13
marzo
2025

racconti

Leo Carlesimo
L'ultima puntata di "Due ragazzi inquieti"

La visione comune

«Il campo in cui i pensieri di entrambi convergono s’è un po’ allargato, nel frattempo, non contempla più solo il fatto in sé, comincia a disegnare un contorno. Sono, o saranno presto, entrambi architetti».

Riassunto delle puntate precedenti. Sara e Davide, due studenti universitari di architettura, si vedono in un caffè di piazza Dante a Roma. Hanno appuntamento, lei ha da comunicargli qualcosa d’importante che riguarda entrambi. La reazione di Davide, immediata ed emotiva, è contraria alla decisione che Sara sembra aver già preso. Si separano senza litigare, ma […]

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Leo Carlesimo
La seconda parte di "Due ragazzi inquieti"

La doppia vita

«Possibile che le sue esperienze con i coetanei fossero tutte così fallimentari? Era lei che non andava, o cosa? Intanto, Sara tornava a sentirsi schiava di una relazione da cui non riusciva ad affrancarsi...»

Riassunto della prima puntata. Sara e Davide, due studenti universitari di architettura, si vedono in un caffè di piazza Dante a Roma. Hanno appuntamento, lei ha da comunicargli qualcosa d’importante che riguarda entrambi. La reazione di Davide, immediata ed emotiva, è contraria alla decisione che Sara sembra aver già preso. Si separano senza litigare, ma […]

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Leo Carlesimo
La prima puntata di un romanzo breve

Due ragazzi inquieti

«L’appuntamento, naturalmente, era una scusa. Sara voleva solo non concedergli troppo tempo, contingentare la sua reazione. Per questo ha inventato un impegno...»

Lei si mantiene calma per tutto il tempo, mentre in lui dopo le prime battute si fa strada un’agitazione crescente, via via più visibile nello sguardo che salta qua e là senza sapere dove posarsi, nelle mani che non riescono a star ferme, nel tremore che contrae i muscoli facciali attorno alle labbra e sotto […]

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Giacomo Battiato
Da un passato molto presente

La storia di Azelaïs

«In pochi attimi, la strada dove Azelaïs e Joàn camminano si popola di gente che urla spaventata. Dei giovani uomini hanno già delle armi in pugno, le campane della cattedrale suonano, le pesantissime porte della città vengono sprangate...»

È il 13 febbraio 1278. Siamo nel centro dell’arena di Verona dove oltre 200 esseri umani vengono legati tra loro in piccoli gruppi di donne, uomini e bambini. Tra loro, una donna di 85 anni che è nata nel 1193 assai lontano da Verona: si chiama Azelaïs Pauc. Capelli candidi, occhi grigioverdi. È stata catturata […]

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Leo Carlesimo
Un racconto "malese"

Affaristi a Kuala Lumpur

«Nei successivi sei mesi, Kurt e Angelo vissero a Kuala Lumpur fianco a fianco. Kurt discuteva coi rappresentanti del sultano, alla ricerca di un accordo sulle quote di partecipazione e la governance della joint venture...»

Kurt Marinelli doveva il nome al ramo materno, tedesco di Amburgo, di un’antica famiglia d’armatori; e il cognome al padre, romagnolo di Cervia. Era un bell’uomo: statura imponente, lineamenti virili di stampo teutonico, zigomi alti, fronte spaziosa sormontata da una capigliatura folta e candida, come incanutiscono a volte i biondi. Sola nota distonica in questo […]

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Michela Di Renzo
Un racconto di ricordi

Il prendisole

«Mentre lo aspetto, mi siedo su una panchina sotto i pini. Sono così stanca che mi chiudono gli occhi. All’improvviso sento il rumore di una bicicletta che si avvicina e sollevo le palpebre...»

La via ha sempre lo stesso nome, quella del più famoso compositore italiano dell’Ottocento. Era prevedibile, perché è difficile che il Comune chiami in maniera diversa una strada. O perlomeno non in tempi così brevi. Che forse così brevi non sono nemmeno, almeno per me che sto percorrendo quella strada in macchina, perché da allora […]

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Attilio Del Giudice
Cinque racconti flash

Varianti del degrado

«Sono la mamma del vostro allievo Peruta Antonio. Vi  sto a telefonare perché la dovete finire di perseguitare a mio figlio, che è un bravo ragazzo ed è pure orfano di padre...»

La punizione. Vorrei che mi volessi bene almeno la metà di quanto vuoi bene a quel tuo bastardino. Chiedo troppo? Sei cresciuta, non sei più una bambina, ora puoi capire come stanno le cose. Io non posso tornare a casa se tua madre non mostra un minimo di fiducia in me, un briciolo d’affetto. Lo so, […]

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Silvia Rosati
Da Carver in poi

Tacchi alti, gonna stretta

Silvia Rosati, allieva del corso di scrittura di Andrea Carraro, Filippo La Porta e Sebastiano Nata, "continua" un celebre racconto di Carver

«Continua l’incipit del celebre racconto Cattedrale di Raymond Carver, proseguendo la narrazione e cercando di portarla rapidamente a conclusione, senza superare i 5000 caratteri circa»: questa la traccia di lavoro proposta dalla Scuola Orlando nell’ambito del corso di scrittura “Il racconto della realtà” di Andrea Carraro, Filippo La Porta e Sebastiano Nata. I due testi che pubblichiamo […]

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Leo Carlesimo
Una storia ambientata in Malesia

Cameron Highlands

«Quando lo vide apparire, unica faccia occidentale inquadrata nel corteo di tecnici e dirigenti malesi accorsi a riceverli, sulle prime non lo riconobbe. Fu solo allorché il padroncino sino-malese lo presentò, e scattò il gancio, che collegò nome, fisionomia e passato»

Arrivarono ch’era già buio. La casa aveva il tetto a falde molto spioventi, rivestite di tegole piatte e scure. Le massicce trabeazioni in legno a vista e le vetrate suddivise in riquadri scanditi da listelli bianchi, rimandavano a cose lontane nel tempo e nello spazio. Un vecchio edificio d’epoca coloniale. Più al suo posto in […]

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Dealma Fronzi
Da Carver in poi

L’attesa

Dealma Fronzi, allieva del corso di scrittura di Andrea Carraro, Filippo La Porta e Sebastiano Nata, "continua" un celebre racconto di Carver

Continua l’incipit del celebre racconto Cattedrale di Raymond Carver, proseguendo la narrazione e cercando di portarla rapidamente a conclusione, senza superare i 5000 caratteri circa»: questa la traccia di lavoro proposta dalla Scuola Orlando nell’ambito del corso di scrittura “Il racconto della realtà” di Andrea Carraro, Filippo La Porta e Sebastiano Nata. I due testi che pubblichiamo […]

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