25
dicembre
2024

letture

Raoul Precht
Periscopio (globale)

Lo spagnolo di Lecce

Ritratto di Vittorio Bodini, storico traduttore di Don Chisciotte che ha fatto conoscere a una intera generazione la poesia spagnola: da Cervantes a Rafael Alberti, da Quevedo a García Lorca, dai surrealisti a Salinas e Moreno Villa

Una cosa è certa: senza la meteorica comparsa nel mondo editoriale, a partire dai primi anni Cinquanta, di Vittorio Bodini, oggi il lettore italiano percepirebbe in modo molto diverso, e sicuramente di gran lunga più povero, la letteratura spagnola nel suo insieme, e avrebbe una visione molto meno acuta di quanto è avvenuto e avviene […]

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Filippo La Porta
A proposito di "Sospeso respiro"

Versi dalla pandemia

Gabrio Vitali ha curato un'antologia di versi dedicati ai drammi e alle trasformazioni dovute al Covid. Nelle poesie di Alberto Bertoni, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Giancarlo Sissa e Giacomo Trinci le parole e gli echi di un tempo che ci ha trasformato

Veloce (e necessaria) premessa. Sono fondamentalmente un critico di prosa, anche se la poesia resta la mia passione segreta (in fin dei conti è una infiltrazione della musica nella letteratura, e la musica possiede una abbagliante immediatezza, radicata nei ritmi della natura e del corpo, capace di arrivare diretamente al cuore di tutti). Ma ho […]

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Sara Scotto di Luzio
A proposito de “Le muse nascoste”

Donne & Artisti

Lauretta Colonnelli traccia il ritratto di sedici donne legate a doppio filo ad altrettanti artisti. Nell'altra faccia di Cézanne, Bernini, Kandinskij, Hopper c'è il peso specifico della presenza femminile nella creazione artistica

Le muse nascoste, il saggio di Lauretta Colonnelli edito da Giunti, offre una prospettiva inedita sull’arte pittorica di alcuni tra i principali autori della storia. Se, infatti, la storia, e il sistema patriarcale che l’ha attraversata, ha favorito la nascita e la successiva consacrazione di artisti uomini, la loro vita, così come le opere, hanno […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

L’assoluto e l’asino

Irruzione improvvisa la Vigilia di Natale dell’anno del Covid: una poesia inedita, ispirazione di quel giorno - che Roberto Mussapi regala a Succedeoggi. Un’immersione nel Presepe, nel suo senso che tutto si riassume nello sguardo dell’asino

Niente accade per caso. Giovedì 24 dicembre, vigilia di natale atipica, come per tutti, ma con previsto festeggiamento comunque, ben prima del suo inizio, ben prima dell’aperitivo e della musica, alle 18 salivo sullo stepper per la mia oretta su quell’amato obliante attrezzo. Come con ogni altro esercizio, da tempo, palestre chiuse, faccio tutto in […]

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Gabriella Sica
Lettera a un giovane poeta

Coltivare la pagina

La destinataria è Giuseppina Biondo, autrice della raccolta “La contadina”, «un libro frugale, tormentato e fragrante, che a volte si ritira su un suo ritmo breve e sincopato, a volte si distende in versi lunghi…»

Gentile Giuseppina Biondo, stamani appena sveglia ho letto il tuo libretto frugale, tormentato fragrante dall’immaginifico titolo, La contadina (puntoacapo CollezioneLetteraria). Mi incuriosiva la poesia di una trentenne, che si affaccia con piglio e con pudore sulla scena letteraria. Fatto questo che è già un fatto oltre che un piccolo mistero. E mi incuriosiva per quel titolo tanto […]

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Arianna Belluardo
Una testimonianza sul Covid

Trentaquattro giorni

«Quando è iniziato tutto questo, non pensavo che sarebbe mai successo a me. Pensavo che il mio sistema immunitario avrebbe retto, perché sono giovane e la febbre non mi viene quasi mai. Infatti, non è successo a me. Avevo, ho, perso totalmente di vista gli altri»

Sono passati 34 giorni dall’ultima volta che ho visto mio padre. È il periodo più lungo che ricordi durante il quale non ho potuto vederlo. La volta che ci sono andata più vicina è stato nel 2018, quando sono stata in Irlanda per una vacanza studio di tre settimane. L’ultima settimana mi si era anche […]

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Loretto Rafanelli
“Da un paese vicino” di Giampiero Neri

Cartoline in versi

“Il mondo di ieri” si impone nella poesia dell’autore lombardo. Le figure, i luoghi, le vicende, i ricordi che ci presenta anche nella nuova raccolta sono poesia stessa. Si anima, prende forma, emoziona, racconta un tempo da conservare nella memoria

È caratterizzata da un passo delicato, quanto la consegna di un semplice dono, la poesia di Giampiero Neri, poeta che non ha bisogno di particolari presentazioni essendo uno dei più apprezzati poeti italiani, felicemente attivo (è del 1927) e ancora pronto a offrire la sua misurata, raffinata scrittura. Lo fa con la nuova raccolta Da un […]

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Lidia Lombardi
"Povertà" a cura di Silvia Zoppi Garampi

Beati i poveri

«Per fare buon cinema - diceva Zavattini - bisogna essere nella condizione mentale del povero». Oltre a questi tempi difficili, ci aiutano a farlo gli atti di un convegno tenutosi a Napoli, al Suor Orsola Benincasa. Da San Francesco a Petrarca, da Machiavelli a Leopardi, da Verdi a Bilenchi, a Pasolini

Migliaia in coda per uno sfilatino. Anziani e famiglie in fila per ricevere un pasto caldo e un pacco natalizio. Sabato scorso, a Milano, erano in quattromila ad attendere un “ristoro” immediato, quello della onlus Pane Quotidiano. Una delle tante fotografie dell’Italia azzannata dalla pandemia, leggi anche disoccupazione. Faremo un Natale confinati in zona rossa […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Un soffio in nulla

L’anelito del poeta che brama poesia, la lira di Orfeo e la lira di Apollo, «il conseguimento della pienezza nel mondo»… In questi versi di Rilke, a cui in italiano ha dato grandiosamente voce Giame Pintor, il canto dell’uomo fragile

Nella splendida traduzione di Giaime Pintor, morto ventiquattrenne combattendo per la Resistenza, dopo anni giovanili di adesione al fascismo, dopo una presa di coscienza strenua e coraggiosa, Rainer Maria Rilke, il massimo poeta moderno, vive tremando nella lingua italiana.Orfeo in uno dei sonetti a lui dedicati: per te, Orfeo, che riuscisti a commuovere con il […]

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Roberto Verrastro
A proposito di “Yellow Star, Red Star”

L’era del nazionalismo

La studiosa Jelena Subotić analizza l'uso del nazionalismo nel Novecento slavo, dal Regno di Jugoslavia alla Serbia di oggi, passando per la stagione di Tito: l'anticomunismo lo ha usato per nascondere razzismo e fascismo

Milivoje Jovanović morì nel 1984 a 79 anni, età che in vita dubitò molte volte di riuscire a raggiungere. Nel 1938 era il caposcorta di Pavle Karadordević, ovvero del principe Paolo (1893-1976), reggente del Regno di Jugoslavia. Il 6 aprile del 1941, quando era diventato capo del dipartimento di polizia generale di Belgrado, Jovanović ricevette […]

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