Renzo Foa
L’Europa che non è stata
Intervista a Alexander Dubček
ISBN 9788899467289 Pagine 140, 16 Euro
Alla fine del 1987 Renzo Foa – all’epoca firma di punta del quotidiano l’Unità di cui avrebbe assunto la direzione tre anni dopo – ottenne una clamorosa intervista da Alexander Dubček che vent’anni prima, era stato protagonista e vittima della Primavera di Praga, ossia quella grande rivoluzione che aveva tentato di emendare democraticamente il socialismo prima di essere spazzata via dai carri armati di Mosca. Si era nel pieno della Perestrojka, vale a dire quel convulso processo riformatore tramite il quale Michail Gorbaciov stava cercando di trasformare la morente Unione Sovietica. L’intervista a Dubček, che per vent’anni era stato segretato nel più totale silenzio dal regime comunista, suscitò immediatamente enorme attenzione in tutto il mondo, proprio perché il padre della Primavera di Praga poteva legittimamente essere considerato il primo – e più attendibile – uomo di Stato che aveva cercato di far evolvere il modello “comunista” in chiave democratica. Proprio la “riformabilità del comunismo” è il tema di fondo dell’intervista. La storia ha dimostrato – come in questo volume testimoniano sia l’introduzione di Stefano Folli sia la postfazione di Andrea Graziosi – che il fallimento di quel processo non è solo insito nell’idea socialista della società ma anche nell’indisponibilità reale dell’Occidente, all’epoca, di sostenere il progetto di Gorbaciov.
Renzo Foa (1946-2009) è stato il primo direttore de l’Unità non espresso dalla gerarchia del Pci. In seguito, è stato prima editorialista de Il Giornale e poi direttore di Cronache di liberal. Dopo i volumi Il decennio sprecato. Ma è davvero impossibile cambiare l’Italia?, Liberal libri, 2005, In cattiva compagnia. Viaggio tra i ribelli al conformismo, Liberal libri, 2007 e Noi europei. Un dialogo tra padre e figlio, con Vittorio Foa, Liberal, 2008, una vasta raccolta di suoi articoli è uscita per Marsilio con il titolo Ho visto morire il comunismo, 2010.