21
novembre
2024

spettacoli

Alessandro Boschi
I capolavori ritrovati

Un Hitch perfetto

La (benemerita) Cineteca di Bologna ha restaurato alcuni grandi capolavori del cinema in bianco e nero, da Hitchcock a Dino Risi, da Visconti a Chaplin. E ora li propone nelle sale per riscoprirli sul grande schermo cominciando con "Il delitto perfetto". Sarà una grande sorpresa e per qualcuno una bella scoperta

Ogni scusa è buona per rivedersi un film del grande Hitch, figuriamoci quando la scusa consiste nella proiezione in 3D di Dial M For Murder, Il delitto perfetto, forse non un capolavoro assoluto ma sempre roba di classe eccelsa. E in questo caso, onore alla Cineteca di Bologna, la più attiva e importante del nostro […]

continua »
Andrea Porcheddu
In scena a Verona

Teatro da ricercare

Si apre "Sguardi", rassegna di teatro veneto: un modello di promozione delle realtà territoriali con grandi prospettive nazionali progettato da Daniela Nicosia, Giovanna Caserta e il nostro Andrea Porcheddu. Che qui ci racconta le sue ragioni

Cosa vuol dire raccontare un territorio attraverso il teatro? Scandagliare, verificare, confrontarsi con la produzione, con la creatività, con le intuizioni di artisti che quel territorio prendono come paradigma, come materia di incontro e scontro quotidiano. Da tempo abbiamo capito che dalla “periferia dell’impero” arriva un teatro fatto di urgenze ineliminabili, di pulsioni immediate. Quasi […]

continua »
Enrica Rosso
La prima di "Italia mia Italia"

La Signora tricolore

Alla Sala Umberto di Roma ha debuttato il nuovo spettacolo della coppia Maddalena Crippa/Peter Stein. Un omaggio poetico-canoro all'Italia, da Leopardi a Toto Cotugno, da Pasolini a Francesco Piccolo. Una fantasia contro corrente tutta verde, bianca e rossa

Il più significativo vizio di noi  italiani è piangerci addosso. Sempre e comunque.  Figuriamoci ora. Praticamente un mantra. Bel gesto allora, a maggior ragione, quello che ha dato vita al progetto a cui abbiamo assistito in prima nazionale alla Sala Umberto di Roma (fino al 22 settembre): Italia mia Italia, fortemente voluto composto e interpretato […]

continua »
Chiara Tozzi
Ancora sull'omaggio a Federico Fellini

Elogio delle storie

Il film di Scola è un gesto di speranza e ottimismo: nessuno (neanche la morte, figuriamoci una cattiva vita!) può nulla per fermare il flusso delle esperienze, delle favole e della fantasia. Basta lasciarsi andare

C’è un cinema che cambia, che incalza e che cerca di mutare forma a passo accelerato, per agguantare e mantenere l’attenzione dello spettatore che si suppone oggi essere labile, superficiale e interrotta. E c’è un cinema che persiste, in una forma che qualcuno potrebbe definire tradizionale, forte delle storia e dei personaggi che racconta. Ettore […]

continua »
Nicola Fano
La Mostra rende omaggio a due maestri

Siamo tutti felliniani

Oggi a Venezia arriva "Che strano chiamarsi Federico!", vero e proprio capolavoro di Ettore Scola dedicato a Fellini. Un film sul nostro immaginario. Su come è nato e su come lo abbiamo dimenticato. Con un epilogo particolarmente amaro

L’altro giorno, salutando amici e ospiti presenti alla prima proiezione privata del suo nuovo film, Che strano chiamarsi Federico!, Ettore Scola si è detto convinto che tutti gli italiani debbano qualcosa a Fellini. Anche quelli che non hanno mai visto un solo fotogramma dei suoi film hanno nel proprio immaginario una faccia, una luce, una […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

Contro Gad (e Amelio)

Gad Lerner se la prende con chi ha criticato "L'Intrepido": "Lo attaccano perché affronta un tema scottante". E invece no. Il film con Albanese è proprio riuscito male, al di là dei temi che tratta. E poi, siamo sicuri che Lerner l'abbia visto?

Mio nonno mi diceva sempre: “non fare il coglione quanto non ti tocca”. Che significa, se non fosse abbastanza chiaro: non dire (non voler dire) la tua su una cosa che non conosci, perché potresti fare una figura barbina. Ora, lungi dal dire che Gad Lerner sia come era talvolta definito il sottoscritto ai tempi […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

Girotondo Roma

Convince tutti "Sacro GRA", il film realizzato da Gianfranco Rosi puntando la cinepresa intorno al Raccordo della Capitale. Bel film anche "La jalouise" di Philippe Garrel, una classica storia di "educazione sentimentale"- Ben diretta e ben recitata (premio in vista?)

Altri due film in concorso, quando siamo giunti quasi all’epilogo di questa 70^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. E a ben vedere le due produzioni viste questa mattina, nonostante siano diametralmente opposte per origine e destinazione, confermano quello che è il trend di questo festival: il prodotto medio. Che però è già qualcosa, anzi. […]

continua »
Alessandro Boschi
Visioni contromano

Surreale Kubrick

Abbiamo visto "Fear and desire", il film ritrovato del grande regista. È un film strano, imperfetto, povero... ma i temi dei capolavori (da "Orizzonti di gloria" a "Eyes wide shut") ci sono tutti. Da non perdere!

C’è chi sostiene che un regista nella propria vita, pur producendo decine di film, ne giri solo e soltanto uno. Come quelli che dicono che si ama una volta e le altre sono solo e soltanto delle pallide imitazioni (credo di averlo letto anche in un albo di Tex, figuriamoci). Comunque, una curiosa e in […]

continua »
Adriano Mazzoletti
La ristampa di due cd da non perdere

Capolavori del jazz

Benemerite case discografiche ripubblicano dischi o registrazioni di concerti dei grandi del passato. Come nel caso di “Money Jungle”, inciso da Duke Ellington con Charlie Mingus e Max Roach nel 1962, e di due esibizioni di Miles Davis al Blackhawk di San Francisco nel 1961

Nel vuoto quasi pneumatico in cui vive o meglio sopravvive il jazz internazionale, soprattutto quello americano, continuano a far parlare di sé solo le star di una volta, Ornette Coleman, classe 1930, Wayne Shorter, 1933, Herbie Hancock, 1940 Chick Corea, 1941, oppure Sonny Rollins anche lui ottantreenne come Ornette, che per motivi di salute ha […]

continua »
Alessandro Boschi
Visioni contromano

Dormire (al cinema)

Ennio Flaiano teorizzava il diritto e il piacere dello spettatore di addormentarsi in sala. Ma qui si parla di gente che dorme nelle pellicole. E dei letti che li ospitano: da Totò a Capannelle a Johnny Depp, dentro c'è tutto un mondo...

Alla Mole Antonelliana di Torino, dentro al Museo del cinema,  c’è una bellissima sala chiamata Aula del Tempio adibita alla proiezione di tre filmati, uno dedicato al cinema muto torinese e due, di montaggio, realizzati da Gianni Amelio con le scene di ballo più significative di alcuni film italiani.  “Curiosamente” manca I ragazzi di Bandiera […]

continua »