Un racconto inedito
«Il compito di Ahmed era il più faticoso e il più elementare: raccogliere e portar via dentro una carriola tutti i detriti di roccia sparsi lungo il tratto di nastro che correva all’interno del corpo della macchina»
La notte prima, Ahmed la passò in un noto karaoke di Tanah Ratah, Cameron Highlands, Malaysia peninsulare. Le ragazze erano scadenti. Indonesiane, filippine, vietnamite, qualche indiana e molte cinesi; nessuna malese, quel mestiere non faceva per loro. Il karaoke si chiamava ‘Huik-ho’ e lo teneva un vecchio cinese di Brinchan, trenta chilometri a nord-est di […]
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Raccontare il corpo/9
«Quante volte ho sognato di stare così: io Dalila e tu, Sansone, steso, arreso, docile, sulle mie gambe»
Ti porto per mano e vorrei che ti arrivasse quel senso di pace e di poesia che provo io nel contemplare questi dipinti. Può capitare questo a otto anni? Non credo, ma voglio sperare che ciò accada e che quel nasino all’insù non sia studiato per compiacermi. Certo è che alla National Gallery avresti preferito la […]
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Una novelle inedita
«Mentre m’insaponavo, mi venne in mente che avevo dimenticato una cosa: quando sei morto non puoi lavarti dietro le orecchie. Avrei dovuto rimediare»
Il giorno che morì mia madre mi sono fatto un bagno nella casa dove sono nato. L’acqua che sgorgava dal rubinetto gonfiava la schiuma del sapone, lo stesso che avevo usato per pulirla intorno alle labbra screpolate con una spugna azzurra. La vasca color crema era più grande di quanto mi ricordassi, rimasi a guardarla […]
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Raccontare il corpo/8
«Mi imposi di osservare lo spettacolo con il giusto distacco e spirito di osservazione, ma ero perplessa, non tanto dallo “spettacolo” di sangue, giustificato o meno che fosse, ma soprattutto dalla folla acclamante»
Vivere sei mesi a Castellón de la Plana mi ha permesso di cogliere quanto la quotidianità degli spagnoli non si discosti molto da quella degli italiani. L’unico aspetto sul quale mi interrogavo e che non riuscivo a spiegarmi era il culto della tauromachia e con esso una delle sue manifestazioni più conosciute al mondo, la […]
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Raccontare il corpo/7
«Ma il pecorino romano dov’è? Lì c’è un chiosco con del formaggio. Ma ahimè è sardo. Il venditore mi invita ad assaggiarlo affermando che le pecore per la produzione del pecorino romano sono tutte della Sardegna. Sarà vero?»
Il brecciolino scuro, dove parcheggio l’auto è il primo indizio che sono nella Tuscia e l’imponente Rocca dei Borgia in tufo lo conferma. Il viale che conduce dal ponte al centro di Nepi è pieno di bancarelle che con la sagra del pecorino romano non hanno nulla da spartire. Sono le dodici e mezza di […]
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Raccontare il corpo/6
«Mia nonna mi osservava e sorrideva a me come a tutti i viaggiatori che giungevano alla stazione di Tempio Pausania, con l’unica differenza che io ero tornata per lei, per ripercorrere la sua vita»
Le ragazze al centro osservavano con sguardo dolce, entrambe, ma l’una pareva pudìca nel suo volersi schermire, l’altra invece, sfrontata, guardava negli occhi, con sguardo civettuolo. Avvolte negli scialli, agghindate col vestito della domenica, sembravano riflettere l’ironico commento del pittore sulle trasformazioni portate dal progresso in un mondo arcaico. Le aveva ritratte così, con le […]
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Raccontare il corpo/5
«Il suo odore insinuò in Giulia la percezione di un pericolo imminente. Due mani rapaci la spinsero fuori dalla pista, mentre le persone intorno a lei ballavano inconsapevoli e distratte dalla musica»
Giulia aveva scelto L’Aquila, perché le piacevano il clima freddo di montagna e l’apparente scontrosità delle persone del posto. Tutto quel verde intorno a lei, poi, la confortava davvero, quando, in conflitto con il mondo, vi si perdeva fiduciosa. Era al secondo anno di lettere e quella facoltà si accordava perfettamente con il suo carattere. […]
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Italia, primo agosto/4
C’è un vento rumoroso e umido che mi scompiglia i capelli. Sono vicinissima al lungomare di Via Caracciolo e già la salsedine mi entra nella pelle e nelle orecchie e mi sento tutta attaccata.
– Chi ha fatto pipì qua a terra? – dice severo Carlo V D’Asburgo, indicando con un dito una pozzanghera d’acqua. – Io non ne so niente. – risponde rilassato Carlo III di Spagna, con la mano molle in tasca. – A’ colpà è a’ mia, e allora? – confessa orgoglioso Gioacchino Murat con il […]
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Raccontare il corpo/4
«Avevo vent'anni tondi tondi allora, pensai. Questo diario con lucchetto ha quasi la mia età. Feci mentalmente il calcolo. La nonna aveva scritto questo diario poco più che sessantenne»
La credenza fu portata qui dopo la morte della nonna. Una rimessa degli attrezzi poco distante dalla casa principale sommersa dalla vegetazione e dai roseti incolti. Erano anni che non ci tornavo. Abbiamo deciso di vendere, portiamo via le cose più importanti. Tra le lenzuola ingiallite, un vecchio diario con un esile lucchetto. Lo portai […]
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Italia, primo agosto/3
«Nuotare nel mare è il mio modo di celebrare un rito di fusione assoluta, esaltante e insieme panico: una lentezza mai scomposta accompagna i gesti, so bene che basterebbe un minimo incidente per compromettere la sopravvivenza»
Arrivo molto presto, il mattino. Amo poter stare nel silenzio e nella solitudine a guardare il mare. È necessario guardare lungamente il mare. Una forma di meditazione che aiuta a staccarsi da sé, toccando una dimensione senza corpo. Senza tempo. Soltanto sensi. Il respiro comincia a farsi profondo, le narici annusano, e i rumori del […]
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