21
novembre
2024

spettacoli

Nicola Fano
Al Teatro la Comunità di Roma

Amleto a Parigi

Giancarlo Sepe ha costruito una elegante parodia di Amleto: lo ha trasportato in Francia negli anni Trenta di Marcel Carné e lo ha trasformato in un ragazzino viziato. Perché le responsabilità pesano in ogni epoca

Gli ultimi cent’anni sono pieni zeppi di parodie di Amleto: da Petrolini a Corrado Guzzanti passando per i De Rege, Campanile, Macario, Tino Scotti, Gigi Proietti. Ora l’elenco si allunga grazie a un bello spettacolo di Giancarlo Sepe in scena al Teatro La Comunità. Sì, fa sempre bene tornare in questa cantina storica: ci si […]

continua »
Francesco Arturo Saponaro
Riccardo Muti al Teatro dell'Opera

Ernani trasfigurato

La bacchetta del Maestro napoletano raggiunge inediti traguardi nell'opera di Giuseppe Verdi che ha inaugurato la stagione romana: oltre la solita tinta energica a cui siamo abituati, un caleidoscopio di sottigliezze, di pianissimo, di sfumature, di morbidezze nei colori e nel fraseggio rivelano pieghe e chiaroscuri mai colti in precedenza

Il calore dei lunghi applausi, alla fine della recita, da sé testimonia l’emozione del pubblico del Teatro dell’Opera, solitamente tiepido e frettoloso, di fronte all’allestimento dell’Ernani diretto da Riccardo Muti. E, in sala, la consapevolezza dell’evento è palpabile, per uno spettacolo di altissima qualità, che ha segnato l’inaugurazione della stagione 2013-1014. Quest’Ernani si aggiunge, coronando […]

continua »
Matilde di Hochkofler
Un convegno a Parma

Donne e neorealismo

Sessant'anni fa il cinema nato al fianco della Resistenza si trasformava in "commedia all'italiana" rispecchiandosi nel Paese in crescita. E scoprendo la "nuovissima" questione femminile

Oggi si apre il convegno “Parma 1953-2013: 60 anni di neorealismo” nell’aula magna dell’Università dell’ omonima città. È organizzato dal Dipartimento Lettere Arti Storia e Società dell’Università di Parma con il contributo del Comune e di Barilla. Prosegue domani e il al Palazzo del Governatore con un fitto programma di relazioni di Roberto Campari, Gian […]

continua »
Stefano Bianchi
Il nuovo album di Robbie Williams

Doppio swing

Classico e contemporaneo in sette inediti e sei rivisitazioni. Questo il mix scelto dall'ex Take That per “Swings Both Ways” dove torna a sfoderare la sua voce da consumato crooner. E alla soglia dei quarant'anni fa ancora una volta centro con un repertorio che non si smetterebbe mai di ascoltare

Spudorato. Irascibile. Gigione. Masochisticamente affezionato, dopo aver piantato in asso i Take That, all’abuso di droga e all’alzata di gomito. Poi, dopo l’inevitabile ripulita, dal 1997 s’è costruito una carriera di tutto rispetto. Se devo essere sincero, i suoi dischi (da Life Thru A Lens a Take The Crown, passando per Escapology e Intensive Care) […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato a Torino

L’altro festival

Niente a che vedere con Venezia, Cannes e gli altri: a Torino non conta tanto il film che vince, ma il livello complessivo. Noi, per esempio, quest'anno ricorderemo: "Sweetwater" di Logan Miller

Una delle cose migliori del Torino Film Festival è il fatto che difficilmente, a distanza anche di un solo anno, si ricorda il film che ha vinto. E questo non perché lo stesso sia di poco valore, ma perché quello che più impressiona i nostri ricordi è la sensazione di essere stati dentro una atmosfera […]

continua »
Paolo Petroni
Mezzo secolo da Calimero

Prima di Carosello

La réclame di ieri e gli spot di oggi: che cosa hanno in comune? Una inseguiva la vita reale, l'altra accarezza mitologie impossibili. Come dimostra il pulcino cinquantenne...

Calimero, il povero, tenero nero pulcino dei fratelli Pagot, esordì in televisione, nello storico Carosello per reclamizzare un detersivo, nel luglio 1963 e quest’anno ha quindi appena compiuto 50 anni. È una delle figure di allora che più hanno resistito e sono diventate simboliche, tanto da avere ormai vita propria, sganciata da un prodotto, e […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato a Torino

Girotondo Molière

Breve carrellata sui (buoni) film presentati alla rassegna torinese. In attesa di parlare dei Fratelli Coen, brilla il film del francese Philippe Le Guay che gioca con il grande attore-autore seicentesco

In attesa di un bilancio globale, che al momento tende decisamente al positivo, vi elenchiamo le pellicole, sempre che ancora le si possano definire così, che siamo fin qui riusciti a vedere al Torino Film Festival. C.O.G. significa Child Of God, e rappresenta il prototipo del film festivaliero torinese, che se da una parte non […]

continua »
Andrea Carraro
Tra teatro e cinema

Polanski in pelliccia

Il grande regista riscrive Leopold von Sacher-Masoch per riassumere tutti temi della sua cinematografia. Dall'ossessione del desiderio alla necessità di sdoppiarsi. «Noi siamo registi delle nostre fantasie»

A circa due anni da Carnage (che a me è parso un grande film ma che invece alcuni critici italiani hanno accolto tiepidamente), trasposizione dell’omonima opera  teatrale di Yasmina Reza, l’ormai ottantenne Roman Polanski torna a fondere cinema e teatro con Venere in pelliccia, presentato con successo di critica al Festival di Cannes 2013. Il […]

continua »
Nicola Fano
Omaggio al grande poeta russo

Rivoluzione Renzi

Andrea Renzi recupera in scena, alla sua maniera, la poesia di Vladimir Majakovskij. La biomeccanica del duemila diventa la nuova frontiera del teatro?

Erano tanti anni che non s’ascoltavano le parole di Majakovskij in pubblico, sicché è quasi obbligatorio non perdersi Fuochi a mare per Vladimir Majakovoskij, un piccolo gioiello scritto, diretto e interpretato da Andrea Renzi per Teatri Uniti. Fino a domenica è all’Argot di Roma, ma poi continuerà la sua tournée. Speriamo più lunga possibile, in […]

continua »
Valentina Mezzacappa
Il documentario “Dal profondo”

Il cinema di miniera

Valentina Pedicini ha realizzato un bellissimo film sull'unica donna perito minerario italiano, al Carbosulcis. Una storia pubblica e privata di fatica, dolore, solitudine e sogni

«Ma anche nei giorni senza vento l’aria puzzava sempre di qualcosa di sotterraneo: zolfo, ferro, carbone oppure acido. E il carbone si posava sui bianchi fiori dell’elleboro invernale, insistente, incredibile come una manna nera che scendesse dai cieli maledetti». Questo è l’aspetto che più colpisce della descrizione che D.H. Lawrence fa di Wragby, la nuova dimora di […]

continua »