A Palazzo Braschi di Roma
La mostra per i cent'anni dall'assassinio di Giacomo Matteotti ricostruisce il vero movente dell'omicidio: il deputato socialista aveva raccolto le prove di una grande operazione di corruzione che aveva al centro Mussolini e si preparava a denunciare il duce
A Giacomo Matteotti – assassinato cent’anni fa dai fascisti – si deve una celebrazione non agiografica, ma “militante”. Militante nel senso di ricognizione storica aggiornata e di esplicitazione per il grande pubblico di tutti i risvolti fin qui accertati di un misfatto politico che ha segnato l’involuzione della storia d’Italia verso la dittatura. Insomma, di […]
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I deliri del bibliofilo
Arte e scrittura nel libro più ricercato di Henri Michaux. Protagonisti esseri immaginari dalle sembianze cangianti che rappresentano una «paradigmatica messinscena dell’ambigua predisposizione dell’uomo a sopraffare l’uomo»
Meidosems si può considerare uno dei libri più ricercati di Henri Michaux, in virtù del fatto che riesce a coniugare splendidamente arte e scrittura. Uscì per le Éditions du Point du Jour dell’amico René Bertelé che nel 1946 aveva pubblicato sia la raccolta Apparitions, arricchita da alcune illustrazioni dell’autore, sia Peintures et dessins (nello stesso […]
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I deliri del bibliofilo
Fin dal “Ritorno in città” è paradossale che in un contesto editoriale importante, i testi dello scrittore modenese non abbiano avuto una diffusione adeguata al loro valore. Con un'unica eccezione per “Il ricordo della Basca”, recuperato nell'82 da Einaudi
È quasi doveroso in questa rubrica affrontare il caso editoriale di Antonio Delfini, autore irregolare che per tutta la vita si misurò con ogni tipo di pubblicazione: dal libro al manifesto, dai periodici al collage. Alcuni volumi sono introvabili, come Marantogide, dal curioso titolo ricavato dalla fusione dei nomi dello stesso Delfini e di Gino […]
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I deliri del bibliofilo
Storia del romanzo che rese celebre la scrittrice nata a Roma nel 1892 e che, al momento della pubblicazione, era quasi novantenne. Un caso letterario, pubblicato per la prima volta da Einaudi dopo i tagli di Natalia Ginzburg, editor d’eccezione
Con il passare del tempo e la progressiva pubblicazione di testi inediti ritrovati (l’ultimo in ordine di tempo è Educandato, dato alle stampe da Quodlibet nel 2023) la figura di Dolores Prato comincia a delinearsi più esaurientemente attraverso le sue molteplici espressioni. Nata nel 1892 a Roma da genitori che non la riconobbero e l’affidarono […]
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I deliri del bibliofilo
A proposito de “La ruota del tempo - Scritti d’occasione” dell’autore emiliano. Pubblicato nel 1928, è stato il secondo titolo della collana nata da una costola della rivista di Leo Longanesi “L'Italiano”, tipico esempio di cultura “strapaesana”
Il primo libro dell’Italiano editore in Bologna uscì nel 1927 con il titolo Pane bigio di Telesio Interlandi, intellettuale fascista che dirigerà la famigerata rivista antisemita «La difesa della razza» e scriverà l’opuscolo Contra judaeos, licenziato da Tumminelli nel 1938. Il volumetto, prefato da Vincenzo Cardarelli, conteneva una serie di scritti politici, il cui tenore […]
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I deliri del bibliofilo
Storia dei due libri d’esordio ripudiati di Romano Bilenchi: “Vita di Pisto” e “Cronaca dell’Italia meschina”. Appartenendo agli anni della sua adesione al fascismo (da lui inteso in senso rivoluzionario e anti-borghese), lo scrittore toscano ne prese successivamente le distanze
A volte i libri più ricercati dai collezionisti riguardano testi che sono stati rifiutati, dopo la pubblicazione, dai loro stessi autori. È il caso di Vita di Pisto (Il Selvaggio, 1931) e Cronaca dell’Italia meschina ovvero Storia dei socialisti di Colle (Vallecchi, 1933), i due libri d’esordio dello scrittore toscano Romano Bilenchi. Si trattava, in questo […]
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I deliri del bibliofilo
«Il mio primo libro è il secondo – o viceversa», raccontava il poeta riferendosi a “Il catalogo è questo”, pubblicato, quasi per gioco, dall'amico Lampugnani Nigri nel 1961, e a “Insalubrità dell’aria”, voluto da Vanni Scheiwiller (All'insegna del pesce d'oro, 1963). Ecco come andò…
L’esordio poetico di Giovanni Raboni avviene nel 1961 con una raccolta contenente quindici poesie intitolata Il catalogo è questo, chiaro omaggio alla famosa aria del Don Giovanni mozartiano. Il volumetto, edito da Lampugnani Nigri di Milano, contiene una nota introduttiva di Carlo Betocchi, estrapolata da due lettere indirizzate all’autore. «Posta in essere la realtà, a […]
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I deliri del bibliofilo
La prima raccolta di Vittorio Sereni è il libro più ricercato del poeta lombardo. Stampato nel 1941 dalle Edizioni di Corrente, nell’ultima ristampa del ’66 fu definito dall’autore «il mio libro d’anteguerra»
Con il passare del tempo la voce di Vittorio Sereni, invece di perdere il proprio smalto, sembra gradualmente imporsi come una delle più autorevoli del secondo Novecento poetico italiano. Ed è singolare che questo avvenga in un autore che in vita aveva licenziato solo quattro raccolte organiche, nonostante la sua figura non passasse inosservata per […]
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I deliri del bibliofilo
Un esordio autofinanziato che doveva già essere un addio alla letteratura e che invece si impose per la sua qualità. Storia de “Il porto dell’amore”, opera prima dello scrittore trevigiano famoso per i continui rimaneggiamenti delle sue opere, per la «disperazione del bibliografo»...
Ormai un secolo ci separa dalla pubblicazione di Il porto dell’amore, che si può considerare, a tutti gli effetti, come il libro d’esordio di Giovanni Comisso, impresso in 500 esemplari dalla Stamperia Antonio Vianello di Treviso a spese dell’autore verso la metà del 1924. Nel libretto, una brossura di 76 pagine, con formato in 16°, […]
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I deliri del bibliofilo
Tra i “Cahiers de poche” ideati dal gallerista Carlo Cardazzo per le Edizioni del Cavallino di Venezia, il più importante è “Concetto spaziale”, realizzato nel 1966 da Lucio Fontana, «esemplare nella sua essenzialità e raffinatezza». Oggi introvabile, il suo valore può aggirarsi intorno ai 20 mila euro
Molto distinta e variegata fu l’attività editoriale del Cavallino a Venezia, iniziata nel 1935 e proseguita fin quasi ai nostri giorni, affiancata dal 1942 a quella dell’omonima galleria d’arte. L’indiscusso artefice di tale iniziativa fu Carlo Cardazzo che diede vita nella città lagunare a uno dei centri culturali più vivi anche a livello internazionale, spesso […]
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