25
dicembre
2024

letture

Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

Ritorno all’Oulipo

Hervé Le Tellier, il presidente di ciò che resta della prestigiosa Oulipo (la "società letteraria" cui aderirono anche Queneau e Calvino) ha vinto il premio Goncourt. Con un romanzo sperimentale, ovviamente. Che sembra una fiction tv...

Il favorito fra i quattro finalisti, Hervé Le Tellier (nella foto accanto), ha vinto il Premio Goncourt 2020 con L’Anomalie, edito da Gallimard. Autore di romanzi, racconti, poesie, teatro, Le Tellier, 63 anni, ha una formazione da matematico e giornalista. È, inoltre, presidente di OuLiPo (acronimo di Ouvroir de Littérature Potentielle, ovvero “officina di letteratura […]

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Gianluca Pirozzi
Ancora su "Il mio amico"

Storia di Mauro

Mauro è il protagonista del romanzo di Daniela Matronola che riesce a esprimere il mondo proprio attraverso la lente di un individuo. Anche quando c'è da difendere la dignità umana con il dolore e la sofferenza

Capita spesso ad un autore che quando un personaggio gli si presenta alla mente con l’urgenza di esser raccontato, questi arrivi già carico del suo bagaglio di esperienze, affetti, peregrinazioni, illusioni, traumi, speranze e non chieda nient’altro che di adoperarsi presto a una fedele “trascrizione” di questo suo universo. Sono questi i momenti in cui, […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "Il bianco della luna”

La luna di Martino

Una bella raccolta riassume il percorso poetico di Nino De Vita. Nelle pieghe della sua lingua sonora c'è la ricerca costante del senso della vita. E di quello che si riesce a vedere guardando le cose con la fantasia

Martinu è il bambino, ʼu picciriddu, che ha l’occhi astutati, gli occhi spenti. Accanto a lui c’è chi parla della luna: “Parlai ru biancu / ra luna; ri maculi nno biancu / ra luna; ra luci / chi scoppa ri na luna”. Intorno a chi racconta del bianco della luna, delle sue macchie, della luce […]

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Roberto Verrastro
A proposito di “Albanian Mafia Wars”

I narcos albanesi

John Lucas, giornalista investigativo inglese, ha ricostruito la storia recente della mafia albanese: dalla militanza nei servizi segreti di Enver Hoxha al patto con la 'ndrangheta e la malavita colombiana. Nel nome del traffico di droga

L’unità speciale si chiamava 101K. Negli anni Sessanta era una sezione della Sigurimi, i servizi segreti dell’Albania comunista di Enver Hoxha che, con il consenso del regime, collaborava con i gruppi mafiosi italiani che contrabbandavano sigarette attraverso il mare Adriatico. L’unità 101K sorvegliava lo stoccaggio e la distribuzione del tabacco, che approdava in un magazzino […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Altre eternità

Yves Bonnefoy alla ricerca di Dio. Che è metamorfico e ubiquo, è nuvola, è infante, è vascello... Una ricerca drammatica la sua che si manifesta però in una poesia quieta, piena di incanto. E potentemente religiosa «nel senso della tensione massima dell’uomo verso una realtà prima e ultima»

Uno dei massimi poeti del Novecento, Yves Bonnefoy vive la pagina come Pietra scritta, un suo titolo famoso: materia dove le parole poetiche non scompaiano, ma restino, impresse come pietre miliari. L’immaginazione stessa può essere un inganno per il poeta, che deve trovare, non immaginare.Non l’immaginazione manca all’uomo, ma la realtà.Cercare la realtà significa anche cercare […]

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Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

Il mondo in un premio

Al di là della vittoria di Douglas Stuart, i finalisti del Booker Prize, quest'anno, offrivano un panorama molto variegato della letteratura in lingua inglese. Con un occhio anche all'Italia: l'etiope Maaza Mengiste parla della "conquista" fascista di Addis Abeba

I sei autori finalisti della 51esima edizione del Booker Prize vinto da Douglas Stuart (clicca qui per leggere l’articolo) sono quanto di più lontano dallo stereotipo dello scrittore maschio, solidamente borghese e, possibilmente, bianco si possa immaginare. Dei sei prescelti, quattro sono al loro romanzo di esordio e quattro sono di colore e, quindi, la […]

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Andrea Carraro
A proposito de “L’ultimo turno di guardia”

Poemetto del dolore

Alberto Rollo, con il suo esordio poetico, si dimostra un autore denso e rigorosissimo, capace di emozionare con i suoi versi dedicati quasi a una nuova, terribile cognizione del dolore

Leggo colpevolmente poesia in modo discontinuo, ma un bel giorno, quasi inavvertitamente a me stesso, ho cliccato su un video promozionale della Manni editore in cui Alberto Rollo (famoso editor della Feltrinelli, ai miei tempi, e raffinato critico letterario su Quaderni piacentini, Linea d’ombra e altre storiche riviste, recentemente autore di un apprezzato romanzo di […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

I fiumi di Mishima

A cinquant'anni dalla sua plateale morte (un suicidio rituale in stile tradizionale giapponese), la memoria di Yukio Mishima resta sospesa tra la complessità della sua letteratura e la teatralità esasperata della sua vita

Il 25 novembre è una data fatidica. Esattamente cinquant’anni fa avveniva infatti il più famoso suicidio nella storia letteraria del Novecento. Parlo naturalmente del seppuku o suicidio rituale (e fortemente teatrale) di Yukio Mishima, uno dei più significativi scrittori giapponesi del secolo scorso – un atto estremo in cui motivi psicologici, politici e letterari sono […]

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Paola Benadusi Marzocca
“Dash e Lily” di Cohn e Levithan

La vita in una Moleskine

La formazione sentimentale di un ragazzo e una ragazza attraverso un’agendina rossa. Il grande successo di questa storia avvincente, destinata al pubblico dei giovani-adulti e diventata best-seller e serie tv Netflix, racconta come l’universo giovanile sia alla ricerca di valori profondi

Scorrevole e veloce, la storia di Dash e Lily, scritta da Rachel Cohn e David Levithan (HarperCollins, trad. Davide Musso e Sara Ragusa, 408 pagine, 15,90 euro), ha avuto un notevole successo diventando una serie Netflix. Racconta con leggerezza la scoperta dell’amore tra un ragazzo e una ragazza come attuazione possibile di un sogno, lasciando intravedere […]

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Marco Vitale
Gli scritti di Jacques Dupin

Enigma Giacometti

La stupefacente vicenda del grande artista, sempre alle prese con l'incessante operare, indagata tra oscurità e illuminazione dal poeta francese che seppe approssimarsi alla sua verità. Ora in un’antologia di testi a cura di Gilberto Isella

«Una sera, al caffè, Giacometti guarda Annette [la moglie, n.d.r.] con insistenza. Lei si stupisce: “Perché mi guardi così?” “È perché oggi non ti ho vista”. Annette aveva posato per un intero pomeriggio davanti a lui. E lui non aveva visto Annette, bensì lo sconosciuto, il modello. L’essere vicino diventa l’estraneo, lo sconosciuto per eccellenza […]

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