21
novembre
2024

spettacoli

Nicola Fano
Maxi investimenti e grandi risparmi

Roma, feste e festival

Alla presentazione della ventesima edizione delle "Vie dei festival" la direttrice Natalia Di Iorio pone finalmente il problema dei problemi: in base a quali criteri i tagli alla cultura colpiscono solo qualcuno? Siamo sempre al nodo lobby&famiglie

Insomma, qual è la politica culturale di Roma? Senza andare troppo lontano, se Nicolini s’occupò – semplicemente e genialmente – di dare una cultura ai romani; se Borgna ha cercato – spesso con successo – di moltiplicare i luoghi di cultura di Roma; se Veltroni ha puntato tutto sugli eventi; se Alemanno ha dato una […]

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Enrica Rosso
“Le vie dei festival” al Teatro Due di Roma

Tea for two senza biscottini

Con scintillante complicità Tony Laudadio ed Enrico Ianniello interpretano trenta microscene di ordinaria alienazione quotidiana. In “Un anno dopo”, testo inedito che Laudadio firma anche come autore e regista

Un debutto nazionale a segnare la sofferta anteprima della XX edizione de Le vie dei festival organizzata dall’Associazione Cadmo e diretta da Natalia Di Iorio in scena al Teatro Due di Roma fino al 27 ottobre. Onorevole Teatro Carsertano e Teatri Uniti scendono in campo per produrre Un anno dopo, un testo inedito di Tony […]

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Nicola Fano
Oltre le "balle del Valle"

Lo scandalo Zètema

Mille dipendenti, un presidente fedelissimo di Alemanno, la gestione di tutta la cultura a Roma: radiografia di un enorme centro di potere che Marino lascia intatto. Perché non lo occupate?

Allora: vogliamo parlare di scandali culturali italiani? Parliamo dello scandalo Zètema. Che non è né di destra né di sinistra: semplicemente uno scandalo della nostra cultura impoverita di fondi e idee da una classe politica per lo più ignorante e non all’altezza (della cultura medesima). Ebbene, Zètema è una cosiddetta “multiservizi” di proprietà totale di […]

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Alessandro Boschi
Visioni contromano

Il cinema ordinario

"Aspirante vedovo", campione d'incassi con la coppia De Luigi/Littizzetto, non è solo il brutto remake del capolavoro di Risi, ma è un film banale. Cercasi idee!

Ci eravamo riproposti di non perderci nemmeno un minuto di tempo, ma non ce l’abbiamo fatta. Per questo, piano piano ma irresistibilmente come diceva Sylvie Vartan, siamo andati a vedere Aspirante vedovo di Massimo Venier. E ci siamo andati caricati a pallettoni, facendoci al tempo stesso degli scrupoli: non è bene andare a vedere un […]

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Nicola Fano
Viaggio teatrale in Francia

Il Pinter francese

La Parigi teatrale impazzisce per Joel Pommerat, regista e autore che mescola il dramma borghese alla rivendicazione politica. Per denunciare un mondo che ha perso contatto con se stesso e le proprie idee

La nuova stella del teatro francese si chiama Joël Pommerat. Un paginone di Le Monde lo annunciava qualche settimana fa: con due spettacoli in scena all’Odéon-Théâtre de l’Europe (Au monde e Les Merchands), uno al mitico Bouffes du Nord (La Grande et Fabuleuse Histoire du commerce), ci vuole poco a gridare al miracolo! E così […]

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Andrea Porcheddu
Ancora sul teatro occupato

Il Valle e i mostri

La forzatura della "normalità" è vissuta come un pericolo, come uno corpo estraneo che si insinua nelle abitudini del nostro teatro. Eppure tutti siamo d'accordo che la situazione è "mostruosa" e che le regole sono da cambiare. Allora, perché non vivere il "caso-Valle" come un'occasione?

Sono rari, i casi, nella storia recente, in cui il Teatro è finito in prima pagina. Non se ne parla più tanto, se non in  trafiletti o nelle pagine finali dei quotidiani. Ma ci sono stati casi, “eventi” o “fatti”, che hanno suscitato l’attenzione, scaldato gli animi, spinto assopiti commentatori a prendere posizione. Ricordo il […]

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Nicola Fano
A proposito di politiche teatrali sbagliate

Le lobby del teatro

Occupazione del Valle o no, il problema del teatro italiano è che è gestito da una lobby. Una sola. Mentre ci sarebbero anche altri artisti, altre idee, altre tendenze creative da sostenere.

In molti si chiedono: se il guaio del teatro a Roma è l’occupazione del Valle, vuol dire che tutto il resto va bene? Ho già scritto qui (clicca per leggere) che si parla molto dell’appropriazione indebita di quel teatro anche per tacere i guai di tutti gli altri. Poi ho anche detto quello che penso […]

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Enrico Porcaro
Un'intervista tv inedita

La Cina di Lizzani

Nel 2008 la televisione cinese affidò a un autore italiano (l'autore di questo articolo) la realizzazione di una conversazione con Carlo Lizzani, a cinquant'anni dalla Muraglia cinese. Eccola per la prima volta in Italia

Tutto iniziò nel 2008 con una telefonata da Pechino della mia amica Huo Jiu Jing: – Te la senti di fare un servizio per CCTV (Central China Television) sul lavoro di Carlo Lizzani in Cina? Sono 50 anni dalla realizzazione de La muraglia cinese… Sinceramente non sapevo nulla di quest’opera, pur conoscendo il lavoro di […]

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Alessandro Boschi
La morte di un grande artista

Cinema delle verità

Ritratto di Carlo Lizzani, regista e intellettuale di enorme spessore che ha segnato tutta la storia del secondo Novecento. Un uomo saggio e disponibile che ha passato la vita a raccontare la realtà mediata dalle emozioni

L’ultima volta che ci è capitato di vedere Carlo Lizzani è stato pochi giorni fa quando, tornati dalla Mostra del cinema di Venezia, volevamo parlare di un documentario di Gianni Bozzacchi, che al Lido non avevamo seguito con l’attenzione che meritava. Eravamo in procinto di scrivere la scaletta della puntata di Hollywood Party ma quella […]

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Riccardo Caporossi
Ancora sul Valle occupato

Il sogno del Valle

Riccardo Caporossi, che aveva sposato l'occupazione del Valle, ci ha mandato questa splendida e dolente lettera. Con una riflessione postuma di Claudio Remondi sul senso di fare del teatro un bene comune

Vincendo l’indugio e la resistenza a scrivere, stimolato dal tuo articolo sul Teatro Valle, l’”antico” ricordo di stima e frequentazione mi sollecita ad inviarti qualche riga di riflessione. Non sono solito fare questo, né aggiungermi necessariamente ai già tanti commenti che vengono espressi, forse troppi tanto da rischiare che non ci sia più nessuno che […]

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