Cronache infedeli
Il dramma afghano è chiuso nell'immagine di quel pezzo di Kabul (il migliore?) costretto a fuggire nella pancia degli aerei occidentali. Per il resto, il mondo è sempre più complesso e contraddittorio: troppo per azzardare soluzioni facili. O immaginarie...
C’è una immagine – una sola – da cui non riesco a staccare gli occhi, nel fiume di foto, video e angosciose testimonianze che approdano oggi alla nostra riva occidentale trascinate dal naufragio dell’illusione afghana: la folla muta e funerea accalcata nella pancia dell’aereo americano pronto a decollare dall’ enigma di Kabul verso un ignoto […]
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L'estate del nostro scontento?/12
«Quando era tornata a casa dopo il vaccino, Mauro aveva fatto una battura per allentare le tensione che le aveva letto sul viso. “Chissà a che ora ti spuntano le ali di pipistrello.” Lei si era messa a letto, con gli occhi chiusi, ad aspettare. Le ali finora non sono comparse...»
Quando Anna arriva nello spogliatoio ha l’attaccatura dei capelli tutta bagnata di sudore. “Sembrano già sporchi anche se li ho lavati stamattina”, pensa guardandosi allo specchio del bagno; per rinfrescare il collo raccoglie le mechès sulla testa e le ferma con una pinza, in modo da formare una coda. “Speriamo che con queste temperature sahariane […]
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Un racconto inedito
«Dopo una sommaria ricognizione degli ingredienti disponibili con il vivandiere che fungeva occasionalmente anche da cuoco e che sembrava istupidito da tanto onore, aveva optato, in omaggio ad Apicio, per un’offerta frugale ma gustosa»
L’accampamento, in quella lontana provincia, non offriva alcun lusso: di questo Marco Flavio era perfettamente consapevole. Ancora più onorato, dunque, avrebbe dovuto sentirsi, o almeno questo pensavano tutti, di quella visita inaspettata. Il praefectus castrorum avrebbe visitato le truppe nella tarda mattinata, e al termine dell’ispezione avrebbe preteso, com’era peraltro d’uso, di essere rifocillato, se […]
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Piedi per aria
Inizia il campionato di calcio: siamo qui ancora una volta pronti a guardare, esultare, azzuffarci. Sapendo di assistere ad uno spettacolo che potrebbe essere una farsa, un qualcosa che galleggia tra le peggiori pratiche della politica e della finanza. Sappiamo tutto, ma non stacchiamo la spina
Adesso bisognerà vedere se questo benedetto streaming funzionerà davvero. L’ansia e i dubbi aumentano con il passare delle giornate e l’avvicinarsi dell’ora X, sabato 21 agosto: l’inizio del campionato di calcio, della serie A. Già l’idea di vedere una partita online, al computer o, peggio, sullo smartphone, proprio non mi va a genio. Temo l’imboscata […]
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L'estate del nostro scontento?/11
«Roma mi pare proiettata verso il passato. Quando qualcosa accade, il presente non lo nota, ma quel che è accaduto sarà ricordato. Roma è un unico grande monumento ai ricordi. I ricordi non sono la memoria, quest’ultima necessita di sistematicità, il ricordo affiora perché c’è un segno»
Roma è grande. Roma è un universo, l’universo è in espansione, anche Roma è in espansione, ha già travalicato, da qualche anno, i confini del Grande Raccordo Anulare. Roma è la città eterna. Io abito a Roma. E non ne posso fare a meno. Roma è mutante ed io sono un testimone che gira per […]
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“Il cauto emblema. Poesie 1945-2000”
Così Pasquale Di Palmo riferendosi alla Venezia degli ultimi, dei sofferenti, al centro della poesia di Carlo della Corte, autore di romanzi, storie di fantascienza, fumetti, sceneggiature, giornalista e uomo di editoria, “maestro in ombra” di cui si ripropone l’opera poetica e (a breve) la narrativa
Una bella collana intitolata “Maestri in ombra” mette a disposizione del “pubblico della poesia” accurate edizioni antologiche di autori da tempo fuori catalogo e talora pressoché dimenticati, autori che in anni neanche tanto lontani hanno rappresentato con la loro presenza momenti non trascurabili dell’elaborazione poetica; penso a Diego Valeri (importante volume in preparazione), o all’istriano […]
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Capre e cavoli
La "sinistra” italiana (virgolette obbligatorie) sempre più spesso si trova a sostenere cose e politiche di destra. Come nel caso delle proteste contro la decisione Usa di non combattere la guerra civile afghana o nel caso dei sindacati che vogliono scioperare contro il green pass. Anche questa è una malattia senza cura?
Mischiamo capre e cavoli: l’Afghanistan e l’obbligo di esibire il green pass nelle aziende italiane. No, non per parlare dei due temi specifici (non ho titoli né competenze sufficienti), ma per riflettere sui commenti (e i comportamenti) correnti in margine a questi due fatti. Vedrete che, forse, alla fine sarà più semplice capire che cos’è […]
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L'estate del nostro scontento?/10
«Se nell’esistenza di tutti i giorni riuscissimo a "diminuire” noi stessi in favore dell'altro, daremmo sempre la vita per i nostri amici. In senso lato e in senso letterale. Dando forse sollievo all’umanità post-apocalittica, gettando acqua sulla piromania ontologica e concreta»
Un’estate con molto vento, un phon continuo e pericoloso, i cui congegni elettrici possono saltare da un momento all’altro. La gloriosa Riserva Dannunziana, la pineta di Pescara, alcuni lidi e parecchie case — tra cui un piccolo monastero — sono stati danneggiati da un incendio, da cupe e alte fiamme: lapilli e fumo ovunque. È […]
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A Palazzo Ricci di Macerata
Da Fellini a Scorsese, da Pasolini a Terry Gilliam: una bellissima mostra ripropone le invenzioni scenografiche di Dante Ferretti, tre premi Oscar. Un. mondo dove realtà e illusione si mescolano continuamente per dare corpo ai sogni del cinema
Dal suo studio a Cinecittà al Palazzo Ricci di Macerata, la città dov’è nato settantotto anni fa. Dante Ferretti, lo scenografo tre volte Premio Oscar, si fa immaginifico protagonista di una mostra che squarcia un fondamentale aspetto del cinema. E già, perché la scenografia è la pietra angolare sulla quale si costruiscono le immagini, le […]
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L'estate del nostro scontento?/9
«Atterro a Lviv che nel frattempo è già risorta ed è primo pomeriggio. Ero in cerca di quell’Altrove che Bernhard avvertiva nel suo muoversi verso un luogo prescelto...»
Ci sono versi a chiudere che aprono le porte dell’esperienza. Come questi di Vittorio Sereni:Tendo una mano. Mi ritorna vuota. Allungo un braccio. Stringo una spalla d’aria. All’uscita dall’ultima galleria il sole non ferisce più. Quando ciò accade, l’inciso di un altro rigo annuncia che un uscio “si è aperto altrove”. Per mio errore avevo […]
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