Visto al Teatro Eliseo di Roma
Debutta al Teatro Grande di Pompei, arriva al Teatro Eliseo di Roma: la “Salomè” di Oscar Wilde diretta da Luca De Fusco con Gaia Aprea nel ruolo eponimo ed Eros Pagni nel ruolo del tetrarca della Galilea al tempo di Gesù. Drammaturgia attraversata in profondità, recitazione curata nei dettagli, impianto visivo essenziale ed evocativo
Nessun sipario, una scena geometrica, essenziale, distopica. Lunare. Come quel cerchio ampio e imponente che campeggia obliquo al centro della scena e che diventa osservatore e osservato speciale dell’azione drammaturgica. Succede nella Salomè di Oscar Wilde portata in scena da Luca De Fusco. Dopo il debutto estivo alla rassegna Pompei Theatrum Mundi 2018, viene proposto […]
continua »
Visioni contromano
Il nuovo film di Mario Martone, dedicato a una simbolica esperienza rivoluzionaria di inizio Novecento, è un'opera di grande attualità. Ma forse un po' di rabbia in più gli avrebbe fatto bene...
Presentato all’ultima Mostra di Venezia, Capri Revolution di Mario Martone si ispira alla storia di una comune che agli inizi del novecento il pittore Karl Diefenbach costituì sull’isola del titolo. Questo è il primo dei meriti del film, se non il principale. Ovvero portare a conoscenza, in un momento storico di sguaiate contrapposizioni sociali e […]
continua »
Visto al Teatro dei Dioscuri di Roma
Caterina Dazzi con la supervisione di Arturo Cirillo porta in scena “Aspettiamo cinque anni” di Federico García Lorca. Spettacolo surrealista e profondo, come il cuore spagnolo della poetica di Lorca
Caterina Dazzi, allieva del terzo anno dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, firma la regia, con la supervisione del Maestro Arturo Cirillo, dello spettacolo Aspettiamo cinque anni: rielaborazione dell’omonimo testo di Federico García Lorca. Come ha dichiarato il Maestro Cirillo, seppur amato e conosciuto Lorca è uno degli autori più complessi da rappresentare perché il suo […]
continua »
Al Piccolo di Milano
Ancora una volta, durante il periodo delle feste, torna in Italia con il suo "Snowshow" il clown russo Slava. Uno spettacolo tra circo e poesia che sa emozionare sia i grandi sia i bambini
Slava Polunin torna in Italia (dal 27 dicembre prossimo al Piccolo di Milano) anche quest’anno con il suo intramontabile Slava’s Snowshow: uno spettacolo costruito su una serie di gag poetiche e festose, che ricordano Chaplin e Marceau, e vanno ben al di là della tradizione del circo. Si tratta, infatti, di uno spettacolo travolgente, che attraversa l’anima dello spettatore […]
continua »
Al Macro di Roma
“Risotto”, lo spettacolo cult di Amedeo Fago, ha festeggiato i suoi primi quarant'anni di successi con una replica speciale. Sempre mescolando vita privata, vita pubblica e buona cucina
Lo scorso venerdì 14 dicembre 2018 lo spettacolo Risotto di e con Amedeo Fago, anche regista, e Fabrizio Beggiato, dopo essere stato ripreso più e più volte e aver girato tutta Europa da San Pietroburgo a Barcellona, da Parigi a Monaco e essere diventato un piccolo classico del teatro sperimentale italiano, ha festeggiato i propri […]
continua »
Visto al Teatro Quirino di Roma
Tornano a teatro le Sorelle Materassi, le signorine tumistufi nate dalla penna di Palazzeschi e approdate sulla scena grazie alla collaborazione di Geppy Gleijeses e Ugo Chiti e all’interpretazione di Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati. Sobrio e pacato, mai esilarante o fuori le righe, come l’ironia di Palazzeschi
Fare taglia e cuci: dicesi dell’attività di una persona pettegola, incapace di non esprimere maldicenze, commenti, malignità gratuite sugli altri. Nella estrema ricchezza e versatilità delle combinazioni della lingua italiana, l’espressione “fare taglia e cuci” si presta particolarmente a dare uno schizzo di situazioni e temperatura emotiva dello spettacolo andato in scena al Teatro Quirino […]
continua »
Al Teatro Grassi di Milano
Torna in scena "Elvira", la lezione/spettacolo di Toni Servillo dedicata all'arte dell'attore, alla verosimiglianza e allo scavo interiore dei personaggi. Seguendo la scia di Louis Jouvet e Giorgio Strehler
Sentire applausi così caldi e prolungati alla fine della nuova fortunata impresa teatrale di Toni Servillo – Elvira, omaggio a Louis Jouvet nuovamente in scena a Milano al Teatro Grassi fino al 22 dicembre – con il testo di Brigitte Jaques tratto da Elvire Jouvet 40, è un chiaro segnale che anche questa volta l’attore e regista campano ha trovato […]
continua »
Visto al Teatro Studio “E. Duse” di Roma
Francesca Caprioli firma e porta in scena l’adattamento teatrale de “La casa del sonno” di Jonathan Coe: “È un continente perduto”. Intenso, vibrante, autentico. Il progetto vince la menzione speciale del Premio di Produzione Carmelo Rocca 2018, premio indetto dall’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” con il contributo di SIAE e sarà presentato a Spoleto 61 completo di una seconda parte
Quello tra il sogno e il teatro è un legame antico, dalle crudeli manipolazioni in La vita è sogno di Calderón, al mortifero sonnambulismo di Lady Macbeth fino al recente Freud o l’interpretazione dei sogni di Stefano Massini. Finge, il teatro, allude e illude, come i sogni. Crea rebus di riferimenti scenografici, sonori e verbali […]
continua »
Dalla Carnegie Hall di New York /3
In occasione del ritorno del tenore peruviano Juan Diego Flórez al Carnegie Hall, dialogo a quattro mani tra Luca Zipoli, PhD in Letteratura Italiana alla Normale di Pisa e già autore per “Succedeoggi”, e Max Matukhin, PhD in Letterature comparate alla Princeton University. La musica che fa parlare, la musica che unisce
Max, spiegaci perché il concerto di Flórez al Carnegie Hall del 18 novembre era davvero un evento imperdibile. Dopo più di tre anni di assenza, il tenore peruviano Juan Diego Flórez è tornato il 18 novembre a New York, questa volta per un recital al celebre Carnegie Hall, accompagnato dal pianista Vincenzo Scalera. Per più […]
continua »
Due appuntamenti con il teatro internazionale
Due coppie a letto: il nudo, il voyerismo e la mediazione cinematografica. Due registi di grande fama internazionale, Katie Mitchell e Milo Rau, partono dallo stesso presupposto: il teatro non basta a se stesso
Due spettacoli che arrivano a Roma assieme, scuramente una coincidenza, ma che non può non far riflettere visto che tutti e due pongono il problema dell’uso dei nudi e delle riprese cinematografiche in scena: il primo è La maladie de la mort, come il racconto di Marguerite Duras da cui è liberamente tratto da Katie […]
continua »