In margine alla premiazione/2
Il documentario di Skye Fitzgerald sulla Sea-Watch e uno di Ed Perkins su un caso di cronaca del 2000 hanno portato una realtà diversa alla notte degli Oscar. Quella dominata dalla paura dell'altro. Che produce mostri. E forse per questo non hanno vinto...
In un periodo in cui da un capo all’altro dell’Atlantico il clima politico appare dominato dal riemergere di una demagogia di stampo nazionalista, rispolverata per fornire facili punti di riferimento ai naufraghi causati da quella che Augé definisce surmodernité, e in cui si assiste, a fronte di tanto parlare delle barriere visibili – vecchie o […]
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Visto al Teatro Argentina di Roma
Al suo terzo appuntamento con un classico pirandelliano, dopo “L’uomo, la bestia e la virtù” e i “Sei personaggi”, Carlo Cecchi firma una regia dell’“Enrico IV” sotto molti aspetti rivoluzionaria. In bilico tra omaggio e critica all’autore agrigentino, l’esperimento propone un’interpretazione che farà parlare di sé nella storia del dramma
Enrico IV di Pirandello è un titolo storicamente legato al Teatro Argentina di Roma. Dopo il clamoroso debutto della pièce al Teatro Manzoni di Milano il 24 febbraio 1922 con Ruggiero Ruggieri nelle vesti del protagonista, il dramma arriva all’Argentina, il 18 ottobre di quell’anno, con la regia di Pirandello in persona e Umberto Palmarini […]
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Visto al Teatro Eliseo di Roma
Glauco Mauri vince la sua ennesima sfida teatrale: portare in scena con Roberto Sturno “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij. Un clima da "parenti serpenti" che finisce presto nel paradigma della commedia umana
Mettere in scena il romanzo-capolavoro di Dostoevskij, quel I fratelli Karamazov che squaderna tutte le sfaccettature degli abissi umani – debolezze, violenza, follia, filosofici dubbi su chi è l’uomo e dove finirà, all’inferno o in paradiso se Dio c’è – può sembrare impresa destinata al fallimento. L’arco temporale di uno spettacolo, per quanto dilatato, non […]
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Visto al Teatro Argentina di Roma
Può un violoncello solo riempire un teatro? È successo il 14 febbraio a Roma, con il concerto “Ba-Rock” di Giovanni Sollima. La Filarmonica Romana registra il tutto esaurito presentando un virtuoso del violoncello nonché un’eccellenza italiana nel mondo capace di unire giovani e meno giovani, il barocco della Scuola bolognese e il metal degli Slayer, Bach e i Nirvana
«Il violoncello è uno strumento che sussurra, che canta, che urla. Sopra questa soglia è una chitarra elettrica». Così si pronuncia Giovanni Sollima prima della sua esibizione. Ba-Rock, spiega Sollima, «è un progetto quasi di sopravvivenza». Il virtuoso del violoncello ha abituato il suo pubblico agli sconfinamenti di genere, alle acrobazie spericolate e avveniristiche, alle […]
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Visto al Teatro India di Roma
Approda a Roma l’innovativa rilettura di Cechov a firma della compagnia Kepler-452, che ha già riscosso grande successo in tutta Italia. Il dramma di Ljuba e Gaev si intreccia a doppio filo con quello di Annalisa e Giuliano, realmente colpiti da un provvedimento di sfratto dopo “trent’anni di felicità in comodato d’uso”
Le grandi opere letterarie prendono spesso spunto da fatti di cronaca, che il genio di un autore sottrae dalla loro contingenza effimera e innalza su un piano universale, patrimonio di tutti. È questo il caso, per fare solo qualche esempio più celebre, di Anna Karenina, ispirata alla notizia di una donna realmente vittima delle rotaie […]
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Visto al Teatro dell'Opera di Roma
Prima mondiale il 2 febbraio per il balletto “Carmen” del coreografo Jiří Bubeníček. Riadattamento della novella di Mérimée e della partitura di Bizet per andare al cuore dei sentimenti della ribelle e indomita gitana (Susanna Salvi) e del suo geloso e focoso José (Amar Ramasar). Il 21 marzo trasmissione televisiva in differita su Rai5
«Era una bellezza strana e selvaggia, una figura che a prima vista sorprendeva, ma che non si poteva dimenticare. Soprattutto gli occhi, con un’espressione a un tempo voluttuosa e ferina, quale non ho mai più ritrovato in nessun altro sguardo umano». Qui sta l’essenza della Carmen di Prosper Mérimée. La tempra indomabile e il carattere […]
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Visto al Teatro India di Roma
Dal 7 al 10 febbraio la Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile dell’Umbria ha portato in scena il “Racconto d’inverno” di Shakespeare, per la regia di Andrea Baracco. Da tempo impegnato in un lavoro di reinterpretazione di grandi classici del teatro, il regista ha fatto della pièce una favola nera, un dramma cupo dal lieto fine solo apparente
Dramma romanzesco, tragicommedia, commedia dal sapore amaro. Difficile definire la natura del Racconto d’inverno, uno degli ultimi titoli della produzione shakespeariana e forse tra le opere più enigmatiche del Bardo. Composto da un insieme di personaggi in cui compaiono un tiranno nevrotico e sanguinario, una pastorella figlia di re, un clown che si fa beffe […]
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Periscopio (globale)
Ritratto di Desmond Doss, l'obiettore di coscienza che salvò un plotone di militari Usa nella battaglia di Okinawa senza mai imbracciare un'arma da fuoco. Dalla sua storia, Mel Gibson ha tratto un bel film
Una volta tanto, celebreremo il centenario della nascita di uno sconosciuto, o quasi. Il nome di Desmond Doss non è certo di quelli che ci dicano immediatamente qualcosa, salvo forse ai cinefili, che ricorderanno magari un film di due anni fa. Mi riferisco all’inusuale pellicola di guerra La battaglia di Hacksaw Ridge, diretto da Mel […]
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“La vita in un attimo”, San Valentino al cinema
I casi del destino nel nuovo film di Dan Fogelman, dove si intrecciano le storie di quattro coppie tutte diverse tra loro, un po’ nello stile del celebre film del 1998 con Gwyneth Paltrow. Il cast prestigioso e la sceneggiatura virtuosistica sono una promessa, ma non del tutto riuscita
Dei film nelle sale il giorno di San Valentino La vita in un attimo è quello più articolato e il meno imbrigliato nella narrativa di una obsoleta qualsivoglia storia d’amore. È un film Usa dal budget elevato, dal cast prestigioso, dalla sceneggiatura virtuosistica, visto che i suoi protagonisti si spalmano su tre generazioni e su […]
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Visto al Teatro Municipale di Bologna
Un bellissimo "Trovatore" verdiano messo in scena da Bob Wilson è stato contestato dai soliti melomani: passano i decenni, ma la grande avanguardia ancora non trova spazio in un mondo che cerca solo vuoti stereotipi
“Pietra miliare del teatro sperimentale mondiale”, come lo ha definito il New York Times, Bob Wilson fu scoperto in Europa nel ’76, al Festival di Avignone, con Einstein on the beach, uno spettacolo creato in coppia con il musicista Philip Glass, una rivoluzionaria opera contemporanea. E l’Italia quella volta arrivò prima dei francesi: già nel ’74 infatti […]
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