Alessandra Pratesi
Visto al Teatro Studio “E. Duse” di Roma

Il sogno del teatro

Francesca Caprioli firma e porta in scena l’adattamento teatrale de “La casa del sonno” di Jonathan Coe: “È un continente perduto”. Intenso, vibrante, autentico. Il progetto vince la menzione speciale del Premio di Produzione Carmelo Rocca 2018, premio indetto dall’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” con il contributo di SIAE e sarà presentato a Spoleto 61 completo di una seconda parte

Quello tra il sogno e il teatro è un legame antico, dalle crudeli manipolazioni in La vita è sogno di Calderón, al mortifero sonnambulismo di Lady Macbeth fino al recente Freud o l’interpretazione dei sogni di Stefano Massini. Finge, il teatro, allude e illude, come i sogni. Crea rebus di riferimenti scenografici, sonori e verbali […]

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Flavia Ganzenua
Parole e ombre/16

Le cose che ho di lei

«Sono una femmina che va con altre femmine, che ne mangia e si fa mangiare il cuore, so di letti e lenzuola sfatti e so di nido e di latte. Nessuna fede è abbastanza larga o stretta, nessuna resiste tanto a lungo da lasciare il segno, un’aureola, intorno alle dita»

Fotografia di Lara Garofalo —– Ho gli occhi chiari di mia madre, il loro stesso colore, ma più distanti l’uno dall’altro, due fessure, e tenuti sempre giù, in basso, a scovare piste e tracce, a stanare passi e impronte, come affondano nel terreno e cedono via via alla stanchezza e alla resa, perché io sono […]

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Tina Pane
A Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli

Rinascimento inglese

Da Gilbert & George a Damien Hirst: una mostra racconta l'avventura della rinascita dell'arte inglese negli anni Novanta, sempre a metà strada tra avanguardia e mercato

C’è Ophelia, una scultura di Matt Collishav, semisommersa in un apparente liquido e Blind Hepburn, una foto in primo piano della famosa Audrey realizzata da Douglas Gordon, ma senza pupille. C’è l’armadietto, ordinatissimo, dei medicinali di Damien Hirst, e si intitola – giustamente – Problems, e c’è la scritta luminosa di neon rosa con cui […]

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Luca Zipoli
Dalla Carnegie Hall di New York /3

Un ritorno trionfale

In occasione del ritorno del tenore peruviano Juan Diego Flórez al Carnegie Hall, dialogo a quattro mani tra Luca Zipoli, PhD in Letteratura Italiana alla Normale di Pisa e già autore per “Succedeoggi”, e Max Matukhin, PhD in Letterature comparate alla Princeton University. La musica che fa parlare, la musica che unisce

Max, spiegaci perché il concerto di Flórez al Carnegie Hall del 18 novembre era davvero un evento imperdibile. Dopo più di tre anni di assenza, il tenore peruviano Juan Diego Flórez è tornato il 18 novembre a New York, questa volta per un recital al celebre Carnegie Hall, accompagnato dal pianista Vincenzo Scalera. Per più […]

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Paolo Petroni
Due appuntamenti con il teatro internazionale

Il teatro è nudo?

Due coppie a letto: il nudo, il voyerismo e la mediazione cinematografica. Due registi di grande fama internazionale, Katie Mitchell e Milo Rau, partono dallo stesso presupposto: il teatro non basta a se stesso

Due spettacoli che arrivano a Roma assieme, scuramente una coincidenza, ma che non può non far riflettere visto che tutti e due pongono il problema dell’uso dei nudi e delle riprese cinematografiche in scena: il primo è La maladie de la mort, come il racconto di Marguerite Duras da cui è liberamente tratto da Katie […]

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Giuseppe Prode
A proposito de «Il delitto di Kolymbetra»

La Sicilia è una foto

Gaetano Savatteri racconta i colori, i profumi e le emozioni della Sicilia. Seguire il suo racconto "dissacrante" equivale a sfogliare un album di fotografie sospese tra il futuro e il passato. Della letteratura e non solo

Scrivere di un libro di un amico, Savatteri. Scrivere del suo nuovo libro – Il delitto di Kolymbetra, Sellerio – e l’ho letto tutto di un fiato tra un treno e un aereo ed è come se lo avessi accanto: ironia, battuta sempre pronta occhio fintamente distratto e lesto a cogliere un dettaglio in mezzo […]

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Sergio Buttiglieri
Al Centro Dialma Ruggiero di La Spezia

Manfredini o Bacon?

Torna in scena, dieci anni dopo, “Al presente” di Danio Manfredini: un doloroso monologo che mescola le memorie personali a quelle dei pazienti di un ospedale psichiatrico

Il Centro Dialma Ruggiero di La Spezia ha inaugurato la sua Stagione teatrale con lo spettacolo Al presente di Danio Manfredini: uno struggente, doloroso monologo che nel 1999 vinse il premio Ubu. L’autore/attore entra in una scena algida – che tanto ricorda gli ospedali psichiatrici dove lui per anni ha lavorato – vestito di bianco con […]

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Giuliano Capecelatro
Viaggio a Berna/1

La città di Einstein

Sulle tracce di Albert Einstein, tra strade, musei, formule matematiche e memoria. In una città che sembra quasi un tempio a cielo aperto dedicato al Genio

La strada che ne consegna il nome altisonante ad un’anodina e sonnacchiosa quotidianità è un po’ fuori mano. Due file di abitazioni di media e medio-piccola borghesia: due piani la norma; il silenzio come codice comportamentale non scritto ma interiorizzato. In una piccola aiuola, davanti all’ingresso del numero 2, sede del Css (Consiglio svizzero delle […]

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Vins Gallico
Parole e ombre/15

Fuga di notizia

«Ecco laggiù un varco, sembrerebbe. E invece è soltanto l'illusione ottica. Non c'è nessun passaggio. L'uomo e il padre sbirciano attraverso la protezione. Per un istante l'uomo ha sperato di trovare l'anello che non tiene, quello della poesia di Montale»

Fotografia di Alessandro Romagnoli —– I vecchi a un certo punto tornano bambini e, superato quel crinale, bisogna trattarli come tali. Bisogna imboccarli, lavarli, rassicurarli, cambiarli, guidarli, a volte bisogna anche prenderli in braccio o sulle spalle. Probabilmente Enea non pensò tutto questo mentre la città gli bruciava alle spalle, ma agì d’istinto, spronato dall’urgenza e […]

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Alessandro Macchi
Viaggio in Tibet/2

Il treno di ghiaccio

Il "Treno dei Cieli”, tra Xinin e Lhasa, fu pensato da Mao Zedong ma solo molti decenni dopo è stato realizzato: un rettifilo tra ghiacci e montagne nel paese dei grandi monasteri

Nei dintorni di Lhasa il Monastero di Sera si trova ai piedi del monte Phurpa Chok Ri, con una popolazione di quasi 6000 monaci. Sera era famoso per gli insegnamenti tantrici (di origine induista), che portano al potenziamento della personalità con la transumanazione e l’identificazione nella divinità; si distinguono dall’ascesi tradizionale detta comunemente yoga. Sera, […]

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