20
settembre
2024

letture

Lidia Lombardi
Lo scaffale degli editori

Ada allo specchio

Napoli è la città della giovinezza della protagonista del romanzo di Annella Prisco, uno scavo attorno a donna borghese alla ricerca della sua verità interiore. Ed è il cuore del romanzo-storico di Dora Liguori sul massacro dei 30 mila napoletani che, fedeli al “Re lazzarone”, difesero la città dall’invasione francese del 1799

Napoli e l’armonia festosa del paesaggio campano tutto, Napoli e le sue ombre, in uno scenario che si nutre anche di passato, di scomparse età dell’oro, in senso materiale e metaforico. “Campania felix”, insomma, ma anche Campania ferita. Protagonista di due freschi di stampa, un romanzo storico e un romanzo-romanzo. Il primo vuole fare i […]

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Daniela Matronola
A proposito de “Il cielo è dei violenti”

Fiamme e fantasmi

Con una nuova traduzione, torna Flannery O’Connor con la sua America solcata dalla violenza, dai pregiudizi e dalle aspirazioni mancate. Un romanzo stranamente attuale che ci racconta una società che abbandona i bambini al proprio destino

Chi si prende cura dei bambini? Chi li tutela davvero senza ingannarli? Chi sa rinunciare alla forte tentazione di mettersi in tutto al loro posto? Chi sa stare un passo indietro senza pilotarli? Chi può resistere alla tentazione perversa di violarli? Sono tornata a pensarci guardando un episodio delle serie L’ispettore Gently, con Martin Shaw. […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito de "L'ultima pagina"

Scrivere contro di sé

Susanna Schimperna ha analizzato il gesto estremo di molti scrittori che si tolsero la vita. Nel suicidio di Guido Morselli, Marina Ivanovna Cvetaeva, Cesare Pavese ci sono anche le ragioni delle loro scelte di scrittori

Poco importa da quale angolazione lo si esamina: il suicidio è, e forse rimarrà per sempre, un tabù. Scrittrice romana, studiosa di letteratura. Susanna Schimperna si interroga sulla vita e sulle ragioni della volontà di annullarsi di 25 scrittori e scrittrici, evitando di proposito quei nomi (per esempio Primo Levi) che sente troppo vicini a […]

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Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

Ritorno all’Oulipo

Hervé Le Tellier, il presidente di ciò che resta della prestigiosa Oulipo (la "società letteraria" cui aderirono anche Queneau e Calvino) ha vinto il premio Goncourt. Con un romanzo sperimentale, ovviamente. Che sembra una fiction tv...

Il favorito fra i quattro finalisti, Hervé Le Tellier (nella foto accanto), ha vinto il Premio Goncourt 2020 con L’Anomalie, edito da Gallimard. Autore di romanzi, racconti, poesie, teatro, Le Tellier, 63 anni, ha una formazione da matematico e giornalista. È, inoltre, presidente di OuLiPo (acronimo di Ouvroir de Littérature Potentielle, ovvero “officina di letteratura […]

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Gianluca Pirozzi
Ancora su "Il mio amico"

Storia di Mauro

Mauro è il protagonista del romanzo di Daniela Matronola che riesce a esprimere il mondo proprio attraverso la lente di un individuo. Anche quando c'è da difendere la dignità umana con il dolore e la sofferenza

Capita spesso ad un autore che quando un personaggio gli si presenta alla mente con l’urgenza di esser raccontato, questi arrivi già carico del suo bagaglio di esperienze, affetti, peregrinazioni, illusioni, traumi, speranze e non chieda nient’altro che di adoperarsi presto a una fedele “trascrizione” di questo suo universo. Sono questi i momenti in cui, […]

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Giuseppe Grattacaso
A proposito de "Il bianco della luna”

La luna di Martino

Una bella raccolta riassume il percorso poetico di Nino De Vita. Nelle pieghe della sua lingua sonora c'è la ricerca costante del senso della vita. E di quello che si riesce a vedere guardando le cose con la fantasia

Martinu è il bambino, ʼu picciriddu, che ha l’occhi astutati, gli occhi spenti. Accanto a lui c’è chi parla della luna: “Parlai ru biancu / ra luna; ri maculi nno biancu / ra luna; ra luci / chi scoppa ri na luna”. Intorno a chi racconta del bianco della luna, delle sue macchie, della luce […]

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Roberto Verrastro
A proposito di “Albanian Mafia Wars”

I narcos albanesi

John Lucas, giornalista investigativo inglese, ha ricostruito la storia recente della mafia albanese: dalla militanza nei servizi segreti di Enver Hoxha al patto con la 'ndrangheta e la malavita colombiana. Nel nome del traffico di droga

L’unità speciale si chiamava 101K. Negli anni Sessanta era una sezione della Sigurimi, i servizi segreti dell’Albania comunista di Enver Hoxha che, con il consenso del regime, collaborava con i gruppi mafiosi italiani che contrabbandavano sigarette attraverso il mare Adriatico. L’unità 101K sorvegliava lo stoccaggio e la distribuzione del tabacco, che approdava in un magazzino […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Altre eternità

Yves Bonnefoy alla ricerca di Dio. Che è metamorfico e ubiquo, è nuvola, è infante, è vascello... Una ricerca drammatica la sua che si manifesta però in una poesia quieta, piena di incanto. E potentemente religiosa «nel senso della tensione massima dell’uomo verso una realtà prima e ultima»

Uno dei massimi poeti del Novecento, Yves Bonnefoy vive la pagina come Pietra scritta, un suo titolo famoso: materia dove le parole poetiche non scompaiano, ma restino, impresse come pietre miliari. L’immaginazione stessa può essere un inganno per il poeta, che deve trovare, non immaginare.Non l’immaginazione manca all’uomo, ma la realtà.Cercare la realtà significa anche cercare […]

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Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

Il mondo in un premio

Al di là della vittoria di Douglas Stuart, i finalisti del Booker Prize, quest'anno, offrivano un panorama molto variegato della letteratura in lingua inglese. Con un occhio anche all'Italia: l'etiope Maaza Mengiste parla della "conquista" fascista di Addis Abeba

I sei autori finalisti della 51esima edizione del Booker Prize vinto da Douglas Stuart (clicca qui per leggere l’articolo) sono quanto di più lontano dallo stereotipo dello scrittore maschio, solidamente borghese e, possibilmente, bianco si possa immaginare. Dei sei prescelti, quattro sono al loro romanzo di esordio e quattro sono di colore e, quindi, la […]

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Andrea Carraro
A proposito de “L’ultimo turno di guardia”

Poemetto del dolore

Alberto Rollo, con il suo esordio poetico, si dimostra un autore denso e rigorosissimo, capace di emozionare con i suoi versi dedicati quasi a una nuova, terribile cognizione del dolore

Leggo colpevolmente poesia in modo discontinuo, ma un bel giorno, quasi inavvertitamente a me stesso, ho cliccato su un video promozionale della Manni editore in cui Alberto Rollo (famoso editor della Feltrinelli, ai miei tempi, e raffinato critico letterario su Quaderni piacentini, Linea d’ombra e altre storiche riviste, recentemente autore di un apprezzato romanzo di […]

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