Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Casa d’altri”

Per Silvio D’Arzo

Torna in libreria il bel romanzo breve che fece conoscere Silvio D'Arzo. Il ritratto impietoso di una comunità che riesce a nascondere rabbie e rancori sotto la facciata della "normalità" quotidiana

«Un’assurda vecchia, un assurdo prete: tutta un’assurda storia da un soldo». Questa è una delle frasi finali di Casa d’altri, il breve romanzo capolavoro di Silvio d’Arzo (riproposto da Marietti 1820, 108 pg.,  10 euro). Eugenio Montale lo definì «un racconto perfetto». Attilio Bertolucci scrisse: «Scrittore straordinario e sfuggente, angelico e diabolico». D’Arzo fu bersagliato […]

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Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

Brexit è un fake?

Alan Rusbridger, uno dei giornalisti indipendenti più apprezzati in Gran Bretagna, ha scritto un pamphlet sulle distorsioni dell'informazione. Fino a dimostrare la responsabilità della stampa nel trionfo della Brexit

Fra le innumerevoli perdite causate dalla pandemia, ce n’è una che ha toccato tutti noi: la credibilità dei media tradizionali, la cui salute, in verità, era già molto compromessa da anni. A chi credere, proprio ora che l’informazione è diventata, letteralmente, questione di vita o di morte? Come combattere le teorie complottiste indissolubilmente legate alla […]

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Marta Morazzoni
Ricordando il campione scomparso

Il fischio di un treno e Paolo Rossi

A Gallarate, l’urlo del macchinista che conduce il Milano-Domodossola-Ginevra-Parigi, amici riuniti in una villa per vedere la finale, il tricolore regalato dal sindaco, tenuto riposto e poi, in quel Mondiale del 1982, sventolato fino a lacerarlo...

Il treno ha fischiato non è una novella di Pirandello, è il Milano-Domodossola-Ginevra-Parigi, segnale fuori ordinanza che il macchinista del Domodossola ha lanciato a tutto fiato, prendendo la curva larga tra i due passaggi a livello che preludono alla stazione di Gallarate. Un fischio infinito, e il macchinista affacciato al finestrino che grida più forte […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Poesia in ogni bocca

Nella raccolta di Carmelo Pistillo, ora riproposta dalle edizioni Stampa 2009 nella collana diretta da Maurizio Cucchi, “si percepisce un’espressività di origine e effetto anche teatrale”. Anche in questi versi ardui ma chiari, rivolti all’amata che non vuole più essere “attrice tra le rovine”

Carmelo Pistillo, come scrive Maurizio Cucchi introducendo il suo libro Poesia da camera, «è anche uomo di teatro e narratore», personaggio dunque in grado di muoversi in varie direzioni, ma nella sua poesia, «pur nell’esatta attenzione all’unità del verso», il lettore percepisce un’espressività di origine e effetto anche teatrale. Si percepisce realmente un tono recitante sotto […]

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Lucia Dell’Aia
“Filosofia della resistenza”

Liberi con Sofocle

Lo spirito di resistenza in Antigone, Elettra e Filottete. Tre brevi e significativi testi di Simone Weil, attraverso i quali, recuperando il teatro sofocleo, la filosofa che «aderì a modo suo» al partito dei poveri e degli oppressi intendeva nutrire la sensibilità operaia

Quando nel 1936 a Simone Weil fu concesso di pubblicare sulla rivista operaia “Entre Nous” un suo breve testo nel quale interpretava la tragedia sofoclea di Antigone, la filosofa chiese che venisse usato come suo pseudonimo quello di Cleante, che, come spiega lei stessa in una lettera, era «il nome di un greco che univa […]

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Marco Vitale
“Cantafavole e Cantafiori”

I non sense di Desnos

Escono a cura di Pasquale Di Palmo, in una pregevole edizione illustrata da Luciano Ragozzino, le favole e filastrocche in versi per bambini (ma anche per grandi) del poeta surrealista. Stravagante e ironica lettura utile alla comprensione della sfaccettata fisionomia dell’autore

In questi giorni, in cui mentre scorre il tempo di un contagio epocale molto si discute – verrebbe da dire incredibilmente – delle prossime festività natalizie, un libro appena uscito ci ricorda che è periodo di strenne e se clausura avrà da essere, la si trascorrerà almeno in compagnia di qualche bella lettura. Escono infatti, […]

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Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Presepe 3.0

Nell’infausto anno del covid è negata anche la visita ai presepi ma col soccorso delle piattaforme la realtà virtuale è un utile succedaneo. Come nel caso di Assisi che mostra sulle facciate delle case la nascita di Gesù vista da Giotto o della Gnam di Roma con la Natività di Strazza

Nel chiuso delle nostre stanze, di fronte al pc. Anche guardare un presepe quest’anno è vietato. Certo, all’aperto, ce ne sono parecchi. Ma attenzione, fuori regione (e Comune, decreta per le giornate clou l’ultimo Dpcm) non si va. E neanche si entra nei musei, manco fossero bolge dove i visitatori si accalcano (raramente è successo […]

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Flavio Fusi
A proposito di "Tempi duri"

La storia di Vargas

Il nuovo, bellissimo romanzo di Mario Vargas Llosa ricama alla perfezione sulla vera storia del golpe (guidato dagli americani) che nel 1954 pose fine all'illusione democratica in Guatemala. Un perfetto lavoro tra finzione e realtà

Eravamo tutti pronti a consegnare il vecchio Varguitas al museo delle cere della grande letteratura. Le sue opere più recenti avevano deluso e indispettito, e i critici erano pronti a recitare il de profundis per lo scrittore ultraottantenne che – come scrive il settimanale spagnolo El cultural – «aveva dato negli ultimi tempi segni premonitori […]

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Giuseppe Grattacaso
Su “Creature di caldo sangue e nervi”

Maestro Carver

Antonio Spadaro ha scritto una monografia dedicata alle opere di Raymond Carver e alla sua scrittura essenziale. In margine, poi, ci sono anche i più interessanti interventi dei critici americani sulla sua opera

Succede, nei racconti di Raymond Carver, che nulla accada, e che pure sia palpabile un destino, il senso tragico e irripetibile di un’esistenza, che emerga una straordinaria tensione emotiva, che può improvvisamente depositarsi sull’ambiente, sugli oggetti. Può sembrare a volte che qualcosa sia già avvenuto e abbia determinato una condizione esistenziale, o che altro potrebbe […]

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Beppe Navello
La cultura in tempi di pandemia

Giù dalla Scala

La passerella di divi e banalità proposta dalla Scala in tv per l'apertura della stagione in epoca di Covid è lo specchio fedelissimo di un mondo dello spettacolo - quello italiano - sopraffatto dall'approssimazione e dalla mancanza di idee

La prima della Scala che ritorna puntuale nel giorno di Sant’Ambrogio, il sette dicembre di ogni anno del Signore, costituisce ab immemorabile una festa dell’orgoglio culturale nazionale; l’unica in questo paese smemorato, magari proprio a causa delle spalle curve sotto il peso del troppo patrimonio storico, artistico, letterario e musicale con il quale si ritrova […]

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