Lorenzo Carnevali
A proposito di "Urbineide"

Resistenze poetiche

Cinque amici a Urbino decidono di mantenere alta la voce della poesia: è il presupposto del libro di Umberto Brunetti. Comico, ironico, ispirato, avventuroso: insomma, poetico

Nel panorama, pur ricco e vario, della poesia italiana contemporanea non c’è posto per l’opera fuori dai canoni, stravagante nelle dimensioni, nel genere e nei propositi. Un malinteso dogma vuole che la poesia o è lirica o non è. Evidentemente non ha creduto a questo dogma Umberto Brunetti, il giovane e colto autore dell’Urbineide (illustrazioni […]

continua »
Lidia Lombardi
Visto a Villa Medici

Il bilingue Marivaux

Muriel Mayette-Holtz, la “domina” dell’Accademia di Francia a Roma, attrice e regista, mette in scena con maestria “Il gioco dell’amore e del caso”, summa della poetica dell’autore settecentesco. In doppia lingua, in omaggio alla Patrie e al Paese ospite, almeno in questa sede affratellati

Una facciata – quella cinquecentesca di Villa Medici, che si apre sul giardino all’italiana e sul parco – naturaliter perfetta come scena teatrale e insieme una “domina” del luogo che è attrice, regista e ha amministrato la Comédie Française: il connubio porta dritto dritto all’allestimento di una drammaturgia. È così che per la prima volta […]

continua »
Nicola Fano
L'Italia di Salvini, Di Maio e Marco Revelli

Josefa e il piccione

Dallo smalto di Josefa al popolo della sinistra, dai razzisti che sparano agli immigrati a chi confonde diritti e dignità: di qua i maestri che guardano solo i propri diplomi, di là i guru che trasformano l'ignoranza in un diploma. Che cosa siamo diventati?

Un individuo di cinquant’anni, romano, è indagato per aver sparato dalla finestra della sua casa, con un fucile ad aria compressa, a una bambina di 13 mesi, una bambina rom in braccio alla mamma. Il piombino ha rotto la scapola della bambina e si è fermato accanto al suo cuore. L’uomo si è premurato di […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
A proposito de “La gentilezza dell’acero”

Poesia sottovoce

La nuova raccolta di Alessandro Quattrone vive dell’atteggiamento «gentile e accorato» del poeta nei confronti del mondo che gli sta intorno, delle presenze naturali agli oggetti quotidiani, fino ai piccoli avvenimenti di ogni giorno

Oltre il clamore dell’epoca, il rumore di fondo che vorrebbe fornire sicurezza, le frasi scontate urlate come verità assolute, oltre la propensione a ridurre la complessità nei confini certi di uno slogan, c’è la poesia. Alessandro Quattrone è un poeta che ha seguito con coerenza e determinazione una propria strada, continuando a riflettere sul senso […]

continua »
Francesco Arturo Saponaro
“La Traviata” alle Terme di Caracalla

Violetta al tempo della Dolce Vita

Un po’ nello stile del capolavoro felliniano, un po’ in quello de “La grande bellezza”, convince per dinamicità e brio la messinscena romana dell’opera di Verdi firmata da Lorenzo Mariani. Raffinata e intelligente la direzione d’orchestra di Yves Abel. Così i pochi passatisti insoddisfatti sono stati messi a tacere da fragorosi applausi

Neanche erano passati cinque minuti dall’inizio. Due file dietro, una voce prova a gridare «vergogna» sulle note del Preludio, con Violetta Valery che silenziosa si aggira da sola sulla scena in abito rosso, circondata e inseguita da paparazzi col flash facile. Vergogna perché? Per il movimento scenico già sul Preludio orchestrale? Per l’ambientazione contemporanea? Boh. […]

continua »
Andrea Carraro
Improvvisi

Il Giallo e la Storia

Con "La vita finora", Raul Montanari mescola ironia e noir tenendo sullo sfondo la Storia con la maiuscola, quella terribile della Guerra dei Balcani

Caro Raul Montanari, hai scritto, con La vita finora (Baldini & Castoldi), come spesso ti capita, un bel romanzo. Con un inizio davvero grande, per dominio della lingua oltre che per l’invenzione di quel paesaggio montano alla King. Una lingua che tiene insieme molte cose – gusto della descrizione paesaggistica dai toni espressionisti, dosaggio della […]

continua »
Danilo Maestosi
La politica culturale della capitale

Allarme Macro Roma

Il nuovo Macro (targato De Finis) per l'incontro puro tra artisti e pubblico; il nuovo Palaexpo (targato Pietroiusti) aperto solo alla scienza. La Roma grillina gioca d'azzardo. Come andrà a finire?

Che cosa diventerà il padiglione comunale d’arte moderna di via Alessandria, che con il nome di Macro Asilo riaprirà il 1 ottobre con una gestione sperimentale affidata per 15 mesi a Giorgio De Finis, antropologo e artista consacrato dalla creazione di uno straordinario scrigno d’arte, il museo dell’Altrove (Maam) fondato in una ex fabbrica occupata […]

continua »
Raffaella Resch
Donne e Futurismo /2

La Luce e l’Elica

Varietà di interessi e interscambiabilità nel lavoro. Le sorelle Balla, figlie di Giacomo, seguirono le orme paterne nelle arti applicate e in pittura, amplificando la fama del padre. Più fortunata la seconda, che partecipò con lo pseudonimo di “Ballelica” a molte esposizione, la maggiore brillò tuttavia per capacità compositiva

Se per la maggior parte delle artiste futuriste il movimento ha costituito un’occasione di affermazione delle proprie aspirazioni artistiche e completamento della personalità, spesso di rinascita sotto nuove vesti, non fu così per le sorelle Luce (Roma 20 dicembre 1904 – 30 aprile 1994) ed Elica Balla (Roma, 30 ottobre 1914 – 14 gennaio 1993), […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il dono del poeta

Nel giorno del suo compleanno Roberto Mussapi regala a Succedeoggi e ai suoi lettori un inedito dal suo nuovo ciclo poetico sul tema Voce e Visione. A lui il nostro grazie e i nostril auguri

Oggi, 21 luglio, è il mio compleanno. Champagne, e una sorpresa per i miei lettori. Il mio prossimo libro di poesia per Lo Specchio Mondadori è ultimato, in cantiere, forse vi aggiungerò un nuovo monologo. Ma, a libro pressoché concluso, o in dirittura d’arrivo, più di un anno fa nasceva un mio nuovo ciclo poetico, […]

continua »
Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

La Certosa che canta

A Padula, sulle orme di Giorgio Bassani, per ammirare uno dei più emozionanti beni del nostro Belpaese, massima espressione del barocco. A cui l’autore del “Giardino dei Finzi Contini” ha dedicato bellissime pagine, ora riproposte nel volume “Italia da salvare”

«La Certosa di Padula è rozza e potente e delicata». Così Giorgio Bassani, lo scrittore che fu anche tra i fondatori di Italia Nostra che diresse per quindici anni, dal 1965 al 1980. Il Grande Ferrarese curò per la Rai, della quale divenne vicedirettore, un ciclo tv intitolato “In difesa di”. Una delle trasmissioni fu […]

continua »