25
dicembre
2024

racconti

Marco Vitale
Addio Alitalia/8

Meglio i treni…

«Prima c’erano ancora i treni, finché un giorno un collega venne a dirmi che al prezzo modico di ventinove euro era andato a prendersi un caffè ad Amsterdam ed era rientrato a Milano in giornata. Stentavo a crederci, cosa era successo?»

Se mi aveste chiesto di scrivere sulle venerabili, ad onta di successivi maquillage, Ferrovie dello Stato, invece che sulle ceneri ancora tiepide di Alitalia, vi confesso, cari amici di Succedeoggi, che mi sarei trovato più a mio agio. Ospite parsimonioso in età adulta dei velivoli della compagnia di bandiera sono stato, e continuo ad essere […]

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Alberto Fraccacreta
Addio Alitalia/7

Sformato alla Šklovskij

«Lo sformato rustico sul primo volo Alitalia in tutta probabilità ha questo valore: libera la preoccupazione del volo, la corsa verso il gate, l’affanno della prima volta, lascia le catene della necessità per offrirsi in una nuova luce»

Il primo volo Alitalia era stato da Roma, direzione Sicilia. Associo quel momento a un’immagine e a un odore particolare: uno sformato rustico — era ora di pranzo — nel tipico vasetto bianco-grigio di plastica con la targa della compagnia aerea. Vedo ancora, con gli occhi della mente, l’istante del pasto, l’hostess gentile (senza viso […]

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Fabrizio Patriarca
Addio Alitalia/6

In altri cieli

«Insomma dentro Alitalia ci sei cresciuto, a otto anni parole come cargo, tpf, memis erano un ambiente semantico naturale. Alitalia non era Pan-Am, ma veniva percepita nel bagliore di una mitologia dell’affinità...»

Sei un italiano che vola Alitalia. Fin dove le rotte lo consentono. La tua ostinazione a volare Alitalia non appena ne hai l’occasione è materia di spossanti dibattiti con la consorte tifosa del low-cost, almeno finché lei non soccombe all’argomento del cuore: faccenda-sentimentale, punto e basta, tuo padre è stato un uomo Alitalia per la […]

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Domenico Calcaterra
Addio Alitalia/5

Volare a memoria

«Per tutto il tempo della salita, tengo gli occhi chiusi e cerco di guadagnare un po’ di requie lavorando sulla respirazione, in attesa che si esaurisca l’iniziale ascesa, ma con scarso giovamento a causa di qualche turbolenza di troppo. Finalmente ci assestiamo in posizione orizzontale»

Hai dovuto fare il giro di tutte le tue emozioniper venirne a capo, e poi un altro giro per contenerle…(da Staccando l’ombra da terra) Fu, quella del 2011, l’estate di un quasi interminato sciame sismico che per settimane e settimane ci aveva costretti a uno stato d’incertezza e di sospensione al quale non eravamo affatto […]

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Francesca Sensini
Addio Alitalia/4

La luna da vicino

«Non ho mai più guardato così a lungo la luna come su quel volo. Il suo sbadiglio è rimasto per sempre la mia amica piena di sonno, che si sarebbe svegliata per un bagno notturno nella caletta di fronte al nostro bungalow, mentre mia madre crollava esausta nel bungalow poco più in là»

Allacciate le cinture e tenetele allacciate. Il click del fibbione metallico fa scattare subito la mia immobilità. Non mi tolgo neppure la giacca, è troppo tardi. Ci resto dentro: un bozzolo caldo sospeso dentro un aereo Alitalia Parigi-Milano. Una voce femminile comincia a enumerare amabilmente turbolenze e vuoti, ammaraggi e scivoli, maschere e cali d’ossigeno. […]

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Arturo Belluardo
Addio Alitalia/3

Felice Alitalia

«Felice Alitalia, l’impiegato schifiltoso, mi aveva trovato un volo al limite della notte, dal finestrino non vidi niente, l’hostess straripava nell’uniforme Marzotto e aveva bisogno di una crema depilatoria per le labbra e mi diedero da bere solo acqua in un bicchiere di plastica...»

Ero sprofondato nei sofà d’attesa della Biglietteria di via Bissolati, mordendomi le unghie a sangue nell’attesa che il display rosso chiamasse il mio numero; via Bissolati nel 1984 era ancora avveniristica, sontuosa, continuazione ideale della Via Veneto de La dolce vita, con tutte le insegne delle compagnie che sfilavano su un red carpet aereo, ancheggiando […]

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Alessandro Marongiu
Addio Alitalia/2

Volo per Monteluco

Dalle mitiche memorie giovanili - per una vacanza in colonia, in Umbria - alla rarefazione della realtà recente. La “compagnia di bandiera” è, da molto prima che se ne decretasse la fine dopo lunga agonia, un pallido ricordo: come l’Italia

È il 1986, è estate, ho otto anni, come qualche decina di altri bambini indosso un cappellino giallo che ci è stato dato lì sul posto dagli accompagnatori che ci hanno preso in carico e, proprio come tutti gli altri bambini, in valigia ho canotte e mutande con su scritto a pennarello indelebile il mio […]

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Michela Di Renzo
Una storia esemplare

L’ultima sigaretta

«All’altezza dell’edicola si era fermata improvvisamente e aveva chiesto al giovane dietro al banco: “Vorrei un pacchetto di sigarette.” Il ragazzo l’aveva guardata stupito perché in tanti anni aveva comprato da lui solo il settimanale di moda. Anna era arrossita»

Quel lunedì il programma della giornata di Anna comprendeva il solito turno di lavoro al Pronto Soccorso fino alle due e mezza, la spesa al supermercato nel primo pomeriggio e il corso di pilates alle sei. Avendo indugiato qualche minuto di troppo sotto il piumone dopo il suono della sveglia, aveva dovuto fare tutto di […]

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Valentina Fortichiari
Addio Alitalia/1

Ho imparato a volare?

«Volo come metafora della vita e anche della scrittura se si conosce l’arte di darle ali e assenza di peso e levità con lo spessore profondo dell’anima». Comincia così una serie di riflessioni e ricordi legati alle meraviglie (e agli orrori) della nostra "compagnia di bandiera"

Il 15 ottobre 2021 finirà l’èra dell’Alitalia. Nel bene o nel male, la cosiddetta “compagnia di bandiera” è stata la storia d’Italia. Pubblica e privata; emozioni personali e celebrità che scendevano dalla scaletta. Ma Alitalia è stata soprattutto lo strumento che ha portato lontano una generazione, avvicinando mondi e terre che sembravano irraggiungibili. Tutto questo, […]

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Attilio Del Giudice
Una novella inedita

La lezione

«Gli scrittori devono fare molta attenzione, perché possono essere messi con le spalle al muro per un inesorabile ludibrio dalle loro medesime creature...»

Due bei ragazzi. Raimondo ventunenne, Marcello di qualche mese più giovane. Discutono animatamente sulla natura dell’amore. Uno sostiene che l’amore deriva dal desiderio sessuale, l’altro invece dice che è l’amore a generare il desiderio. Sono su posizioni opposte. Non si profila una sintesi o una qualche conciliazione concettuale. Anche se evitano perfino di nominarla nelle […]

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