19
settembre
2024

letture

Lidia Lombardi
"Povertà" a cura di Silvia Zoppi Garampi

Beati i poveri

«Per fare buon cinema - diceva Zavattini - bisogna essere nella condizione mentale del povero». Oltre a questi tempi difficili, ci aiutano a farlo gli atti di un convegno tenutosi a Napoli, al Suor Orsola Benincasa. Da San Francesco a Petrarca, da Machiavelli a Leopardi, da Verdi a Bilenchi, a Pasolini

Migliaia in coda per uno sfilatino. Anziani e famiglie in fila per ricevere un pasto caldo e un pacco natalizio. Sabato scorso, a Milano, erano in quattromila ad attendere un “ristoro” immediato, quello della onlus Pane Quotidiano. Una delle tante fotografie dell’Italia azzannata dalla pandemia, leggi anche disoccupazione. Faremo un Natale confinati in zona rossa […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my life

Un soffio in nulla

L’anelito del poeta che brama poesia, la lira di Orfeo e la lira di Apollo, «il conseguimento della pienezza nel mondo»… In questi versi di Rilke, a cui in italiano ha dato grandiosamente voce Giame Pintor, il canto dell’uomo fragile

Nella splendida traduzione di Giaime Pintor, morto ventiquattrenne combattendo per la Resistenza, dopo anni giovanili di adesione al fascismo, dopo una presa di coscienza strenua e coraggiosa, Rainer Maria Rilke, il massimo poeta moderno, vive tremando nella lingua italiana.Orfeo in uno dei sonetti a lui dedicati: per te, Orfeo, che riuscisti a commuovere con il […]

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Roberto Verrastro
A proposito di “Yellow Star, Red Star”

L’era del nazionalismo

La studiosa Jelena Subotić analizza l'uso del nazionalismo nel Novecento slavo, dal Regno di Jugoslavia alla Serbia di oggi, passando per la stagione di Tito: l'anticomunismo lo ha usato per nascondere razzismo e fascismo

Milivoje Jovanović morì nel 1984 a 79 anni, età che in vita dubitò molte volte di riuscire a raggiungere. Nel 1938 era il caposcorta di Pavle Karadordević, ovvero del principe Paolo (1893-1976), reggente del Regno di Jugoslavia. Il 6 aprile del 1941, quando era diventato capo del dipartimento di polizia generale di Belgrado, Jovanović ricevette […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Eroi dei misteri

Grazia Pulvirenti racconta l'arte e gli amori di Amedeo Modigliani, Georges Simenon si perde nei misteri di una villa in Costa Azzurra, Giovanni Nucci ricostruisce la vita e il mito di Achille

Modigliani. Un amore folle con un finale tragico. Modigliani, livornese (1884, trasferitosi a Parigi nel 1929), era noto per i suoi eccessi. Non aveva un buon carattere. I parigini giocavano col suo nome chiamandolo Maudì (maledetto, in francese). Lo pagavano pochissimo, quando lo pagavano, e, appena saputo della sua morte – era tubercolotico, si drogava […]

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Paola Benadusi Marzocca
Le Strenne per i più piccoli

Il sogno di Mary

Una ragazza un po' solitaria con una fervida immaginazione sognò a occhi aperti e creò un libro destinato a durare: “Frankestein”. Una storia emblematica e virtuosa, raccontata da Linda Bailey, che contribuisce allo spessore delle proposte rivolte a un pubblico di lettori finalmente numeroso

«Nulla è più potente della gentilezza» dice il cavallo al bambino nel singolare libro di Chalie Mackesy, Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo (Salani, trad. Giuseppe Iacobaci, 15,60 euro) e la gentilezza fa parte del Natale anche in momenti cupi e confusi come quello che stiamo vivendo. Il bambino fa tante domande ai suoi […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Il confinamento di Burney

Ritratto di Christopher Burney, morto giusto quarant'anni fa, reso celebre da un solo libro: quello in cui raccontò la sua terribile reclusione in una prigione tedesca nel 1942. Una pietra miliare della letteratura concentrazionaria

Quarant’anni fa non moriva solo John Lennon, ma anche – per l’esattezza dieci giorni dopo, il 18 dicembre – un suo compatriota molto meno famoso, uno scrittore autentico ma in qualche modo casuale, che non verrà troppo ricordato neanche nelle storie della letteratura. Sto parlando del britannico Christopher Burney, il quale in tutta la vita […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito di “Casa d’altri”

Per Silvio D’Arzo

Torna in libreria il bel romanzo breve che fece conoscere Silvio D'Arzo. Il ritratto impietoso di una comunità che riesce a nascondere rabbie e rancori sotto la facciata della "normalità" quotidiana

«Un’assurda vecchia, un assurdo prete: tutta un’assurda storia da un soldo». Questa è una delle frasi finali di Casa d’altri, il breve romanzo capolavoro di Silvio d’Arzo (riproposto da Marietti 1820, 108 pg.,  10 euro). Eugenio Montale lo definì «un racconto perfetto». Attilio Bertolucci scrisse: «Scrittore straordinario e sfuggente, angelico e diabolico». D’Arzo fu bersagliato […]

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Giuliana Bonanni
Finestra sul mondo

Brexit è un fake?

Alan Rusbridger, uno dei giornalisti indipendenti più apprezzati in Gran Bretagna, ha scritto un pamphlet sulle distorsioni dell'informazione. Fino a dimostrare la responsabilità della stampa nel trionfo della Brexit

Fra le innumerevoli perdite causate dalla pandemia, ce n’è una che ha toccato tutti noi: la credibilità dei media tradizionali, la cui salute, in verità, era già molto compromessa da anni. A chi credere, proprio ora che l’informazione è diventata, letteralmente, questione di vita o di morte? Come combattere le teorie complottiste indissolubilmente legate alla […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Poesia in ogni bocca

Nella raccolta di Carmelo Pistillo, ora riproposta dalle edizioni Stampa 2009 nella collana diretta da Maurizio Cucchi, “si percepisce un’espressività di origine e effetto anche teatrale”. Anche in questi versi ardui ma chiari, rivolti all’amata che non vuole più essere “attrice tra le rovine”

Carmelo Pistillo, come scrive Maurizio Cucchi introducendo il suo libro Poesia da camera, «è anche uomo di teatro e narratore», personaggio dunque in grado di muoversi in varie direzioni, ma nella sua poesia, «pur nell’esatta attenzione all’unità del verso», il lettore percepisce un’espressività di origine e effetto anche teatrale. Si percepisce realmente un tono recitante sotto […]

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Lucia Dell’Aia
“Filosofia della resistenza”

Liberi con Sofocle

Lo spirito di resistenza in Antigone, Elettra e Filottete. Tre brevi e significativi testi di Simone Weil, attraverso i quali, recuperando il teatro sofocleo, la filosofa che «aderì a modo suo» al partito dei poveri e degli oppressi intendeva nutrire la sensibilità operaia

Quando nel 1936 a Simone Weil fu concesso di pubblicare sulla rivista operaia “Entre Nous” un suo breve testo nel quale interpretava la tragedia sofoclea di Antigone, la filosofa chiese che venisse usato come suo pseudonimo quello di Cleante, che, come spiega lei stessa in una lettera, era «il nome di un greco che univa […]

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