12
aprile
2025

reportage

Giovanni Sorge
All’Università di Jendouba

Disordine mediterraneo

In un simposio dedicato al conflitto tra "Ordine e disordine" nel mondo africano, più che le differenze, vengono alla luce le sintonie tra Occidente e universo arabo. Soprattutto in materia di perdita di memoria storica

A Tunisi, passeggiando per la centralissima Avenue Habib Bourguiba – intestata al primo presidente (1957-87) della repubblica nordafricana dopo l’indipendenza dalla Francia e principale teatro delle sommosse che, nel gennaio 2011, determinarono la fuga del suo successore, Zine el-Abdine Ben Ali – la crisi economica che imperversa nel paese, a tutta prima, non si percepisce: […]

continua »
Luca Fortis
Un angolo magico e sconosciuto dell'Iran

Il sale di Qeshm

Qeshm è un'isola del Golfo Persico dal lato iraniano. È un paradiso dove natura e antiche tradizioni popolari convivono. Doveva diventare un'immensa salina industriale, invece l'Unesco l'ha trasformata in un parco

L’acqua all’imbrunire ha assunto un colore blu petrolio, mentre il sole, diventato una palla di fuoco non dissimile dagli impianti di estrazione del gas, lambisce con i suoi ultimi raggi le alte montagne di roccia rossa ricoperte di sale bianco. Pochi minuti prima, l’acqua aveva ancora un colore turchese, che a tratti diventava quasi latte, […]

continua »
Nicola Bottiglieri
Un incontro su Shlomo Venezia

L’arte di ricordare

Come si fa a non dimenticare un passato difficile? Quali parole usare per far capire ai ragazzi di oggi che cosa è stata la Shoa? L'unica arma è la testimonianza

Sabato 26 settembre. Salerno, scuola Rita Levi Montalcini, ore 10. L’aula magna è piena di ragazzi della terza media, al tavolo delle conferenze la professoressa Juvanita Bottiglieri (mia sorella), la preside Barbara Figliolia e, ospite privilegiato, Julia Kaufmann. Tema dell’incontro: la Shoa. Entrando nei corridoi della scuola, ero stato colpito dalla severità e dalla pulizia […]

continua »
Ella Baffoni
Visto a Logos-Festa della Parola

Scene di vita condivisa

Si chiama CiaLiLaPi, è un progetto di integrazione che ha ridato speranza a tanti “richiedenti asilo”. Ora, un documentario ne racconta i sogni e le avventure

CiaLiLaPi, cioè le tappe di un lungo viaggio dal Ciad, passando per Libia e Lampedusa, infine a Pisa. È il titolo del documentario di Tiziano Falchi e Fabio Ballerini, proiettato a Logos-Festa della Parola presso il centro sociale Ex Snia di Roma, a cura della Scuola popolare Pigneto Prenestino. Un’iniziativa fitta di dibattiti e incontri, venerdì tra l’altro quello […]

continua »
Claudio Conti
Lettera dal Dodecaneso

L’osteria di Leros

Dal passato fascista al presente sospeso tra grexit e migranti. Le isole egee sono diventate un crocevia di vecchie storie e nuove contraddizioni. Fino alle tragedie di oggi

Davanti a me, ciò che resta di quello che una volta si chiamava Albergo Roma; accanto – e in migliori condizioni – l’edificio a tronco di cono del cinema-teatro, entrambi opera dell’architetto Armando Bernabiti. Attraverso i vani oscuri delle finestre, ormai ridotte a orbite vuote, si intuisce che l’ex albergo ha inopinatamente ritrovato la sua […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Cartolina dal Portogallo

Grand Tour Lisbona

Nuovo percorso letterario nel cuore della capitale portoghese, questa volta inseguendo il mito dolente del poeta ottocentesco João Baptista Almeida Garrett

Lisbona è veramente il cuore del Portogallo, come forse poche città riescono ad essere per la nazione di cui sono emblema (così forse solo Parigi e San Pietroburgo). Come cuore e centro nevralgico, Lisbona è stata quindi sempre oggetto del proiettivo immaginario letterario luso. Mira dei sogni di reconquista, fu la città mora e moçarabe. […]

continua »
Ella Baffoni
Il ghetto di Rignano

Etica del pomodoro

Racconti di vita nei campi, oggi: ore e ore di lavoro nel fango, al caldo, senza diritti né speranze. Ecco quello che succede qui da noi in Italia, dove si muore di fatica per pochi euro al giorno

A piedi nudi tra i pomodori. Molti vanno così, scalzi, a raccogliere l’«oro rosso» della Capitanata. I braccianti africani, o est-europei, o magrebini, lasciano le scarpe nei pulmini che li hanno portati nei campi, fossero anche solo ciabatte. È che il fango, i pomodori schiacciati o marci, le piante secche ingrommano con una palta puzzolente […]

continua »
Vincenzo Nuzzo
Cartolina da Lisbona

L’infinito è Belém

A passeggio nel cuore della città, lungo un muraglione bianco dal quale ci aggrediscono i ricordi del Ricardo Reis di José Saramago, che sbarcò qui di ritorno dal Brasile

Facciamo finta di essere a febbraio. A Lisbona, in un bigio sabato pomeriggio (di febbraio, appunto) si può, per un improvviso surto di vitalità, lasciare la propria topaia di attempato studente ed incamminarsi vero Belém e verso o Mosteiro dos Jerónimos. Luogo assolutamente fatale. Era la porta di Lisbona sul mondo, dove nella bianca Torre, […]

continua »
Pierre Chiartano
Viaggio in un paese in guerra

Sul fronte di Baghdad

Dalla prima linea alla Capitale: in Iraq nessuno si fida di nessuno. Gli americani non fanno troppo affidamento sui militari locali; gli iracheni si sentono vittime del sistema corrotto con il quale vengono assegnati gli aiuti internazionali. E così l'Is continua a seminare terrore

L’Iraq è in bilico, Stato islamico si può battere, ma non è detto che ciò accada. L’attacco suicida di lunedì sera nell’area del mercato di Baquba, città a nord di Baghdad, è solo un segnale di una situazione fragile. Lo Stato iracheno non esiste, ormai è una lotta per bande, secondo i detrattori, con sciiti […]

continua »
Tina Pane
Viaggio in Italia/2

I pomodori di Venosa

Da Ferrandina a Venosa, passando per Craco e (naturalmente) Melfi: un piccolo catalogo di segreti che forse dovremmo tutti conoscere meglio. Per riscoprire la nostra identità

Dopo Matera, il percorso lungo e faticoso tra Ferrandina, Craco, Stigliano e Aliano mi ha portato nel cuore dei Calanchi, una zona centrale e sostanzialmente arida del territorio lucano, dove la temperatura ha sfiorato i 40 gradi per quasi tutta la giornata e il vento che entrava dai finestrini dell’auto mi faceva l’effetto di un […]

continua »