Narrazioni del carcere/2
«Sì, io lavoravo in questa nave ma non ho rubato un bel niente, sono solo scappato quando ho capito che mi stavano accusando...». I racconti nati dal corso di Andrea Carraro
Non voglio raccontarmi, conosco ogni angolo di me e citarlo anche solo nei miei pensieri fa emergere dal profondo il buio che ho dentro, le mie paure, le mie incertezze e tutto ciò che voglio nascondere a me stesso sperando che non esca mai dal dimenticatoio dove ho riposto ogni cosa. Non c’è molto da […]
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Una normale storia di umane miserie
«Ieri, verso mezzanotte, ho sentito dalla mia stanzetta che mia madre piangeva e gridava: “Con quale cuore, disgraziato, metti in mezzo un bambino innocente! Che ci hai in petto una pietra?”»
Il mio compagno di banco si chiama Tullio, non ce ne tiene di studiare tanto, però è una lenza e capisce tutte le cose. Quando gli ho raccontato il fatto, subito ha detto quello che c’è nei pacchettini e si è fatta una risatella. “Non l’avevi capito?”. “No!” “Ma, allora, sei proprio fesso!”. Tullio quasi […]
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Parole e ombre/22
«Mentre Salvina guarda le pagine della sceneggiatura, sento in bocca il sapore del pane di Piana degli Albanesi intriso di vino rosso: la mia prima comunione col rito ortodosso»
Fotografia di Serena Galluzzi Salvina parla piano, dolce. Siamo sole. E non è un caso che siamo sole, diventeremo amiche, dice. “Ci addumannai al parroco il permesso di fare il film in confessione e lui mi ha detto: Salvina, devi avere fede, non stai facendo niente di male, anzi è Dio che ti ha messo su […]
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Parole e ombre/21
«Il ragazzino del Wisconsin era scappato di casa per seguire il suo amore e più si avvicinava alla California più il sismografo rilevava cuori grandi»
Fotografia di Romina Mosticone (da un’opera di Maurizio Perissinotto) Col senno di poi è stato trovato il cuore della terra in un ragazzino del Wisconsin che si è innamorato di una ragazzina della California. La prima rivelazione del fenomeno fu di un algido professore che scoprì che oltre a ondulare e sussultare, la terra poteva anche pulsare. […]
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Parole e ombre\20
"Maurizio era impaurito dalle donne e le guardava sempre con occhi di sfida. Aveva perciò adottato una semplice forma di difesa: aspettava che si voltassero per scrutarne i sederi"
Paolo e Maurizio non si conoscevano e mai avrebbero immaginato il loro incontro nelle condizioni in cui si svolse realmente. Paolo e Maurizio camminavano, inciampavano sui loro corpi e si avviavano verso l’incontro che avrebbe deciso il futuro. Paolo amava gli occhi delle donne. Aveva imparato a cogliere le infinite sfumature di densità con cui […]
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Parole e ombre/19
"Lavata e vestita abbaia un saluto al marito. Mario ha forse un ricordo lontano di giorni in cui quel latrato era sostituito da un bacio leggero, biascica qualcosa di incomprensibile di rimando e si rannicchia nel bozzolo tiepido delle coperte"
Mario la mattina dorme. Sua moglie Giovanna no. Lei si alza di malavoglia dal letto, struscia le ciabattine sino in cucina e, palpebre ancora appiccicose di sonno, armeggia tra le stoviglie in cerca della caffettiera. Un leggero fremito al contatto di una superficie fredda e spigolosa la avverte che ha tra le mani ciò che […]
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Parole e ombre/18
"Che ti guardi? Sembra chiedermi con quell’aria da adulto. E chi guarda? Io non guardo proprio niente. Vorrei rispondergli io. Io che da adulto in quel momento ho solo l’età, mentre guardo (eccome!) il culo di sua madre (sua madre?)"
Fotografia di Enrico Graziani —– Che ti guardi? Sembra dire lui mentre fa un altro tiro. Che ti fumi? Vorrei dirgli io. Io che ho smesso da poco. Che fumavo cinquanta sigarette al giorno. Che ho detto basta alla schiavitù del tabacco. Che ti fumi? Vorrei dirgli io. Io che mi arrampicherei con le unghie per […]
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Parole e ombre/17
"Il supermercato a quest’ora è chiuso. Hai qualcuno a casa che ti aspetta forse? Chiese Luca. Fremeva, stupidamente non aveva calcolato un’eventualità del genere. Il ragazzo fece segno di no con la testa. Allora coraggio, accomodati. Ti offro la cena"
Fotografia di Ernesto Fiorentino —– Quella mattina Luca ebbe chiare due cose: la prima è che voleva uccidersi, la seconda che non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo da solo. Per qualche minuto, mentre dal letto ascoltava i vicini fare colazione oltre il ballatoio, questa consapevolezza lo rasserenò. Furono proprio i vicini a dargli l’idea […]
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Parole e ombre/16
«Sono una femmina che va con altre femmine, che ne mangia e si fa mangiare il cuore, so di letti e lenzuola sfatti e so di nido e di latte. Nessuna fede è abbastanza larga o stretta, nessuna resiste tanto a lungo da lasciare il segno, un’aureola, intorno alle dita»
Fotografia di Lara Garofalo —– Ho gli occhi chiari di mia madre, il loro stesso colore, ma più distanti l’uno dall’altro, due fessure, e tenuti sempre giù, in basso, a scovare piste e tracce, a stanare passi e impronte, come affondano nel terreno e cedono via via alla stanchezza e alla resa, perché io sono […]
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Parole e ombre/15
«Ecco laggiù un varco, sembrerebbe. E invece è soltanto l'illusione ottica. Non c'è nessun passaggio. L'uomo e il padre sbirciano attraverso la protezione. Per un istante l'uomo ha sperato di trovare l'anello che non tiene, quello della poesia di Montale»
Fotografia di Alessandro Romagnoli —– I vecchi a un certo punto tornano bambini e, superato quel crinale, bisogna trattarli come tali. Bisogna imboccarli, lavarli, rassicurarli, cambiarli, guidarli, a volte bisogna anche prenderli in braccio o sulle spalle. Probabilmente Enea non pensò tutto questo mentre la città gli bruciava alle spalle, ma agì d’istinto, spronato dall’urgenza e […]
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