Parla la performer Angélique Cavallari
«La performance in sé è effimera. Ma proprio per questo, e grazie alla sua immediatezza, consente di arrivare molto più in profondità». Parla una protagonista di un'arte molto particolare
Ho conosciuto Angélique Cavallari durante il mio anno di ricerca sulle arti performative a Parigi. Ero al Théâtre de Verre quando ho visto H (con la regia di Stefano Odoardi). Una donna di una bellezza manga, molto magra, occhi chiari, grandi, allungati dal trucco scuro, vestita di nero, aderente, fetish, con stivali borchiati, tacco a […]
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Fenomenologia di Lou Reed
Otto settimane di elettrochoc, volute dai genitori, per il manifestarsi delle prime inclinazioni omosessuali. Come poteva non odiare, scandalizzare, alimentare la rivolta il poeta del rock che più di tutti ha praticato l'interdisciplinarietà delle arti? Anche con leggerezza...
È morto Lou Reed. È morto il poeta del rock. La notizia è volata sul web, in tivù e oggi è sulla bocca di tutti. «Hai visto, Andrea, è morto Lou, e adesso?…», mi ha detto al telefono un amico sconsolato quasi col nodo in gola. C’è una commozione generale, come sempre però in questi […]
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Parla l'ad di "Musica per Roma”
L'Auditorium ha fatto delle arti una risorsa. Come? È un sistema esportabile? Lo abbiamo chiesto a Carlo Fuortes, artefice del successo. «La cultura è una forma di welfare come la sanità o l’istruzione. Ma serve legittimità sociale». Se Marino l'ascoltasse...
Chiamiamolo “modello Roma per la cultura”. Che non è quello del Campidoglio (ché anzi è ancora molto ballerino…), non è quello del Teatro di Roma né quello del Teatro dell’Opera: è il Modello Auditorium. Oltre il 60% di autofinanziamento mediante vendita di biglietti e servizi. E solo il resto sostegno pubblico (poco Stato e molto […]
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Memorie di un fan
La prima parte dell'esistenza vissuta nel paradiso tossico l'ha divorata in un attimo. Poi la catarsi intorno ai 50 anni, l'incontro con Laurie Anderson e la scoperta del Tai Chi: capacità di godere, serenità e pacifico abbandono risuonano da lì in poi anche nelle sue note. E poi quella stretta di mano alla fine di un'intervista...
Oggi, caro Lou, per quanto mi riguarda non è un Perfect Day. Il prossimo 2 marzo avresti dovuto compiere 72 anni. Senza nasconderli, come sempre. Una ruga sull’altra, una dopo l’altra, come fossero 72 vite. Invece, la vita ti ha lasciato all’improvviso dopo che la scorsa primavera avevi dribblato la fine di tutto con un […]
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Così veniva chiamata Claudia Cassidy, critica teatrale cattivissima, star della scena americana intorno alla metà del Novecento, colei che scoprì Tennessee Williams. Un libro, negli Usa, riscopre il suo mito
La cultura non è sempre stata, come oggi, una delle prime risorse della città di Chicago che invece nella seconda metà dell’Ottocento e ancora all’inizio del secolo scorso era famosa per i suoi macelli e per una congerie di commercianti senza scrupoli guidati solo da una sfrenata avidità di denaro. «L’arte si situava miseramente al […]
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A 71 anni è morto Lou Reed
Addio a uno dei protagonisti della cultura del secondo Novecento. Colui che portò la musica nella grande famiglia delle arti e delle avanguardie. Da "maledetto" a "venerato maestro"
Intanto, sesso droga e rock’n’roll l’ha inventato lui. E non era solo un modo di dire. Lou Reed, morto a 71 anni, era un protagonista degli eccessi. Eccesso creativo, beninteso. La voce roca, le mosse lente, le parole strascicate: credo che Bruce Springsteen abbia imparato da lì, chissà se lo dirà, adesso. E pure certo […]
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Visioni contromano
"La vita di Adele" di Abdellatif Kechiche, Palma d'oro a Cannes, è un film monumentale (anche troppo) sui sentimenti e sulla loro caducità nei confronti della vita. Sempre: anche quando sono (o sembrano) trasgressivi
Abdellatif Kechiche non è quello che si dice un personaggio simpatico. Ricordiamo ancora la sua uscita poco felice e sgarbata durante la premiazione della Mostra di Venezia 2007, al termine della quale, secondo lui, il suo Cous Cous avrebbe meritato il Leone d’Oro e non quello d’Argento (insieme al gran premio della giuria). Concetto che […]
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Lo scrittore in platea
Etnie e culture si mischiano in una piccola comunità montana unita dal dolore e dalla solidarietà interiore: è “La prima neve”, nuovo film di Andrea Segre
Abbiamo visto La prima neve di Andrea Segre allo storico cinema Mignon di Roma (dove tanti anni fa, quand’era ancora un cinema d’essai, ci capitava di vedere spesso, all’ultima proiezione, un solitario Nanni Moretti che regolarmente si piazzava nei primi posti quasi sotto lo schermo). Purtroppo insieme a noi ad assistere alla proiezione c’erano poche […]
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Il dibattito intorno al Valle Occupato
Il futuro della scena è nel modello del Coro greco: "partecipazione territoriale". Stefania Fabri, che avviò l'esperimento "teatri di cintura" di Roma, ci spiega perché
Vi ricordate della funzione del Coro nell’antico teatro greco? Il Coro era composto da un bel gruppo di partecipanti che variava da 12 a 15 coreuti. Era spesso determinante nell’azione scenica a seconda della funzione che ad esso veniva attribuito dall’autore. Il Coro aveva forti radici popolari e lo definirei l’origine del teatro partecipato. È […]
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Visioni contromano
Il sequel del celebre cartone animato è molto divertente. Ma perché, per mandare avanti la storia, gli sceneggiatori hanno voluto una lei accanto al protagonista? L'omofobia funziona di più al botteghino?
Cattivissimo me 2 è un film divertentissimo, intelligente, per grandi e piccini. Da vedere a tutti i costi, come peraltro sta già accadendo in ogni parte del mondo, Italia compresa. Detto questo ci sovviene un pensiero bislacco ma, confidiamo, legittimo. Soprattutto considerando i nostri standard. Accade spesso che nel seguito, nei seguiti, di film di successo, […]
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