13
novembre
2024

letture

Silvia Zoppi Garampi
“Versi d’amore” a cura di Lucia Dell’Aia

I nodi d’Ariosto

La donna non più come tramite di perfezione morale o spirituale, piuttosto per gli aspetti naturali dell’amore che incarna ispirando passione. Così, l’autore dell’“Orlando Furioso” si lega alla sua Alessandra per gli abbracci sensuali, la gelosia, le dolcezze, i turbamenti, la nostalgia…

Forse l’immagine più presente nei canzonieri del Rinascimento è la descriptio puellae. Topos già diffuso nella poesia latina che trova in Petrarca, e nella sua Laura, l’aureo archetipo in lingua volgare. Lucia Dell’Aia ha ora raccolto in un elegante volumetto per i tipi di Internopoesia un’antologia di brani poetici scritti da Ludovico Ariosto per la sua […]

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Nicola R. Porro
A proposito di “Visioni di gioco”

La società del calcio

Una raccolta di saggi curata da Maurizio Lupo e Antonella Emina analizza lo sport più popolare del mondo come uno dei territori più significativi della globalizzazione. Quasi un “gran teatro del mondo“ che mette i popoli in relazione emotiva

È in libreria per i tipi del Mulino un importante contributo alla ricerca interdisciplinare di un fenomeno di amplissima rilevanza sociale come la passione calcistica. II volume è curato da Maurizio Lupo e Antonella Emina e ha per titolo Visioni di gioco. Calcio e società da una prospettiva interdisciplinare. Venti autori firmano diciannove articoli dedicati […]

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Alberto Fraccacreta
“Compassione e mistero” di Roberto Mussapi

Colloqui coi Maestri

«Scandaglio della letteratura altrui» e del proprio percorso poetico in 17 testi dedicati a Heaney, Luzi e Bonnefoy. Un pensiero poetante il loro condiviso dal poeta Mussapi, nella comune convinzione che la poesia è «storia di come l’uomo tenti di tornare alla nuda elementarità creaturale delle cose»

Quando i maestri di poesia si insinuano nel profondo e vengono, per così dire, interiorizzati, la loro lezione non è più qualcosa di altro da sé, ma entra a far parte dell’opera stessa di colui che ne assume il magistero. È il caso di Heaney, Luzi e Bonnefoy che sono per Roberto Mussapi molto più […]

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Loretto Rafanelli
Due raccolte poetiche

Multiforme Macadan

«Un volgere di accenti, di influenze, di incontri … un superamento degli spazi abituali» che lascia spazio a «uno scenario aperto». Le poesie dell’autrice romena riflettono le sue esperienze di vita – sia dal punto di vista linguistico, sia per la varietà dei paesaggi frequentati

Dell’arte del tradurre in poesia, la più complicata delle discipline, la poetessa Eliza Macadan, ci pare una vera maestra, lo rileviamo leggendo i suoi versi – pensati e dapprima scritti in romeno – in italiano; un italiano, aggiungiamo, ricco, sofisticato, armonioso, che neppure fa pensare a un processo di traduzione. Pare giusto partire da questo […]

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Pier Mario Fasanotti
A proposito de “Le parole della nostra storia”

Siamo tutti greci

Giorgio Ieranò racconta le origini del nostro linguaggio e il vero significato che le parole che usiamo comunemente avevano nell'antichità. La conclusione è che il lessico greco è dominante, ma non altrettanto la sua cultura

Poco tempo fa un comico molto popolare (e anche un po’ populista), Markos Seferlis, ha messo in scena un’opera irriverente, nella quale c’è un dialogo tra un turista inglese e un greco. Seferlis chiede all’anglosassone «Mi ha capito?» E l’altro: «Certo, lei parla inglese perfettamente». «No» replica il comico «è lei che parla greco senza […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Memoria d’amore

Erinna, IV secolo avanti Cristo. Morta giovanissima, di lei restano poche tracce ma vertiginose. Ce la fa incontrare Roberto Mussapi, traduttore di questa lirica, dove Poesia resiste alla morte

Straziante, la voce vocante che sentiamo in Dylan Thomas, il senso della memoria che salva per amore, per affinità elettive in Foscolo, la disperazione di un nome che vuole sopravvivere, forse vivere, in una Pietra scritta, secondo il libro svelante di Yves Bonnefoy.C’è tutto il mondo greco con il suo Ade cupo e l’oltretomba disperato di […]

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Alberto Fraccacreta
“Campi d’ostinato amore”

Se l’ora è perfetta

“Il desiderio di compimento che è all’origine stessa dell’idea di poesia” pervade la nuova raccolta di Umberto Piersanti. Dove il suo mondo mitico - da abitare in pienezza, immerso nella natura generatrice, sfuggendo al dolore, confortato dai ricordi - si ripresenta “ad alta concentrazione”

La poesia di Umberto Piersanti è contraddistinta da un mondo mitico ad alta concentrazione che nell’ultimo lavoro, Campi d’ostinato amore (La nave di Teseo, pp. 176, 19 euro), si fa sempre più stilizzato e conchiuso, quasi a rimarcare il bisogno dell’uomo di dissociarsi da una realtà di brutture e riacquistare conforto nel ricordo, nella ripetizione di kierkegaardiana […]

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Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Tre storie per male

Un giallo violento a Tangeri per Yasmina Khadra, i bassifondi di Roma per Aurelio Picca e la provincia horror di Andrea Vitali: a metà strada tra la letteratura di genere e il racconto del disagio sociale

L’onore. La storia si svolge a Tangeri, anche se l’autore è un algerino che attualmente vive in Francia e pubblica i suoi romanzi col nome della moglie, Yasmina Khadra, perché è politicamente inviso alle autorità del suo paese. Il precedente romanzo è già stato segnalato (ed elogiato) su queste colonne. Quest’ultimo, edito sempre da Sellerio, […]

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Raoul Precht
Periscopio (globale)

Dürrenmatt e il caso

La vita è un concatenarsi di eventi talmente misterioso da risultare imperscrutabile: dalla letteratura al teatro, la parabola creativa di Friedrich Dürrenmatt è stata una delle più significative (e personali) del secondo Novecento

Se è davvero il caso a determinare le umane vicende, allora Friedrich Dürrenmatt è il suo profeta. Nato cent’anni fa, il 5 gennaio 1921, nell’Emmental e morto nel 1990 a Neuchâtel, per tutta la sua carriera letteraria lo scrittore svizzero si è mantenuto fedele alla convinzione che tutte le nostre azioni, con buona pace del […]

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Paolo Vanacore
A proposito de "Il sorcio"

I segreti di Carraro

La nuova edizione del romanzo di Andrea Carraro, a più di dieci anni di distanza dalla prima, ci rivela i segreti della sua scrittura e la capacità di rinnovare e approfondire il suo rapporto drammatico e fecondo con la realtà

La premessa, doverosa, è che ho amato e amo Il Sorcio, uno dei migliori di Andrea Carraro se non addirittura il migliore in assoluto. Personalmente, lo ritengo meritevole di una trasposizione cinematografica proprio come avvenne in passato per un altro romanzo di Carraro, Il branco (Theoria, 1994) da cui è stato tratto il celebre film […]

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