Una rassegna che partirà a ottobre
Il Teatro di Genova ha commissionato nove testi ad altrettanti autori della scena internazionale per raccontare il dramma del G8 a vent'anni di distanza. Ne parliamo con Kiara Pipino, studiosa e regista italo-americana che ha seguito il progetto
Nell’anno in cui ricorre il ventennio dai tragici e violenti fatti del G8 di Genova, in cui molti manifestanti subirono l’ingiustificata violenza da parte delle forze dell’ordine italiane e per cui il nostro paese è stato anche condannato dalla Corte Europea per i diritti umani, il Teatro Nazionale di Genova ha deciso di dedicare, a […]
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L'estate del nostro scontento?/8
«Oggi più che mai ciò che è logico in vista del bene comune diviene il male assoluto, ciò che aiuta a frenare il contagio, le vaccinazioni e le mascherine, divengono un impedimento “comunista” alla libertà individuale»
Passeggio nel centro della città devastata dal virus: i negozi e i ristoranti chiusi si contano a bizzeffe e pullulano i cartelli di spazi per attività commerciali in affitto. Chicago, cuore pulsante del Midwest e metropoli sempre affollata, vitale e colorata è vuota. Provo un’enorme tristezza: appare come un gigante stanco e privo di vita. […]
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Periscopio (globale)
Duecento anni dopo, John Keats è ancora lì: un monumento alla morte che si sostituisce alla vita. Perché nei suoi versi si riversa la sua smania di passioni, luoghi e sentimenti. Quasi una fiammata di desiderio destinata, per umana natura, a soccombere
Il lettore mi perdonerà se stavolta comincio con una lunga citazione, tratta da Fuga da Bisanzio di Josif Brodskij. Nell’introdurre un capitolo dedicato a Mandel’stam e alla sua opera poetica, Brodskij annota quanto segue: “Per qualche strano motivo l’espressione ‘morte di un poeta’ suona sempre un po’ più concreta che non ‘vita di un poeta’. […]
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L'estate del nostro scontento?/7
«In questa estate “del nostro scontento” mi accorgo sempre più spesso di parlare con i fantasmi della vita che ho vissuto in altri luoghi e in compagnia di altre persone. È questa la differenza rispetto al primo impatto del meteorite pandemico. Non certo “ne usciremo migliori” o altre sconce banalità televisive»
Quando i ragazzi di Cuba sono scesi per strada gridando “patria e vita”, che vuol dire semplicemente pane e libertà, avrei voluto telefonare a Enrique, là nella sua villetta diroccata del quartiere Coly dell’Avana, tra cataste di libri e vecchie riviste e l’antro fumoso di una cucina spenta da anni. Ma – lo sapevo – […]
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L'estate del nostro scontento?/6
„Quello che mi fa dire che è “andata bene” è racchiuso all’interno dell’accezione che fa intravedere una via d’uscita: un “quasi” di cui l’Italia, e con lei la nostra identità genetica, è generosa, c’è tutto, c’è il resto. Fatto di Bellezza che resiste, che sopporta le offese»
Sì. Lo affermo. Rispondo alla domanda. Sì, è l’estate del nostro scontento. Elimino il punto interrogativo di getto, senza tentennamenti. Non mi piace quasi più nulla di questo Paese e in generale di come va il mondo. Se non fosse per chi ha risposto, suo malgrado, alla chiamata e segue una rotta, tenendo salda la […]
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A proposito dell’“Album del Venti”
La nuova silloge di Mario Laghi Pasini non si limita a compiere i percorsi “retrogradi” della propria esistenza, ma, come già nelle raccolte precedenti, si inoltra nella riflessione sulla natura, sulla fisica, sul futuro del nostro mondo
«Chi vuole ora concepire il Purgatorio, si metta in quella età della vita che le passioni si scoloriscono e l’esperienza e il disinganno tolgono le illusioni, e, scemata la parte attiva e personale, l’uomo si sente generalizzare, si sente più come genere che come individuo». L’attacco con cui Francesco De Sanctis apre il racconto del […]
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L'estate del nostro scontento?/5
«I passi in avanti in vista dell’estate sembrano decisivi per tenerci contenti ma la variante di turno (ah, la filologia del virus: ora tocca a delta e speriamo non si debba arrivare all’omega!) ha riproposto ancora incertezze...»
Posso pensare che sia stato un inverno del nostro scontento? Partiamo dall’aspetto più doloroso, con ben in mente i diversi livelli di compartecipazione emotiva: quanti che l’hanno incontrata avrebbero voluto che potesse palesarsi almeno secondo l’icona del Settimo sigillo di Bergman e invece non c’è stata neppure partita. Tante e fin troppe volte è giunta […]
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L'estate del nostro scontento?/4
«Speravamo in un’estate più libera ma consapevole, nel segno del civismo dopo tanta angoscia. Ci troviamo già in autunno. S’addensano nuvole d’inizio agosto, il mare è agitato e grigio. Sulla spiaggia deserta una coppia di anziani avanza sul bagnasciuga, mano nella mano»
L’autunno di questa nostra estate di caos calmo (il Covid azzanna, ma gli ospedali non sono lazzaretti) è cominciato – almeno così l’ho percepito – tra l’undici e il dodici luglio, una domenica e un lunedì. Esattamente allo zenit del nostro orgoglio nazionale, la conquista della Coppa Uefa. Un’impresa all’apparenza impossibile, che faceva ancor più […]
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Cartolina dagli Usa
Barack Obama ha festeggiato i suoi sessant'anni. Un'occasione preziosa per riflettere meglio sulla sua parabola alla Casa Bianca: ha rappresentato il sogno di un'America che abbandona i suoi fantasmi. Ma il razzismo, la prassi antidemocratica della destra e Trump hanno cancellato nella violenza
Il 4 agosto l’ex presidente americano Barack Obama ha compiuto sessant’anni. Divenuto il 44esimo presidente degli Stati Uniti a soli 47 anni è stato il primo presidente afroamericano della storia statunitense. Figlio di madre single bianca e di padre keniota nero ha studiato prima alla Columbia University e poi ad Harvard dove si è laureato […]
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Consigli per gli acquisti
Adelphi ripubblica una serie di reportage di Georges Simenon del 1933, anno cruciale per la storia d'Europa: l'inventore di Maigret lo fa commentare a Trockij in nome del suo comunismo eretico. Mentre Sellerio punta sul giallo deduttivo di Colin Dexter
Trockij. Infaticabile e curioso come era su vari fronti (non solo la scrittura, la promiscuità coniugale e pure il sesso sul quale spesso si è scritto e favoleggiato), non deve stupire che Georges Simenon, uno dei più prolifici scrittori del mondo (forse è al numero uno di questa classifica) abbia deciso nel 1933 a viaggiare. […]
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