20
settembre
2024

letture

Danilo Maestosi
Visite guidate

Abitare Kandinsky

Nelle opere di Kandinsky si percepisce fortissimo il rapporto tra “dentro e fuori” nel quale entrano in gioco la musica e la gestione dello spazio. Nel suo “Impressione III” c'è il tratto iniziale, dirompente della sua rivoluzione

Dentro… Fuori. Sembra un viaggio impossibile quello che ci impone questa quarantena forzata. Difficile trovare il fuori che era e sarà in questa città inverosimile e svuotata. Difficile rifugiarsi dentro con il corpo che scalpita adesso e i desideri che s’ingolfano in pensieri di fuga o sbiadiscono in sogni. Forse potremmo prendere esempio da chi […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my life

Splendore del Risorto

A parlare è l’angelo, quello che ha smosso la pietra del sepolcro. Ha pena per Maria, la madre «in muta accettazione del suo stesso pianto». I versi di Roberto Mussapi ci accompagnano in questa Pasqua drammatica e ci suggeriscono di guardare al cielo per operare in terra

Dal mio libro Frammenti dall’esistenza di Maria sentiamo qui le parole di un angelo: non quello che recita tutto la storia, il racconto, quello dell’Annunciazione e che le è accanto. Questo, ho immaginato, ho visto, è l’angelo potente che rimuove la pietra del sepolcro: ha visto le donne, l’altra Maria… Si sente quasi triste per non […]

continua »
Valentina Fortichiari
Visite guidate

La finestra di Friedrich

Nei quadri di Caspar David Friedrich i personaggi sono quasi sempre ritratti di spalle: possiamo solo immaginare i loro occhi (e il loro stato d'animo). Ma la "Donna alla finestra" sarà sicuramente una persona che, come noi, aspetta il futuro

Donna alla finestra, olio su tela, 44×37, Berlino, Nationalgalerie. Il dipinto (1822) rappresenta lo studio di Caspar David Friedrich con la vista sul fiume Elba (si vedono gli alberi delle barche). La donna è Caroline, moglie di Friedrich, dalla quale ebbe tre figli. L’interpretazione degli studiosi spiega che la figura femminile gira le spalle all’oscurità […]

continua »
Filippo La Porta
Visite guidate

Gli incontri di Bellini

La “Madonna col bambino” di Giovanni Bellini conservata alla Pinacoteca di Pavia è un 'opera enigmatica. L'espressione triste della Madonna e la luce diffusa sembrano rivelare l'umanità che si nasconde dentro il mondo

Quando sarà di nuovo possibile “viaggiare” per l’Italia (una frase che fino a due mesi fa mi sarebbe sembrata surreale!) prendo il treno e vado a Pavia. Ho voglia di rivedere dal vivo un dipinto di Giovanni Bellini che ho ammirato qualche mese fa in una mostra torinese, dov’era in prestito. Anzitutto: la pittura di […]

continua »
Sabino Caronia
Riflettendo sulla “Via Crucis”

Il Cristo di Luzi

Era l’aprile del 1999 quando il poeta toscano scrisse i testi delle meditazioni del Venerdì Santo, affermando la sua consapevolezza che «essere cristiani significa accettare la via di Gesù fino alla Croce». Un Gesù, il suo, innamorato della vita

Il 28 febbraio di quindici anni fa moriva Mario Luzi, poeta fra i massimi del Novecento, che non ha mai rinunciato, attraverso il suo magistero poetico, a testimoniare apertamene e coraggiosamente il suo cristianesimo. Forse la mancata assegnazione del Premio Nobel può spiegare in parte la scarsa attenzione della critica in occasione dell’anniversario. Il 12 […]

continua »
Marco Ferrari
Storia di una leggenda irripetibile

Riva, Scopigno e…

Sono passati cinquant'anni dalla favola del Cagliari che vinse lo scudetto facendo fuori la concorrenza di tutte le grandi. La stagione di Gigi Riva, di Manlio Scopigno, di Domenighini, Cera e Albertosi sembra lontanissima

Forse non torneranno più quegli “anni ribelli” del calcio che videro il Bologna vincere il campionato nel 1964, la Fiorentina nel 1969 e il Cagliari nel 1970 in linea con il clima di quel decennio di contestazione, eccentricità, novità e modernità. Anni in cui la provincia allegra e bonacciona si prese gioco delle collaudate società […]

continua »
Nicola Fano
Visite guidate

Il teatro e la paura

Parte una nuova serie di riflessioni di Succedeoggi: un quadro per raccontare il nostro difficile presente (e un futuro incerto). Per esempio, il ritratto dell'Arlecchino Tristano Martinelli ha qualcosa da dirci sul domani del teatro

Quando leggo sui giornali esperti-un-tanto-al-chilo che predicano di «pensare positivo» mi prende l’orticaria. Io non penso positivo: penso le cose come stanno. E le cose stanno messe maluccio. Non soltanto qui e ora, ma soprattutto domani e dopodomani. L’avrete capito: non sono nemmeno tra quelli che dicono che «da tutto questo usciremo migliori». Ne usciremo […]

continua »
Arturo Belluardo
Al tempo del coronavirus

La storia di Lara

Lara Garofalo è un'infermiera che, come tante colleghe, rischia il contagio dal virus sul lavoro. Ma è anche una fotografa che ha voluto raccontare per immagini la sua entrata in quarantena. Ecco le sue foto

Lara è piccola. Lara è un fascio di tatuaggi e muscoli, biondi e verdi. Si alza che è ancora buio, sono le tre e quaranta del mattino. Ha il turno delle sette e non può perdere il treno delle cinque e venti, se no le tocca arrivare a Tor Pignattara in macchina, spiegare a ogni […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
A proposito di “La luna è un osso secco”

Le parole e la grazia

La nuova raccolta di Federica Giordano conferma il talento e l'ispirazione di una poetessa che riesce “a sentire la grazia piccola e sconfinata” della natura e dell'umanità insieme. Ma senza retorica né compiacimento

Il mondo si muove seguendo un meccanismo preciso e nello stesso tempo imperfetto per noi che non possiamo fino in fondo assimilarlo, un ingranaggio costruito sulla base di un equilibrio che è attraente nella sua delicata precarietà e crudele nella sua inevitabile disciplina. Gli uomini, pur nella loro molteplicità, agiscono come un unico “animale deforme”, […]

continua »
Lidia Lombardi
Lo scrittore appena scomparso

Rileggere Arbasino

Tra le opere di Alberto Arbasino, "La bella di Lodi" è sicuramente un romanzo da riscoprire: per la lucidità con cui ritrae un pezzo fondamentale della storia recente d'Italia e per come descrive una terra oggi più che mai nell'occhio de ciclone

Ci sono tre buone ragioni, mi pare, per leggere o rileggere La bella di Lodi. Prima di tutto, l’omaggio ad Alberto Arbasino, scomparso a fine marzo privandoci di una intelligenza scintillante e rutilante, di una signorilità rara, anche nei decenni passati (era del 1930, dunque comincia ad essere conosciuto alla fine degli anni Sessanta), di […]

continua »