Pier Mario Fasanotti
A proposito di "Baci a occhi aperti"

Enigma Sicilia

Il nuovo libro di Matteo Collura è una via di mezzo tra il racconto, il saggio e l'inchiesta giornalistica. Obiettivo (centrato): raccontare la Sicilia attraverso i suoi scrittori, le sue abitudini, i suoi segreti e le sue atmosfere

Cominciamo dall’ultimo capitolo che, pur avendo al suo centro la una sorpresa geologica, riassume fantasmagoricamente quello che è la Sicilia. Ossia un grande enigma. Altre parole non sarebbero più adatte. Il 12 luglio 1831 al largo di Sciacca emerse un’isoletta impeciata e fumigante. Dopo un gran ribollio di mare quel grumo roccioso parve assestarsi. Nella […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Tabucchi indiano

Da "Notturno indiano" ai racconti de “I volatili del Beato Angelico”, al di là delle evidenti ascendenze portoghesi, Antonio Tabucchi ha spesso esplorato le atmosfere del mistero racchiuse nelle ambientazioni indiane

Con l’encomiabile intento di celebrare il decennale della morte di Antonio Tabucchi, avvenuta a Lisbona il 25 marzo 2012, esce in questi giorni per i tipi di Sellerio, curato da António Mega Ferreira e Tim Parks, un volume dall’emblematico titolo Di viaggi e di sogni, che riunisce due libri pubblicati da Tabucchi in tempi ormai […]

continua »
Marco Vitale
Ancora su “A ogni stazione del viaggio”

Fedeltà alla parola

Nella sua poesia, Loretto Rafanelli tesse, con nitidezza, eleganza e discrezione il proprio “filo d’esistenza”. Evocando immagini, persone, paesaggi: «le spigolose vertigini di Città del Messico», «Pienza… la prima vedetta dell’Orcia» o un uomo su un treno, «solo. Confinato al lume del viaggio»

È bello che Jaca Book abbia ricominciato a pubblicare poesia, a quasi dieci anni dall’interruzione di una delle migliori collane a essa dedicate, ed è bello che abbia ricominciato con un autore come Loretto Rafanelli che di quella collana – diretta, lo ricordiamo, da Roberto Mussapi – è stato uno delle voci più presenti e […]

continua »
Domenico Calcaterra
Su “Giorni di collera e annientamento”

Grottesco quotidiano

Il nuovo romanzo di Francesco Permunian è, come tutti i suoi, un tuffo nella follia quotidiana letta in chiave grottesca. Un’affollata galleria di stralunate figure d’una provincia assurta a riserva di caccia di uno scrittore

Scrittori come Francesco Permunian pongono il lettore di fronte a un’evidenza: la fissità, quasi ossessiva, delle sue scritture. Dinnanzi a una qualità di dettato e a un’indiscussa maestria che lo ha reso il maggior esponente del grottesco italiano, l’impressione che se ne ricava è di un monomaniacale scavo, sempre e comunque nella medesima direzione. Non […]

continua »
Daniela Matronola
A proposito di "Tuamore"

Romanzo della madre

Crocifisso Dentello ha appena pubblicato un romanzo nel quale si rivolge in prima persona alla madre, e ne racconta la malattia straziante. Un libro nel quale si insegue il senso di un rapporto che dà vita anche nella morte

Fioccano in questo anno, purtroppo fustigato da una guerra che rischia di allargarsi al pianeta, molti centenari: sono nati nel 1922 Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Margherita Hack, Raimondo Vianello, Jack Kerouac, Beppe Fenoglio, Kurt Vonnegut, Pier Paolo Pasolini e molti altri. E poi il 1922 fu anche l’Annus Mirabilis della letteratura modernista: uscirono The Waste […]

continua »
Silvia Zoppi Garampi
A proposito di "Petraio"

Le pietre parlano

Il nuovo libro di Silvio Perrella è quasi un dialogo dell'autore con la materia, con le pietre della terra che danno concretezza alle emozioni. Una personalissima guida al recupero di un rapporto concreto con le radici e con il presente al tempo stesso

Se il viaggio è la metafora della vita terrestre, poi riflessa nella letteratura, con Petraio di Silvio Perrella (La nave di Teseo, pp. 396, 25,00 €) ci si trova dentro un percorso: dimensione più circoscritta, intima e definita. Si usa parlare di “percorsi di recupero da dipendenze”, giusto per fare un esempio, o di “percorsi […]

continua »
Alberto Fraccacreta
Tre occasioni di riflessione

Tre libri sul mistero

Sibylle Lewitscharoff, Leonardo Guzzo e Lucianna Argentino propongono tre libri sul mistero (diversissimi tra di loro). Dalla poesia di Dante all'epica di Ayrton Senna al senso della silenzio: la verità oltre le apparenze

Un grande convegno dantesco sull’Aventino, nell’antica sala dei Cavalieri di Malta, e un certo Gottlieb Elsheimer che è letteralmente prigioniero del suo scetticismo materialista ma è costretto a vivere un avvicendarsi di eventi mistici: è questo il tema del romanzo di Sibylle Lewitscharoff, Il miracolo di Pentecoste (traduzione di Paola Del Zoppo e Cristina Vezzaro, […]

continua »
Luigi Saitta
Un libro di Virman Cusenza

L’azzardo di un antifascista

Brescia 1945: la storia dell’avvocato Enzo Paroli, che superando contrapposizioni politiche e ideologiche mise in salvo Telesio Interlandi, direttore della “Difesa della razza”, considerato un collaborazionista. Anche Sciascia se ne interessò

Una storia romanzesca, che ha dell’incredibile. Un episodio, che oggi, a distanza di oltre 70 anni, desta stupore e ammirazione per il coraggio, ai limiti dell’azzardo, da parte del protagonista, l’avvocato Enzo Paroli, per la sua scelta di vita in un periodo così complesso e drammatico della nostra storia nazionale. Virman Cusenza, già direttore del Mattino e […]

continua »
Flavio Fusi
Cronache infedeli

Venediktov e il maiale

Dopo aver chiuso la celebre radio "libera" Ekho Moskvy, gli sgherri di Putin hanno attaccato una testa di maiale davanti alla porta del suo storico caporedattore, Alexey Venediktov. Un tipico avvertimento razzista. Questa è la Russia di Putin

Ho un debito di riconoscenza con i colleghi, ragazzi e ragazze della redazione de L’eco di Mosca, la radio libera che la censura di Putin ha chiuso d’autorità il 3 marzo scorso. Quelle stanze spoglie, quegli studi risonanti, quei lunghi corridoi di passi perduti a poca distanza dalla Piazza Rossa erano un porto sicuro per […]

continua »
Marco Ferrari
Dopo la sconfitta mondiale

Passa lo straniero

La disfatta dell'Italia del calcio ha una motivazione semplice: la preponderanza di giocatori stranieri (più del 60%) nel campionato di Serie A. Ai tempi della Corea, lo stesso problema venne risolto chiudendo le frontiere. Ma stavolta come si potrà fare?

Quando ai Mondiali inglesi del 1966 incappammo nella famosa sconfitta contro la Corea del Nord, la Federazione decide di chiudere le frontiere del pallone per far ripartire il calcio nostrano. L’unica eccezione furono gli oriundi, i famosi “angeli dalla faccia sporca”. Dopo l’amara eliminazione dai Mondiali del Qatar ci si domanda come risollevare una delle […]

continua »