Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Tra dandy e tiranni

L'amore filiale raccontato (con molta autenticità) da Eric Emmanuel Schmitt, il nomadismo culturale di fine Ottocento descritto da Julian Barnes e la dittatura delle banane in Guatemala spiegata da Mario Vargas Llosa

Il lutto. Il titolo di questo libro diaristico (Diario di un amore perduto) farebbe pensare d’acchito a un’amante. Lo scriviamo al femminile visto che l’autore è maschio, e si chiama Eric Emmanuel Schmitt (edizioni e/o, 192 pg., 16,50 euro). Si scopre invece che i tormentosi, ma anche dolci ricordi rimandano a sua madre. Il narratore […]

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Luca Fortis
Tra arte e società

Modello Donna

Incontro con l'illustratrice libanese Raphaëlle Macaron, punta di diamante della nuova arte araba che, all’Institut du monde arabe di Parigi, rende un tributo a Oum Kalthoum, Fayrouz e Warda, tre donne musiciste che hanno cambiato la società mediorientale

L’Institut du monde arabe di Parigi rende un tributo alle più grandi artiste della musica e del cinema arabo del XX secolo, con una mostra evento che celebra sia la loro storia, che la loro eredità contemporanea. Pandemia permettendo, la mostra si terrà dal 12 maggio al 12 luglio. L’illustratrice libanese Raphaëlle Macaron ha prodotto per […]

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Luigi Saitta
“La carezza della memoria”

Essere Carlo Verdone

Il libro autobiografico dell’attore e regista è pieno di pregi. Intrattiene il lettore, diverte e commuove, mai scontato, né retorico. Oltre a mettere in luce episodi inediti, rivela aspetti profondi e poetici. Come il capitolo su Siena, la città dov’è cresciuto il padre Mario

I libri autobiografici sono un genere letterario insidioso di cui generalmente diffido. Siano opere di scrittori, artisti, cantanti, giornalisti, uomini o donne famosi, sono spesso un insieme di noiose memorie familiari, di ricordi sovente gonfiati (o, peggio, inventati), di episodi pieni di banale retorica che sembrano affidati alla pagina bianca solo per accrescere (o rinverdire) […]

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Marco Vitale
“All’altro capo” di Roberto Deidier

Orizzonte rotto

Fa pensare a «una conradiana linea d’ombra» la nuova raccolta del poeta romano dove la bellezza appare «incrinata dalla fuga del tempo». Un libro che «muove dalle soglie dell’elegia per incamminarsi nei luoghi di un attraversamento doloroso». Un «atto d'amore e di rispetto» il suo per la poesia

Una calma meridiana superficie marina è a congiungersi, lievemente increspata dalla luce, con una linea d’orizzonte che sfuma e sembra perdersi in lontananza. Non sappiamo cosa vi siaall’altro capodi quella linea, e la stessa calma si colora di inevitabile inquietudine. La suggestiva immagine di Giulia Napoleone (un particolare è riprodotto nell’immagine vicino al titolo, ndr) ci […]

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Arianna Belluardo
Nuove generazioni crescono

La rivolta verde

Viaggio all'interno del movimento Extinction Rebellion nato a Londra e ormai attivo in tutta Europa (Italia compresa): è uno strumento di conoscenza e di protesta per affrontare nel modo più urgente e consapevole possibile l'emergenza climatica globale

Il primo aprile, a Padova, Extinction Rebellion ha organizzato un flash mob, nel quale alcuni attivisti, vestiti da membri della finanza, hanno messo in scena un banchetto in cui le pietanze principali erano i soldi. Tutto ciò a simboleggiare che, quando le risorse del pianeta saranno finite, tutto il denaro del mondo non servirà a […]

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Lidia Lombardi
Disponibile su Raiplay

Violetta e il virus

Sa di cinema e di televisione (oltre che di lirica, ovviamente) la "Traviata" di Mario Martone al Teatro dell'Opera per RaiCultura. Ma al di là delle invenzioni della regìa e della direzione sicura di Daniele Gatti, questo spettacolo ha colpito per come ha lasciato spazio al fantasma del covid

Lo sfondo dei ruderi di Roma per il duello tra Alfredo e il barone Douphol, il carnevale che mentre Violetta muore impazza nel budello che da via Nazionale porta a piazza Beniamino Gigli. Mario Martone per La Traviata andata in onda in prima serata su Raitre (e ora disponibile su Raiplay) diffida delle astruse attualizzazioni […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Baudelaire dimenticato?

Poeta degli eccessi (anche linguistici) e dei contrasti (soprattutto sociali), a duecento anni dalla nascita Charles Baudelaire appare come un mito esorcizzato dal tempo e dalle mode. Più odiato e amato che letto e studiato, in verità

Tra le tante cose singolari e poco gradevoli che possono capitare nella vita c’è anche il fatto di ritrovarsi tumulato in compagnia di qualcuno che si è detestato per tutta la vita. È quanto accadde a Charles Baudelaire: alla sua morte, il 31 agosto 1867, finì infatti con l’essere inumato nella tomba di famiglia, al […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Pietas per la luna

Anche Baudelaire, il grande poeta della modernità che aveva profetizzato l’età della disumanizzazione, si rifugia nella natura. Ma solo «quando sa farsi spirito, parlare al cuore». Come l’astro con la sua pallida lacrima d’opale

Nasceva duecento anni fa, ieri, il 9 Aprile del 1821. Baudelaire, come Leopardi, è un nome che suona come un mito. Conosciamo i loro nomi di battesimo, belli, Giacomo, Charles, ma il cognome basta, racchiude tutto. Sono i poeti che hanno un unico nome, come Omero, Dante, Shakespeare, Ovidio, Virgilio, Foscolo, Byron, Eliot.Baudelaire è il […]

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Loretto Rafanelli
“Sine macula” di Alberto Fraccacreta

Aspettando Delia

Prezioso collaboratore di queste pagine, applica un’esemplare capacità di approfondimento e di studio alla poesia, alla narrativa, alla filosofia, all’arte e al teatro. La nuova raccolta di versi lo conferma poeta di talento maturo, «tra i più meritevoli di attenzione della sua generazione»

Seguo con interesse gli scritti di Alberto Fraccacreta, tra recensioni, saggi e interviste ai grandi poeti (Zagajewski, Simic, Núñez, Muldoon, Gander, Campos, ecc.) e ai narratori (con mia sorpresa anche al giovane statunitense Stephen Markley autore del grande romanzo Ohio). E sempre ho trovato nei suoi interventi la rara capacità di entrare nel profondo delle altrui […]

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Chiara Ragosta
Un omaggio "radiofonico"

Un Dante elettrico

La cyberperformer Francesca Fini ha affrontato i versi di Dante nel contesto di Radio Dante, percorso poetico e sonoro: «Quei testi vanno interpretati, non vanno letti. Per questo l’ascolto attraverso la radio è il mezzo più efficace. Se a questo, poi, aggiungiamo una specie di sostegno sonoro che diventa racconto...»

Francesca Fini, artista interdisciplinare di fama internazionale, citata dall’Enciclopedia Treccani come tra i più significativi esponenti del linguaggio cyberperformance in Italia, è ideatrice, regista e curatrice della sceneggiatura sonora dell’evento Radio Dante – Un viaggio stereofonico nei versi del vate fiorentino: un podcast, a cadenza settimanale, di 21 episodi sui versi tratti da Le Rime […]

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