Sabino Caronia
Il romanzo di Frank Westerman

La parola e la spada

Le nuove frontiere del terrorismo raccontate da un mediatore esperto di sequestri. Dagli episodi legati ai rapporti tra Olanda e Molucche negli anni 70 a quelli della Cecenia, il problema è la ricerca di una forma di dialogo possibile. Che oggi sembra affidato ai proiettili

«Dopo l’11 settembre, l’omicidio di Theo van Gogh, e ancor più dopo i video on line sulle decapitazioni dell’Isis, mi chiedo se come società possiamo davvero disporre di una difesa verbale contro il terrore». Così osserva Frank Westerman nel suo recente romanzo I soldati delle parole (Iperborea, Milano, 2017) e subito dopo ci racconta la […]

continua »
Arturo Belluardo
Un frammento autobiografico

Via Pasubio 96/a

«Io, casa di mia nonna, la sogno spesso: la trovo sbarrata, come se ce l’avessero murata dentro e allora salgo su e giù per le rampe disperato senza nessuno che mi apra»

Via Pasubio 96/a. Lì abitava mia nonna, nelle case popolari della Borgata tra il Santuario della Madonna delle Lacrime e Piazza Santa Lucia. In un’intersezione di santità, tra la Madonnina che piangeva per le devastazioni della guerra e il pilastro dove veniva torturata la santa patrona perché abiurasse, che poi le scipparono gli occhi e […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Il terzo Kennedy

Chi è Joe Kennedy III, ultimo rampollo di una dinastia mitica, che ha infiammato la platea allo State of the Union grazie ai suoi capelli rossi, il suo sorriso antico e le sue parole di speranza?

Parlando da un Istituto professionale a Fall River in Massachusetts, dalla Diman Regional Vocational Technical School, il deputato Joe Kennedy III, nipote di Bob Kennedy e pronipote di JFK, ha risposto, secondo una tradizione che vuole sempre delle contro-risposte da parte del partito di opposizione, allo State of the Union, il discorso annuale del presidente. […]

continua »
Nicola Fano
In margine a "Final portrait"

Cancellare Giacometti

Il film di Stanley Tucci su Alberto Giacometti è la storia di un quadro; della sua incompiutezza e della sua impossibilità di ritrarre la vita. Una riflessione dolente e severa sulla creatività

Ecco, se si dovesse fare un film su Samuel Beckett, dovrebbe essere come Final portrait di Stanley Tucci, nelle sale italiane da giovedì 8 febbraio. Final portrait, costruito su un formidabile Geoffrey Rush che interpreta magnificamente (fin quasi a diventarne un sosia) Alberto Giacometti, racconta un quadro, un unico quadro del celebre scultore, e il […]

continua »
Paolo Bonari
A proposito di nuovi fascismi

Tirannia social

La storia si ripete in farsa, diceva Marx. Ma, stavolta, il caos ideologico di un secolo fa rischia di ripetersi aggravato e corretto. Con la complicità dei social e la loro illusione di vite luccicanti

I parallelismi storici sono un gioco pericoloso che può anche occultare e sviare, piuttosto che favorire la comprensione degli oggetti d’analisi: meglio maneggiarli con cura, enumerare le differenze e non soltanto le affinità, per non essere risucchiati nella vertigine dell’omologia, per non illudersi di avere scoperto chissà cosa e di prevedere addirittura come si muoverà […]

continua »
Velia Majo
Al Museo delle Culture di Milano

I dolori di Frida

La nuova, grande mostra milanese scava nel mito di Frida Kahlo; nella forza della sua ribellione, nel coraggio con il quale trasformò in arte il suo dolore

Quando lo scorso 6 luglio 2017 al Dallas Museum of Art si celebrò il 110° anniversario della nascita della celebre artista messicana Frida Kahlo (1907-1954) con un “Festival Frida”, i partecipanti erano stati invitati a travestirsi in modo da assomigliare alla pittrice. All’evento si presentarono cinquemila persone: donne, uomini, bambini tutti con costumi sgargianti. Lunghe […]

continua »
Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Tomaso Pieragnolo

Viaggio a ritroso

Nell’opera inquieta dell’autore padovano, un dialogo aperto con sé stessi e con gli altri dal ritmo ipnotico e rituale. Nella certezza che l’eternità del tempo e la finitudine dell’uomo segnano il nostro passaggio nel mondo, dove fine e inizio coincidono

La poesia del padovano Tomaso Pieragnolo si caratterizza per un respiro lungo, di taglio poematico che nulla concede sul versante virtuosistico, innervandosi in una sorta di continua interrogazione intorno ai temi salienti dell’esistenza. Poesia inquieta, spesso oscura, risolta in esiti che costeggiano la cacofonia, con accensioni visionarie e surrealistiche che sembrano rigenerarsi dal loro stesso […]

continua »
Nicola Fano
Visto al Teatro Astra di Torino

La pulce di Manzoni

Michele Sinisi porta a teatro "I promessi sposi" e, in mezzo a mille invenzioni registiche, mette in scena sia la storia di Renzo e Lucia sia il loro mito. Dal liceo al kitch. Uno spettacolo da non perdere

I promessi sposi non è solo un grande romanzo, una memorabile storia d’amore e potere, è un’infinità di altre cose; ormai quasi soprattutto un’infinità di altre cose. L’identità italiana, la memoria scolastica, i luoghi comuni, i santi e i prepotenti, la burocrazia e la codardia. E altro e altro ancora! Michele Sinisi, portando in scena […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Grandezza di Gatto

Il nome del poeta salernitano non compare nel gotha dei poeti della sua generazione, come Luzi, Caproni, Bertolucci, Sereni. Eppure è uno dei massimi del Novecento. Nei suoi versi ermetismo magico, chiarezza cantata, dolore e incanto...

Nato nel 1909, Alfonso Gatto è più giovane dei Montale e Ungaretti, appartiene alla generazione dei Luzi e Caproni: questa minima considerazione anagrafica per domandarmi come nel gotha della grandissima poesia italiana di quelle generazioni, accanto a i nomi citati, a quelli di Caproni e Bertolucci, di Sereni, il nome di Alfonso Gatto non compaia. […]

continua »
Germano Mazzocchetti
Lezione di "musica applicata"

La voce di Eschilo

Qual è il rapporto tra musica e parola nella tragedia greca? Come si fa a ragionare in termini di “melodramma” o di “folclore” parlando di Prometeo o delle Baccanti? Ce lo spiega (con qualche esempio) un compositore

Quale musica per Eschilo, Sofocle e Euripide? La scorsa settimana si è svolto a Siracusa un convegno di studi sul tema «Sinfonie e armonie. Dalla messa in scena classica a oggi» dedicato, appunto, al rapporto tra musica e scena nella tragedia greca. Pubblichiamo l’intervento del compositore Germano Mazzocchetti, corredato dai brani musicali citati nella relazione.  […]

continua »