Una storia campestre di città
Qualche cenno sul nostro protagonista. Ismaele, o Deodato, non è né bello né brutto; né alto né basso; né grasso né smilzo; né giovane né particolarmente anziano. Diciamo che è un perfetto interprete della medietà
Chiamatelo Ismaele. O Asmodeo. O Deodato. Insomma, fate un po’ voi, poco importa. Lui non voleva essere tirato in ballo; mi aveva scongiurato di non coinvolgerlo nelle mie peripezie letterarie. Ha in orrore la letteratura: una diabolica finzione la definisce- i miei maldestri tentativi li bolla come immondizia-, e chissà dove avrà pescato tanta sicumera […]
continua »
Versi per accettare il presente
Si è svolto a Urbino il premio “Poeti allo sbaraglio” dedicato agli studenti dell'università. Ha vinto Matteo Chiasserini con una lirica che mescola passato e futuro, per cancellare un presente intempestivo
Franco Fortini riteneva che la poesia avesse una forza “intempestiva”, cioè in netto contrasto con le condizioni e le esigenze del tempo. A questo aggettivo ne aggiungerei un altro: opportuna, nel significato del termine greco kairos, momento opportuno. La poesia è intempestiva e opportuna. È un’espressione inattuale della coscienza umana e arriva però in qualità […]
continua »
Fuori dal Palais des Festivals
A Cannes il doppio film di Sorrentino su Berlusconi ci sarebbe stato benissimo. Soprattutto per quello sguardo da squalo di Toni Servillo... Meglio, molto meglio di Lars Von Trier, per esempio
Parlare di Loro 1 & 2 di Paolo Sorrentino qui da Cannes può sembrare beffardo, perché qui, dove il regista napoletano è comunque molto amato, il suo film ci sarebbe stato bene. Non tutto magari, ma di certo in buona parte. Che a nostro avviso comincia con l’ingresso in scena di Toni Servillo, in una delle sue performance più convincenti. Tra […]
continua »
Periscopio (globale)
Ritratto di Paula Modersohn-Becker, la pittrice amica di Rilke, educata da Cézanne e Rodin, la cui parabola artistica fu condizionata da una vita troppo breve e drammatica
Di tanto in tanto qualcuno si sovviene di Paula. È attualmente la volta di Villa Vauban, a Lussemburgo, in collaborazione con il Landesmuseum di Hannover, mentre due anni fa era stato il Musée d’art moderne de la Ville de Paris a ricordare, con una più ampia retrospettiva, l’opera di Paula Modersohn-Becker, pittrice per molti versi […]
continua »
Visto al Teatro Argentina di Roma
“Democracy in America” di Romeo Castellucci è uno spettacolo sul potere delle parole: non quelle dette in scena, ma quelle evocate dalle immagini. Con il pretesto di raccontare la storia degli States
“Loro non hanno le parole delle nostre cose e noi non abbiamo le parole delle loro cose” affermano gli indiani d’America riguardo i colonialisti. La riflessione sul linguaggio e la parola sono il perno intorno al quale ruota Democracy in America di Romeo Castellucci, ideato e scritto insieme alla sorella Claudia, liberamente ispirato all’opera di […]
continua »
Storie da una città che si racconta
Incontro con Francesco Martelli, direttore della Cittadella degli Archivi di Milano: «Il nostro compito è custodire la storia facendola però continuamente riscoprire attraverso i mezzi che il progresso ci offre: la tecnologia, il digitale, l’arte contemporanea»
La Cittadella degli Archivi di Milano è il luogo in cui vengono archiviati tutti i documenti della città, in particolare i progetti architettonici e urbanistici. Negli ultimi anni si è iniziato un percorso di ampio respiro per rendere questo luogo un museo a cielo aperto. Il progetto è stato fortemente voluto dal direttore della Cittadella, […]
continua »
Del vivere e del recitare
Shakespeare, Rudolf Steiner e il viaggio verso la vita compiuto attraverso il teatro: riflessioni intorno a uno spettacolo di attori giovanissimi. Di una scuola steineriana, ovviamente...
Nel definire un certo autore “prolifico”, si dà spesso l’impressione di mettere in guardia i lettori dagli effetti eccedenti il suo pensiero. Come se vi fosse qualcosa di troppo, una sorta di obiettiva difficoltà a terminare un’indagine per via di un bisogno, comprensibile e comune, di dedicarsi anche ad altro, di muovere sguardi e pensieri […]
continua »
La voce del poeta: Sauro Albisani
Ricorda l’esercizio della poesia col Maestro toscano che sapeva ascoltare, l’autore di “Orografie”, saggista, traduttore e attivamente impegnato nel teatro. E ci regala un inedito sul sogno e Norma Jean
Sauro Albisani ha pubblicato le raccolte Terra e cenere (2002) e La valle delle visioni (2012). L’ultima sua silloge, edita da Passigli nel 2014, si intitola Orografie (130 pagine, 15 euro). Albisani alterna la sua attività poetica all’impegno sul versante teatrale ed è un valente saggista e traduttore. Può parlarci della sua ultima raccolta? Orografie […]
continua »
Every beat of my life
Si rivolge a John Keats Sarah Tardino, il poeta troppo precocemente scomparso i cui versi fluiscono incessantemente. Si rivolge a lui per consegnargli ciò che non deve mai dissolversi: la lucentezza della fiaba raccontata con lingua cristallina
Una poesia d’incanto. La lingua cristallina non inganni, ma sia lodata: non ha nulla di ingenuo, è frutto di dono e accanito lavoro di politura, fino raggiungere lucentezza da fiaba. Un castello dalle stanze inaccessibili, le parole lontane di un bardo, un’età degli eroi e dei cavalieri e dei poeti, una lottante età vichiana, riaffiora […]
continua »
Visto al Palladium di Roma
Giancarlo Nicoletti ripropone “Persone naturali e strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi, ritratto di una Napoli solitaria e senza famiglia, agli antipodi di quella di “Natale in casa Cupiello”
Appena terminato il focus che il Piccolo Teatro Eliseo ha dedicato alla figura di Giuseppe Patroni Griffi – con il racconto D’estate in barca e la riduzione teatrale del romanzo Scende giù per Toledo – ecco che dal 3 al 6 maggio in anteprima nazionale al Teatro Palladium di Roma, Giancarlo Nicoletti, ha portato in […]
continua »