non è solo un grande romanzo, una memorabile storia d’amore e potere, è un’infinità di altre cose; ormai quasi soprattutto un’infinità di altre cose. L’identità italiana, la memoria scolastica, i luoghi comuni, i santi e i prepotenti, la burocrazia e la codardia. E altro e altro ancora! Michele Sinisi, portando in scena […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Grandezza di Gatto

Il nome del poeta salernitano non compare nel gotha dei poeti della sua generazione, come Luzi, Caproni, Bertolucci, Sereni. Eppure è uno dei massimi del Novecento. Nei suoi versi ermetismo magico, chiarezza cantata, dolore e incanto...

Nato nel 1909, Alfonso Gatto è più giovane dei Montale e Ungaretti, appartiene alla generazione dei Luzi e Caproni: questa minima considerazione anagrafica per domandarmi come nel gotha della grandissima poesia italiana di quelle generazioni, accanto a i nomi citati, a quelli di Caproni e Bertolucci, di Sereni, il nome di Alfonso Gatto non compaia. […]

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Germano Mazzocchetti
Lezione di "musica applicata"

La voce di Eschilo

Qual è il rapporto tra musica e parola nella tragedia greca? Come si fa a ragionare in termini di “melodramma” o di “folclore” parlando di Prometeo o delle Baccanti? Ce lo spiega (con qualche esempio) un compositore

Quale musica per Eschilo, Sofocle e Euripide? La scorsa settimana si è svolto a Siracusa un convegno di studi sul tema «Sinfonie e armonie. Dalla messa in scena classica a oggi» dedicato, appunto, al rapporto tra musica e scena nella tragedia greca. Pubblichiamo l’intervento del compositore Germano Mazzocchetti, corredato dai brani musicali citati nella relazione.  […]

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Danilo Maestosi
Dietro le politiche per l'arte

La fine del museo

Le avventure (e le sventure) parallele di due istituzioni culturali romane, il Maxxi e il Macro, rivelano strategie nazionali e locali convergenti: trasformare il museo in qualcosa che fa spettacolo e non "conserva"

Macro e MAXXI. Una parte del futuro di Roma doveva essere incorniciato tra questi due nomi. Sono gli acronimi di due musei consacrati al contemporaneo; uno comunale in un ex birreria dietro piazza Fiume, tradotto in una cifra di descrizione più sobria; l’altro statale in un ex caserma del Flaminio, scolpito da una sigla più […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Sua Maestà la Leica

Una bellissima mostra a Roma rende omaggio alla Leica, la mitica macchina fotografica tramite la quale grandi artisti come Henri Cartier-Bresson e Robert Capa hanno immobilizzato il mondo

Oggi diamo tranquillamente per scontato che la fotografia, nelle sue migliori manifestazioni, sia un’avventura artistica, alla stessa stregua della pittura o della scultura. Non era così, tuttavia, ai suoi albori, all’epoca in cui pittori già affermati e famosi come Ingres e Puvis de Chavannes potevano ancora firmare un manifesto in cui si chiedeva appunto di […]

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Adriano Napoli
Un libro di Pasquale Di Palmo

Venezia è un angelo

L’autore descrive la sua città natale nelle sue più segrete stratificazioni, legate alle memorie di altri libri, di altri passi tra sottoporteghi e campielli, di altre suggestioni. Che rimandano alla sua poesia, a quella di Brodskij e di altri irregolari. Per lui, fondamentale, è l'esperienza della luce

Ognuno di noi ha serbato un ricordo, una fascinazione di Venezia, piccola e immensa città-palcoscenico, immergendola nelle torbide acque della curiosità o dell’attesa; situandovi nel lontanare o sfumare di quel ricordo la radice di una fatuità o malinconia che continua ad albergare in noi. Per un’ora o l’istante di un incontro, abbiamo tutti creduto di […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Vampiri & volatori

Dal catalogo dei vampiri (autentici) di Roberto Barbolini a quello degli "uomini volanti" di Errico Buonanno. Passando per il "sorcio" di Simenon: un Maigret senza Maigret

Il vampiro. Un tipo strano è dire poco. È stato un “conducator” romeno al cui confronto Nicolae Ceausescu impallidisce per banalità. Parliamo del vampiro Vlad III Tepes, noto anche come l’“impalatore”: i nemici, senza testa, li infilava sui pali. Si dichiarava cristianissimo. Papa Pio II (al secolo Enea Silvio Piccolomini) gli chiese di partecipare alla […]

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Marco Ferrari
“Marquis de Wavrin, du Manoir à la Jungle”

L’esploratore con la pipa

Un film rievoca le avventure di Robert de Wavrin, aristocratico con il "vizio" del viaggio che, nei primi decenni del Novecento, girò il Sudamerica con la cinepresa in mano per fissare su pellicola popoli e realtà che di lì a poco sarebbe stati spazzati via dal "progresso"

A lungo dimenticato, oggi è considerato il padre del documentario etnografico dell’America Latina. Parliamo del marchese Robert de Wavrin (1888 – 1971), pioniere del cinema belga. È una importante storia della prima metà del Novecento quella del marchese Robert de Wavrin, l’avventura di un aristocratico di provincia, nato e cresciuto nelle Fiandre, che a un […]

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Lidia Lombardi
Gli Usa in “The Post” e “The shape of water”

Segreti e bugie

Sono in qualche modo complementari il nuovo film di Spielberg e quello di Del Toro, prossimamente sui nostri schermi. Raccontano due epoche diverse, ma tutti e due descrivono un’America schierata contro libertà e diversità. Ieri e anche oggi…

La stagione invernale porta sui nostri schermi due film, acclamati dalla critica e amati dal pubblico nei Paesi dove sono già usciti, diversissimi tra loro per stile e tema, ma con una sottile serie di analogie. Due pellicole di grande spessore, diciamo subito. Uno è The Post, in sala dal 1° febbraio, che riunisce tre […]

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