21
novembre
2024

spettacoli

Flavia Gasperetti
A proposito del film di Sorrentino

Dialogo sulla Bellezza

In occasione dell'uscita della "Grande bellezza" pubblicammo questo gioco (semiserio) sulle manie dei recensori, sui vizi dei giornalisti che credono di fare tendenza e sugli scrittori che si inventano (cattivi) poeti. Insomma, sul distacco tra analisi critica e i gusti del pubblico. Lo riproponiamo intatto dopo il trionfo del film ai Golden Globe

– Ti vedo pensierosa in questi giorni, cos’è? Sei preda si uno spaesato senso di solitudine intellettuale o ti hanno dato fastidio i peperoni? – Non lo so, ma se proprio volessi scandagliare gli abissi del mio rimosso, direi che ciò sia dovuto all’incomprensione che provo di fronte alle reazioni della critica italiana al nuovo […]

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Andrea Porcheddu
Lettera aperta al ministro (e ai futuri sindaci)

Un attore ci salverà

Il teatro, il suo rapporto privilegiato e diretto fra platea e palcoscenico continua a mantenere alta la bandiera della cultura. Anche se tutto, in Italia, va contro i saperi e le arti. Ricordiamocelo, quando ci sediamo in platea

L’altro giorno sono stato al Teatro Valle Occupato. Non ci andavo da molto tempo: da due anni, ossia dal giorno in cui un manipolo di attori, attrici, operatori dello spettacolo sono entrati con un escamotage e hanno preso possesso dello storico teatro in pieno centro a Roma. Ho trovato un clima di garbato entusiasmo, ancora […]

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Alessandro Boschi
Dopo il Golden Globe

Romanzo Italiano

Riproponiamo la nostra recensione de "La grande bellezza" (con molti distinguo): è un apologo sulla decomposizione del nostro Paese. Le grandi prove di Toni Servillo, Sabrina Ferilli e Carlo Verdone riscattano una regìa troppo raffinata e rarefatta nel descrivere l'orrore morale

La prima cosa che ci siamo chiesti vedendo La grande bellezza, nuovo film di Paolo Sorrentino da oggi nelle sale, è stata chi fosse Gustavo Modena, del quale all’inizio della pellicola si vede il busto durante una sequenza girata al Gianicolo (insieme ad un titolo su Francesco Totti). E abbiamo trovato questa definizione del drammaturgo […]

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Nicola Fano
"Le voci di dentro" all'Argentina

Famiglia Servillo

I due fratelli in scena (a Roma) con Eduardo incarnano un'idea antica, affascinante e modernissima di teatro d'arte fatto di facce, parole e idee. Insomma: è quasi un capolavoro annunciato

La famiglia d’arte è un’istituzione antica: generazioni d’attori, saltimbanchi, musicisti allevati direttamente sul palcoscenico che mangiavano applausi e polvere. Soprattutto polvere. Trasmettere l’arte per veicoli familiari è un modo particolarissimo per consentire alle idee e ai mestieri di attraversare i tempi. Non c’è accademia, non c’è formalismo, non c’è spocchia: solo sudore e sensibilità per […]

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Andrea Porcheddu
Il nuovo spettacolo dell'affabulatore

La Bolla di Celestini

Il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini è un apologo amaro sulla nazione, su questa Italia che sembra aver smarrito qualunque prospettiva di futuro. E così l'attore - amaramente - quasi si dimette da italiano

Mi ricordo bene la prima volta che ho visto in scena Ascanio Celestini. Sarà stato alla fine degli anni Novanta, in un piccolo festival nelle Marche. Lavorava, allora, con Gaetano Ventriglia – un altro interessantissimo regista e attore – e presentavano uno strampalato, amaro viaggio nel mondo di Pasolini, che si intitolava Cicoria. Era una […]

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Nicola Fano
Ricordo di una grande attrice

Il naso di Rossella

Da Romolo Valli alla peggiore conservazione: ritratto di una diva che ha fatto delle proprie contraddizioni un punto di forza. Tanto da poter essere ricordata come una delle attrici più moderne (e indimenticabili) del "vecchio" teatro.

Ero ragazzino quando vidi Rossella Falk e Romolo Valli nel Giuoco delle parti di Pirandello all’Eliseo (quello che segnò un’epoca del teatro, con la regìa di Giorgio De Lullo per la Compagnia dei Giovani). Capii poco perché avrò avuto al massimo quattordici anni, ma il ricordo indelebile che ne trassi mi impedì – negli anni […]

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Andrea Porcheddu
Appello al sindaco che verrà

Roma fuori scena

Nei programmi elettorali di Alemanno, Marino e De Vito non si parla di spettacolo (né di cultura, spesso). Eppure la situazione è disastrosa: sperimentazione e nuova drammaturgia non hanno casa, nella Capitale. Bisogna che qualcosa cambi davvero. Con questo articolo, il critico Andrea Porcheddu inizia a collaborare con Succedeoggi.it

Tra un mese a Roma si vota per il sindaco. Ovvio, i problemi non mancano: sarebbero molti i temi all’ordine del giorno. Ma al nuovo primo cittadino – sempre che cambi l’inquilino del Campidoglio, visto che Alemanno si ricandida – toccherà anche occuparsi di teatri. Siamo quasi certi che sarà l’ultimo dei suoi pensieri: i […]

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Nicola Fano
Glauco Mauri è uno splendido Krapp

Beckett allo specchio

Il grande attore, insieme a Roberto Sturno, torna a mettere in scena l'autore irlandese. Ne viene fuori un magnifico sortilegio scenico dove il senso del "ricordo" assume in senso concreto di un nastro antico che gira a vuoto su un magnetofono

Non perdetevi Glauco Mauri che fa L’ultimo nastro di Krapp! Anche se lo avete visto negli anni passati, anche se ne ricordate ogni sfumatura emotiva, anche se ricordate il rumore sordo di quella vecchia bobina del magnetofono che chiude lo spettacolo, anche se avete nell’orecchio la voce sublime dell’attore che scandisce bobiiiina, andate al Piccolo […]

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Anna Camaiti Hostert
Dalla rivolta alla violenza

La tragedia del ’77

Uno spettacolo di Francesca Pirani e Eugenia Scotti mette in fila una serie di storie nate nel cuore dell'Autonomia. Per capire come dalla voglia di libertà si sia passati alla lotta armata. Un ammonimento anche per oggi?

“’77. La rivoluzione è finita. Abbiamo vinto” Così titolava il numero di giugno di A/traverso, la rivista dell’ala creativa dell’autonomia bolognese prima che la conclusione del grande convegno di settembre sancisse la fine di tutte le speranze che il movimento portava con sé. Da questo trae ispirazione il titolo dello spettacolo messo in scena da […]

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Nicola Fano
A proposito di uno spettacolo memorabile

Elogio di Brecht

Abbiamo trattato l'autore tedesco come un comunista appestato. E invece Umberto Orsini e Claudio Longhi, con "La resistibile ascesa di Artuto Ui" in tournée per la terza stagione, ci dimostrano quanto sia viva (e appassionante) la sua lezione

Da venticinque, forse trent’anni viviamo affogati nella pretesa di un modernismo dove ognuno galleggia per liberarsi di regole, vincoli, radici e memorie. Abbiamo buttato a mare idee e ideologie come fossero zavorra inutile per conquistare il paradiso delle grandi apparenze. Ogni tanto, c’è qualcuno che si ostina a ricordarci che cosa abbiamo perso e, chi […]

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