22
novembre
2024

spettacoli

Il 22 gennaio al Teatro Valle

Lasagna teatrale

Quattro critici (Antonio Audino, Andrea Porcheddu, Graziano Graziani e Simone Nebbia) hanno lanciato gli "strati generali del teatro romano”. Per discutere (magari litigando) dell'emergenza cultura

A Roma è vera e propria emergenza cultura: la crisi economica da un lato ha colpito duramente i consumi culturali dei cittadini e dall’altro ha distolto l’attenzione della politica dalle strategie culturali. Che invece sono indispensabili, proprio per favorire l’uscita dalla crisi… Insomma, la situazione è molto difficile, e proprio per questo quattro critici teatrali […]

continua »
Alessandro Boschi
A proposito delle candidature

Cercasi Oscar

Tra grandi trascurati (i Fratelli Coen) e grandi sopravvalutati ("Gravity ”), le nomination premiano il buon cinema. Per questo anche Sorrentino fa una bella figura

Commentando le fresche nomination all’Oscar non possiamo esimerci, molto brevemente, dall’esprimere un nostro personalissimo punto di vista sulla candidatura de La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Questo perché a noi non è parso il Sorrentino migliore, anzi. Lasciamo perdere le alternative italiane, che pure c’erano, ma non altrettanto strategicamente praticabili. Nel senso, ma di questo […]

continua »
Ilaria Palomba
Uno scrittore al cinema/2

Lo stereotipo Virzì

«Il capitale umano» è un film che non lascia indifferenti: affonda il coltello in una realtà terribile. Ma alla fine l'impressione è che il regista per parlare a tutti dimentichi la complessità delle cose. E dei personaggi

Il capitale umano è un film che non lascia indifferenti. Non nego che sul finale mi sia commossa e non nego di averne apprezzato l’asprezza, non consolatoria. Roberto Escobar su L’Espresso scrive che ora la commedia è finita. Alessandro Boschi qui su Succedeoggi conferma che questo sia per Virzì il film della maturità. Ma è […]

continua »
Andrea Carraro
Uno scrittore al cinema/1

L’Italia allo specchio

Cronaca di una visione del "Capitale umano" in un cinema della Roma-bene, tra insulti ai film e rimbrotti scemi. Perché siamo proprio come ci racconta Virzì!

«Questo s’è fatto dare la sovvenzione dallo stato per parlare male dei ricchi…. Ma perché lui cos’è, non è ricco lui? A me questi film paracomunisti mi mandano fuori dalla grazia di dio!». A parlare è una matrona in pelliccia, carica di gioielli, circondata da adolescenti pallidi, sciroccati e da un gigante con la faccia […]

continua »
Marco Lucchesi
Apriamo un dibattuto sul Mibac

L’arte del contabile

Il ministero dei Beni Culturali sta per varare un nuovo regolamento per lo spettacolo dal vivo. In nome del ricambio generazionale e della trasparenza sta per nascere un obbrobrio burocratico fatto di punti/euro che allontanerà ancora di più i giovani dalle istituzioni (e dai finanziamenti)

Lo Stato, perché di questo si tratta, si avvia ad approvare il Bando che secondo le disposizioni della Legge Cultura approvata lo scorso ottobre, regolerà d’ora in poi i criteri economici d’intervento per lo Spettacolo dal Vivo. Un Regolamento/Bando che nel recepire il format/standard europeo cala il nuovo insieme di regole, ancora in discussione pare, […]

continua »
Lidia Lombardi
Il duo MMR a Roma

Ritorno al mimo

Dopo la morte di Marcel Marceau sembra che la nobile arte dell'espressività silenziosa sia morta. E invece continua a vivere sottotraccia. Come dimostrano gli spettacoli dell'americano Eric Wilcox e del tedesco Jan Romberg

Da sette anni Marcel Marceau dorme nel cimitero parigino delle grandi glorie, il Père Lachaise. E, dalla sua scomparsa, l’arte del mimo pare essere da noi in letargo. Eppure è nobile arte, non foss’altro che per quella abolizione della parola che la rende non solo universale ma essenziale, pregnante. E infatti Marceau metteva nell’Olimpo dei […]

continua »
Giuliano Compagno
Dopo il premio a Sorrentino

Estetica del dandismo

Il Golden Globe ci fornisce l'occasione per tornare a parlare de "La grande bellezza" e della sua capacità di inquadrare un rovello intellettuale che non è solo mondano

Nessun riconoscimento di prestigio riuscirà a dissolvere il nebbione di luoghi comuni che, sin dalla prima uscita, ha avvolto La grande bellezza. Elencarli tutti sarebbe un’impresa vana, per cui ci accontentiamo di un parziale elenco: il film fallisce proprio nella sua felliniana iconografia perché non basta una giraffa per emulare la magia del Maestro; quella […]

continua »
Angela Di Maso
Al Teatro Elicantropo di Napoli

La banalità del male

Carlo Cerciello torna a mettere in scena “Quartett“ di Heiner Müller. Ne è venuta fuori un’opera impeccabile, dolorosamente crudele, tragicamente vera. Come la vita

Stagione 1999-2000. Teatro Elicantropo. Per la prima volta in scena, Quartett di Heiner Müller, opera che concentra e incendia la materia de Le relazioni pericolose di Pierre Choderlos de Laclos. Protagonisti Imma Villa e Paolo Coletta. Regia di Carlo Cerciello. Lo spettacolo vince il premio Bartolucci 2001 al Festival di Sant’Arcangelo e si aggiudica una nomination al […]

continua »
Giuliano Compagno
Incontro con l'attore

Di padre in figlio

Emanuele Salce interpreta "Ti ho sposato per allegria" della Ginzburg dal quale il padre trasse un celebre film. «Ma ho sempre cercato la mia misura, in mezzo a narcisismi e super-io»

Di Natalia Ginzburg si ricordano fatti e opere. Le sue ascendenze antifasciste, il calvario del marito torturato e morto in carcere a Roma nel 1944, la sua militanza nella sinistra extra-parlamentare con annesse due scelleratezze (la sua firma sulla brutta lettera aperta anti-Calabresi del 1971 e la sua attiva partecipazione a una campagna innocentista in […]

continua »
Nicola Fano
La morte del grande attore

La voce di un secolo

Aveva novantotto anni ma era "giovane": rigore morale e autoironia erano le sue doti principali. E per lui il teatro era una vocazione sociale e poetica. Ricordo di Arnoldo Foà

La voce, la pipa e la rabbia. Arnoldo Foà aveva smesso di tuonare appena prima dei novantotto anni, appena prima di lasciarci. Era burbero e serio, ma si faceva delle grandi risate. Ricordava tutta la sua vita per filo e per segno. Quasi ogni personaggio, che pure erano centinaia; quasi quanto i film e gli […]

continua »